La XXIV Edizione della Sagra Preturese del Carciofo è un omaggio al frutto della terra di Preturo, piccola frazione di Montoro
Anche questa edizione, organizzata dal ASD "Circolo Socio Culturale Preturo", si rivela un importante momento di promozione delle coltivazioni locali in cui si è messa in moto tutta la popolazione della frazione per una festa sentita dall'intera comunità Montorese.
Inoltre, si vuole promuovere per il primo anno nella giornata di Domenica 28 Aprile, la "Giornata della Fede, Cultura e Cibo" organizzata in collaborazione con la Proloco Città di Montoro e il Comitato Recupero Castello di Montoro.

PRETURO
Trae il nome da Pretorium perché vi risiedette l'autorità pretoria romana, è edificato alle pendici del Monte Salto in una delle posizioni più belle della vallata. Il nome del casale Preturo compare per la prima volta nell'anno 869. A poca distanza dal paese sgorgano le limpide acque delle sorgenti "Laura" e "Labso" che, congiungendosi in un unico torrente, irrigano una parte della fertile pianura del montorese
Incastonata nella nuda roccia, sulla sorgente "Labso", si erge l'antichissima grotta dell'Arcangelo Michele, la cui conformazione speculare fa supporre la sua esistenza in epoche preistoriche.
E' ritenuta, dalla maggioranza degli storiografi montoresi, come chiesa esistente nell'841 e vieppiù nel 995. Formata da due vani naturali, è una sintesi felice di speleologia di storia, d'arte e di architettura Alto-Medievali. In essa si celebra il lunedì in Albis, una delle feste popolari montoresi che conserva di più ben fusi, arcaicamente, i caratteri pagani e religiosi, caratteristici della cultura contadina.
Interessantissimi sono gli affreschi bizantini, che ivi si trovano, raro esempio di pittura rupestre Alto-Medievale, attribuibili all'opera dei monaci, che alternativamente abitarono l'eremo.
E' un monumento che merita di essere conosciuto per la bellezza che lo contraddistingue. Suggestivo è il panorama che si gode dalla terrazza antistante le grotte e da quella del piano inferiore.

IL CARCIOFO DI TIPO ROMANESCO DI PRETURO
Già dai primi insediamenti dei Picentini che, in fuga dai romani si rifugiarono in questa valle ove formavano dei villaggi, offriva fertili terreni e ricca di sorgenti di acqua adatta per la coltivazione di alcuni ortaggi tra cui il carciofo. Il "Carciofo Preturese", coltivato a Preturo di Montoro, in provincia di Avellino, è un prodotto dotato di eccezionali caratteristiche qualitative. Le tecniche di coltivazione di questa specie prevedono la messa a dimora della pianta e un bassissimo uso di prodotti chimici di sintesi; quello di cui questa coltura necessita in modo particolare sono le irrigazioni che devono essere abbastanza frequenti. Nell'area del montorese la coltivazione del carciofo si è sviluppata, infatti, prevalentemente in prossimità di due sorgenti locali "Laura e Labso", le cui acque in passato erano sufficienti ad irrigare tutta l'area della Piana.
Una particolarità nella coltivazione di tale ortaggio è la consuetudine di coprire i capolini appena formati con tazze di terracotta, detto "pignatiello" per difenderli dall'azione lesiva del gelo e lo preserva dai raggi del sole nella stagione primavera rendendo l'ovario privo di pistilli. Il carciofo di Montoro viene venduto fresco, prevalentemente sul posto dopo essere stato raccolto in mazzi. Per la sua consistenza tenera, l'assenza di spine e grazie al suo particolare profumo, in cucina viene preferito cotto su fascine di legna secca che si inceneriscono la parte esterna del carciofo rendendolo la parte interna commestibile e tenerissima, condito con olio, sale, aglio e prezzemolo.

