Dal 18 al 20 febbraio 2023 un weekend ricco di film, talk, incontri d'autore, libri e retrospettive con lo Zia Lidia Social Club. Tre appuntamenti imperdibili con la cultura a 360° con la proiezione di tre film, che hanno ricevuto diversi riconoscimenti nazionali e internazionali.

Si parte il 18 febbraio 2023 alle ore 19:00, presso il Cinema Partenio di Avellino, con un Omaggio all'attore Giuseppe Battiston e la visione de "Il grande passo" di Antonio Padovan. Un film italiano del 2019, durata 96 min, con Giuseppe Battiston, Stefano Fresi, Flavio Bucci, Francesco Roder, Roberto Citran, Camilla Filippi, Teco Celio, Luisa De Santis, Camilla Filippi. Musiche di Pino Donaggio. Il film è stato premiato al Torino Film Festival del 2019 dove ha meritato il premio al miglior attore per i due protagonisti. "Una storia lineare che racconta le scelte di vita di due fratelli aggiungendo una componente utopica e paradossale" (Alessandro Foggetti, www. culturificio.org). Una commedia italiana inedita con un finale divertente e dal significato profondo.

Antonio Padovan scrive il suo secondo lungometraggio a quattro mani con Marco Pettenello (collaudato sceneggiatore per Silvio Soldini, Carlo Mazzacurati, Andrea Segre, Gianni Di Gregorio) una commedia dal carattere malinconico della provincia veneta, in cui riecheggia, per sua stessa ammissione, lo sguardo meravigliato di Spielberg e il cinema "silenzioso e sincero" del Nord-Est.

Dario e Mario sono fratellastri, figli dello stesso padre (assente) che ha abbandonato entrambi. Era una notte d’estate del 1969, precisamente quella del 20 luglio, quando il piccolo Dario Cavalieri vede in diretta televisiva le immagini del primo sbarco dell’uomo sulla Luna. All’epoca aveva 6 anni, e da allora un grande sogno si è sempre piazzato al centro dei suoi pensieri: riuscire ad andarci anche lui. Da qui l’appellativo di "Luna Storta", il soprannome con cui tutti in paese hanno sempre chiamato quel ragazzo brontolone e irascibile che ha dedicato tutta la sua vita a quel sogno apparentemente impossibile, che lui però non ha mai abbandonato. "La differenza tra gli esseri umani e gli altri animali è nella nostra capacità di sognare, di avere sempre qualcosa di grande da raggiungere", così come gli disse suo padre quella notte di luglio prima di andare via per sempre.
Suo fratello, invece, Mario Cavalieri gestisce con sua madre una ferramenta di quartiere a Roma. La sua è una vita tranquilla, del tutto anonima, fino a quando una telefonata gli stravolge l’esistenza. Suo fratello Dario (per parte di padre) ha appiccato un incendio in un campo con un razzo che ha costruito per provare a volare sulla luna, e ora rischia il tso o di finire in prigione. Mario è l’unico parente che può occuparsi di lui, anche se l’ha visto una sola volta in vita sua. I due fratelli, tanto simili fisicamente quanto totalmente opposti caratterialmente, si ritroveranno soli di fronte a un’impresa impossibile: sarà il modo migliore per creare un legame che prima d’ora non avevano avuto modo di costruire.

Domenica 19 febbraio alle 18.00 al Circolo della Stampa la proiezione del film "The Lobster" del regista greco Yorgos Lanthimos: un thriller sconvolgente, assurdo, geniale, paradossale, con un finale ambiguo e aperto a diverse interpretazioni. Il film  è ambientato in un futuro distopico in cui essere single è una colpa e una maledizione. Ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, è stato premiato al Festival di Cannes, 1 candidatura a Golden Globes, 1 candidatura a BAFTA, 6 candidature e vinto 3 European Film Awards, 1 candidatura a Critics Choice Award. Primo film in lingua inglese del regista - che si affida, per il suo debutto, alla straordinaria coppia formata da Colin Farrell e Rachel Weisz -

Una fiaba distopica incentrata, in fondo, sui sentimenti più familiari ed umani, come l'amore e l'esigenza di non stare soli, ma in una realtà decisamente angosciante. Immaginate, per esempio, di essere single in un mondo in cui è vietato esserlo. E, sempre a livello ipotetico, di venir rinchiusi per questo in un albergo, in cui, entro una quarantina di giorni, dovreste necessariamente trovare l’anima gemella, in caso di fallimento, subire la trasformazione in un animale a vostra scelta. Immaginate anche, magari, di opporvi a questa costrizione, scappando e rifiutandovi di vivere in simbiosi con qualcuno. E, sempre magari, di venir usati, per punizione, come bersagli da caccia per quanti invece cercano di trovare l’amore. Assurdo, non è vero?

Eppure, guardando The Lobster, vi trovate a fare i conti proprio con una realtà del genere. Un mondo che, per quanto apparentemente surreale e paradossale, sembra raccontare fin troppo bene la nostra società. Una società che condivide l’ossessione, per alcune persone, di trovare necessariamente un compagno, costruire una relazione. Un desiderio che nutrono in molti, ma che, se diventa totalizzante, rischia di essere più dannoso che altro. E lo capiamo bene seguendo la storia di David (Colin Farrell), un architetto che, dopo dodici anni di matrimonio, viene improvvisamente lasciato dalla moglie.

