Lioni. l Monte Oppido, a 1033 mt. di altezza, con la sua posizione strategica, situato a guardia del valico che collega l’alta valle dell’Ofanto a quella del Sele, costituisce un importante sito archeologico, in quanto conserva i resti di un Oppidum sannita (IV sec.).
Rione Oppido e Monte Oppido sono chiaramente derivati dal latino oppidum ‘città’, ‘castello’, ‘luogo fortificato’. Oggi denominati contrada Oppido.
I territori di Oppido, sulla destra dell’Ofanto, si riteneva facessero parte dell’agro ferentino e una volta non più coltivati, divenuti pieni di vegetazione, avessero assunto il nome di bosco ferentino, e pare che il suddetto bosco fosse molto rinomato nel Medioevo.
Il monte Oppido, a Lioni, è un importante sito archeologico, in quanto conserva i resti di un oppidum sannitico ed invero sono stati rinvenuti diversi materiali fittili nell’area della fortezza.
Vi era nel I secolo d.C. alle falde del monte un’area sacra dedicata al dio Silvano, ove venivano celebrati riti propiziatori finanziati dalle rendite di fondi donati dal liberto Lucio Domizio Faone.
Tra il 1289 ed il 1306, i feudatari di Sant’Angelo avevano indotto lo spostamento di coloni nei territori alla sinistra dell’Ofanto, attraverso agevolazioni quali un lotto, un pezzo di terra da coltivare, e l’esodo aumentava sempre più, poiché gli espatriati continuarono a servirsi del territorio senza pagare alcun diritto di fida.
Dal 1427, dunque, Oppido entrò nella sfera del feudo di Sant'Angelo, fino al XIX secolo, quando Lioni divenne comune autonomo e fu giuridicamente compreso nel suo territorio.
Del Castello Oppido sono visibili soltanto le fondazioni. Entro il perimetro murato, il terreno è cosparso di frammenti fittili, soprattutto resti di tegole e di vasellame.
Il castello si raggiunge attraverso la SP368, di Lioni.
Neuen Kommentar hinzufügen
Il tuo commento sarà visibile dopo approvazione dalla redazione.
Per inserire un commento devi essere un utente autenticato. Esegui accesso con Social Login