La rinomanza di questo gustoso e tradizionale prodotto dell'agricoltura locale è nota in ambito regionale e si evidenzia in tantissimi aspetti che ne contraddistinguono le peculiarità nutrizionali, gastronomiche e di identificazione territoriale. Il fine della sagra, che poi negli anni ha meglio portato all'attenzione generale la prelibatezza del prodotto e le sue caratteristiche, è di carattere sociale e mira a devolvere il ricavato di questi giorni di impegno e dedizione di tante persone della frazione Preturo a rendere sempre più vivibile, attraente e praticabile il Parco Palatucci, realizzato in collegamento tra la parte storica della Frazione e la parte residenziale che si è sviluppata su viale Gramsci.
La Sagra preturese del carciofo di Preturo rimane, anche per questo, la più significativa delle tante sagre che nascono sul territorio. Questa iniziativa riesce ad aggregare la popolazione locale che si sente coinvolta nell'intera attività di preparazione delle squisite vivande e nella gestione dei tre giorni che caratterizza la sua esplicazione. Le donne della frazione e tanti uomini, dividendosi i compiti partecipano all'organizzazione della sagra, alla sua puntuale ed affascinante preparazione, alla ricerca adeguata dei prodotti della nostra terra ed alla presentazione nelle tante forme gastronomiche che ne consentono la degustazione. A Preturo non è stato un mero caso che si sono coltivati i carciofi e che sono più pregiati nel gusto e nella prelibatezza. Preturo è baciata dalle sorgenti Labso e Laura e le acque di questi fiumi hanno storicamente composizioni di sali naturali che imprimono ai terreni una particolare caratteristica alcalina da originare prodotti di pregio.
Il resto viene dalle mani sapienti dei saggi agricoltori che tramandandosi negli anni le abitudini familiari di cura dei campi destinati a carciofi riescono a realizzare un prodotto che somiglia al più bel fiore che può adornare il tavolo più grande ove si può tenere il più bel pranzo.
La sagra farà il resto, cioè quanto nella gestione è necessario fare per guardare avanti con fiducia ed essere convinti che il domani vedrà sempre altre persone impegnate per il bene comune e per far vivere meglio una realtà sociale, quale quella di Preturo, che con la sua partecipazione dimostra che quando ci si muove dal basso e facendo sinergia con le istituzioni, si possono raggiungere risultati utili per tutti.

PROGRAMMA

GIOVEDÌ 25 APRILE
ORE 18.30

Saluti del Presidente dell'A.S.D. "Circolo Socio Culturale Preturo" Nicola Torello
OSPITI
Avv. Girolamo Giaquinto - Sindaco della Città di Montoro
Reverendo Don Enrico Giarletta - Sacerdote della Parrocchia Maria SS. Del Carmine
Nicola Montone - Presidente Proloco Città di Montoro
Dott. Massimo De Girolamo - Comitato recupero Castello di Montoro
ORE 20.00
Apertura degli stand in compagnia dei balli di gruppo

VENERDÌ 26 APRILE
ORE 20.00

Apertura degli stand
ORE 21.00
Musica popolare

SABATO 27 APRILE
ORE 20.00

Apertura degli stand gastronomici
ORE 21.00
Balli di gruppo

DOMENICA 28 APRILE
ORE 09.00

"Giornata della Fede, Cultura e Cibo 2024" 
Escursione guidata per le strade di Montoro: il percorso si svolgerà attraversando le strade della frazione Preturo a bordo di un pulmino fino a giungere alle sorgenti Laura con visita del sito e proseguendo verso la sorgente Labso per una sosta colazione preparata dalla proloco Città di Montoro e visita della sorgente e della Grotta dell'Angelo, proseguendo per il Castello longobardo di Borgo ove vi sarà una breve descrizione del sito da parte dei promotori del Comitato di Recupero del Castello e della Pro Loco Circolo S. Pantaleone, alla fine della visita sarà disponibile un aperitivo con stuzzicheria dei prodotti locali. Il costo dell'escursione e di € 23,00 a persona che comprende: la colazione, l'aperitivo e un menù dedicato per coloro che vorranno partecipare all'esclusiva esperienza
ORE 13.00
Apertura degli stand gastronomici in compagnia della musica popolare
ORE 20.00
Apertura degli stand gastronomici
ORE 21.00
Musica popolare

Foto Gallery
Accessibilita
Grado di accessibilita
Totally accessible
Prenotazioni
Informazioni di prenotazione
Info :
- 0825 502571
- 373 8716414
- info.circolopetruro@gmail.com
Comune di riferimento
City:
Montoro
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Location:
Piazza Michele Pironti, 2, 83025 Montoro AV, Italia
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