Il film inizia raccontando, per l’appunto, la separazione di David dalla sua compagna, e il conseguente trasferimento nell’albergo, in cui, si presuppone, troverà l’amore della sua vita (o verrà trasformato in un animale, per non esserci riuscito). In poco tempo veniamo rapidamente catapultati nella realtà in cui vivono i nostri protagonisti: un mondo in cui, tutto e tutti, mirano esclusivamente alla vita di coppia. Stabilire una relazione è lo scopo massimo a cui nessuno può sottrarsi, venendo continuamente istigato al raggiungimento di tale obiettivo. E capiamo ben presto anche le fragilità degli individui imprigionati in questa realtà, costretti a mentire pur di potersi adeguare. Cosa che succede anche a David, che si fingerà un’altra persona pur di raggiungere lo status a cui è costretto, legandosi, inizialmente, ad una donna senza cuore.

Tuttavia David, capita la brutalità e l’ipocrisia di questa realtà sociale, deciderà di scappare, rifugiandosi nei boschi che circondano l’hotel. E, qui, si troverà a fare i conti con un’altra realtà: quella dei solitari, uomini e donne che vivono in contrapposizione alle regole comuni, rimanendo single. Ma, esattamente come il primo mondo, anche questo secondo è amministrato da leggi categoriche e disumane. Se nella quotidiana realtà i single non sono socialmente accettati, nell’enclave dei solitari è invece proibito avere un qualsiasi tipo di relazione sentimentale. E la vita di David si complicherà ulteriormente, perché è proprio in quel bosco che troverà l'amore, contravvenendo così alle regole di entrambi i mondi.

Il finale di The Lobster è una riflessione su entrambe le possibilità: dove finisce il vero amore e inizia l’utopia sociale? Sicuramente la vita di coppia è frutto di una costruzione sociale, di regole che vengono imposte da altri, ma l’amore sincero esiste davvero? E se invece è dettato solo dall’obbligo di essere uguale all’altro? David deve per forza diventare cieco, o mentire sull’averlo fatto, per poter vivere con una donna che ha perso la vista? Può scegliere solamente tra il sacrificarsi interamente a lei, ristabilendo così una totale uguaglianza, o essere egoista e pensare solo a sé stesso? Interrogativi che ci portano a riflettere sul senso stesso delle relazioni e dell’amore, obiettivo principale dell’opera di Yorgos Lanthimos. Un’opera che, forse, più che darci una risposta univoca vuole lasciarci proprio con un interrogativo: che cos’è davvero l’amore?

Lunedì 20 febbraio alle ore 20:00 presso il Movieplex di Mercogliano, altro appuntamento con lo Zia Lidia e con il Cinema. Sarà proiettato il film "Triangle of Sadness", una commedia del 2022 diretto da Ruben Östlund, al suo primo film in lingua inglese, di genere drammatico, con Harris Dickinson e Charlbi Dean. Uscita al cinema il 27 ottobre 2022. Durata 149 minuti. Distribuito da Teodora Film.

Il film ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra i quali la Palma d'oro al 75º Festival di Cannes, 3 nomination al Premio Oscar e 2 ai Golden Globe. E' una satira sulle ingiustizie sociali dei nostri tempi, sul capitalismo, sulle classi sociali e una riflessione, articolata e non banale, soprattutto sul tema del denaro. Triangle of Sadness, è ambientato nel mondo della moda e racconta la storia di due modelli e influencer, Carl (Harris Dickinson) e Yaya (Charlbi Dean), che stanno meditando di dare l'addio alle passerelle. Nonostante la loro giovane età, il tempo inizia a mostrare i primi segni del suo passaggio e nello stressante mondo del fashion le rughe non sono viste di buon occhio. È così che Carl e Yaya si ritrovano di fronte a un bivio: abbandonare o resistere?

Dopo l'ultima Fashion Week, i due vengono invitati su un yatch per una crociera di lusso. Mentre l'equipaggio si occupa di ogni piccolo bisogno degli ospiti, il capitano (Woody Harrelson) si rifiuta di uscire dalla sua cabina, mentre la famosa cena di gala si avvicina. Di colpo gli avvenimenti prendono una svolta inattesa, i rapporti di forza s'invertono e si scatena una tempesta che rischia di mettere seriamente in pericolo il confort dei passeggeri e di trasformare il viaggio in un'avventura in cui ogni gerarchia viene capovolta. 

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È possibile già acquistare il biglietto presso il botteghino del cinema fino ad esaurimento dei posti in sala disponibili
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Sabato 18 febbraio 2023 alle ore 19:00, presso il Cinema Partenio, omaggio all'attore Giuseppe Battiston con la visione de "Il grande passo" di Antonio Padovan. Domenica 19 febbraio visione del film "The Lobster" di Yorgos Lanthimos. Lunedì 20 febbraio alle ore 20:00 presso il Movieplex di Mercogliano la visione del film "Triangle of Sadness" diretto da Ruben Östlund.

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