Il Carnevale 2024, nel piccolo borgo di Sant’Andrea di Conza, si festeggia in due giornate, l’11 ed il 17 Febbraio. La Festa di Carnevale per i più piccoli si terrà l'11 febbraio, dalle ore 17:00 alle ore 20:00, nel Centro Polifunzionale ex Fornace.
La Festa per la notte di Carnevale il 17 febbraio, nel Centro Polifunzionale a partire dalle ore 23:00, in compagnia di un ospite speciale, VINYL GIAMPY DJ, con ingresso gratuito, ma travestimento consigliatissimo!
La Tradizione del Carnevale di Sant’Andrea di Conza
Le maschere tipiche sono i cosiddetti “ zing’r “, ossia adulti, ragazzi e ragazze che indossano abiti malconci, vecchi e sporchi, tali da renderli irriconoscibili al resto della comunità. Lo scopo di questo mascheramento è quello di incutere timore, paura e un pò di mistero. Gli zingari si recano in alcune abitazioni recitando la tradizionale filastrocca: “Damm nu poc d’ sauchicchj, ca m’ n’ vac a citt a citt; e si num la vuò dà, t’ s pozza nfracetà.”
Fino agli anni 70/80 si svolgevano delle sfilate, si preparavano dei carri ben addobbati sui quali venivano fatte salire ragazze e bambine che indossavano il costume tipico santandreano, ossia la Pacchiana, e si andava in giro nei paesi limitrofi. La Pacchiana attualmente può benissimo essere considerata una maschera, in quanto, in passato era il costume indossato dalle donne in occasioni importanti come matrimoni, feste, cerimonie ed eventi meno lieti come i funerali. Inoltre, le pacchiane indossavano anche un vistoso “ b’rlocche”, girocollo fatto da un nastro di velluto nero e un ciondolo d’oro, che era un distintivo del loro abbigliamento.
Numerose sono le filastrocche legate alla tradizione carnevalesca sant’andreana, ma quella più conosciuta è: “Carnual p’cchè si muort, l’anzalat è dind a l’uort, lu pru’sutt eglj appis, Carnual è muort accis.”
Da qui un aneddoto se si vuole capire bene qual’è la leggenda del Carnevale.
Si racconta che Carnevale, essendo molto goloso e per di più ingordo, si indebitò fino al collo tanto da essere impiccato e portato sul carro funebre al camposanto. La moglie, Quaresima, disperata, piangeva giorno e notte fino alla Santa Pasqua; ed è per questo che prima di Pasqua non si mangia carne, poiché la moglie di Carnevale faceva economia per poter pagare i debiti del marito.
Il Sabato Grasso la gente che tornava in paese dalla campagna, festeggiava il Carnevale in modo particolare e originale: preparavano due fantocci, fatti di canne e paglia, uno per Carnevale e uno per Quaresima. Il Giovedì Grasso, gli sposi venivano sistemati su un carro trainato da buoi e seguito da un corteo formato dalla banda musicale paesana e da bambini e adulti mascherati. Il corteo attraversava tutte le strade del centro storico urlando, suonando e cantando. Il corteo, poi, si fermava in piazza e i due venivano uniti in matrimonio dal sindaco e dal prete. L’atmosfera era talmente burlesca che si sentivano schiamazzi, risate e urla ovunque. Il Martedì Grasso ,Carnevale veniva messo al rogo accompagnato dai pianti della moglie (una donna vestita di nero che intonava il lamento funebre dialettale).
Con il rogo terminava il Carnevale. Si credeva che una volta bruciato il fantoccio, lo spirito del male moriva e il terreno coltivato dava buoni frutti. La popolazione era convinta che più le fiamme fossero alte, maggiore e proficuo era il raccolto.
11 Febbraio 2024 Carnevale dei Bambini, dalle ore 17.00 alle ore 20.00
17 Febbraio 2024 La Notte di Carnevale, dalle ore 23.00
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SAB
DOM
Sant'Andrea di Conza
Largo Castello, 1, 83053 Sant'Andrea di Conza AV, Italia
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