Avellino, "Natale in casa Cupiello" a Teatro al Polo

La compagnia teatrale Atlas in collaborazione con la Diocesi di Avellino presenta "Natale in casa Cupiello", tre atti di De Filippo.

L'appuntamento è per sabato 28 dicembre alle ore 20:00 e lunedì 30 dicembre alle ore 20:00 presso l'Auditorium Polo Giovani; lunedì 6 gennaio 2025 alle ore 19.00

Come ogni Natale, Luca Cupiello prepara il suo presepe, nonostante il disinteresse della moglie Concetta e del figlio Tommasino, un giovane apatico che passa gran parte della giornata a dormire e a litigare con lo zio Pasqualino, che lo accusa di ripetuti furti ai suoi danni. 

L'atmosfera natalizia è resa ancor più pesante dalla crisi matrimoniale di Ninuccia, altra figlia della coppia, che ha deciso di lasciare il marito Nicolino per stare con Vittorio, il suo amante. 

Concetta, in Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo, è una figura chiave attorno a cui ruotano tensioni e incomprensioni familiari. Il suo amore per la famiglia è innegabile, ma il modo in cui lo esprime, spesso soffocante, esaspera i conflitti. Tuttavia, Concetta è l’unica che agisce per tenere insieme i pezzi della famiglia. E, come insegna l’esperienza, chi agisce rischia di sbagliare proprio perché si espone. Gli altri, invece, sbagliano per omissione, per la loro incapacità o riluttanza a intervenire.

Concetta è una figura complessa, vittima e carnefice. Se il suo bisogno di controllo spesso distrugge ciò che vorrebbe proteggere, è anche vero che senza di lei la famiglia sarebbe priva di guida. Eduardo ci mostra che il contrario dell’amore non è l’odio, ma il possesso: un amore soffocante, che pretende di avere tutto sotto controllo. 

Un altro tema importante che viene affrontato è lo scontro generazionale tra giovani e adulti. 

Tommasino, si muove tra apatia e bisogno di affetto, tra il desiderio di avere “una camera tutta sua” - simbolo della sua autonomia - e la sicurezza di restare bambino, cullato e protetto dalla madre.

Questa tensione tra autonomia e dipendenza è il tratto distintivo di molti giovani di oggi, che si sentono smarriti, sospesi in un tempo indefinito dove i genitori continuano a prendersi cura di loro, sia economicamente che emotivamente. 

Tommasino non è stupido, né totalmente pigro. Piuttosto, è un giovane che lotta con la sua crescita, che vorrebbe trovare la sua strada ma non ha ancora il coraggio di assumersi le responsabilità che l’autonomia comporta.

La rappresentazione, diretta dalla compagnia ATLAS, promette di far rivivere al pubblico la magia di questa intramontabile commedia, resa unica dall’atmosfera natalizia e dalla profondità emotiva dei suoi personaggi.