Ritorna il ‘ Palio della Botte’. Dall' 11 al 12 agosto appuntamento nel centro storico del capoluogo per assistere al tradizionale Palio della Botte.
La rievocazione storica si rinnova dopo anni di stop per onorare la Madonna e si conferma ancora una volta come un'iniziativa in grado di coinvolgere l'intera comunità. Una rivalità positiva che vede impegnate per i preparativi moltissime persone per far rivivere questa splendida manifestazione dal profilo religioso, storico, ludico e sociale.
La tradizione rievoca un’antica gara organizzata per celebrare la presa della città da parte della signoria dei Caracciolo e il contemporaneo ritrovamento in contrada Tuoppolo di un affresco raffigurante la Madonna di Costantinopoli. A farlo rivivere, nel 1997, don Emilio Carbone, parroco della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli che ha sempre creduto nella gara come strumento per rilanciare il centro storico e aggregare i cittadini.
Si tratta di una competizione di stampo medievale durante la quale le Contrade cittadine si sfidano in una prova di forza, velocità ed abilità davvero singolare: spingere una botte di circa 2 quintali. In questa occasione, il centro storico di Avellino si trasforma in uno scenario medievale e suggestivo per ospitare un rituale che va avanti da secoli.
La gara consiste nel far rotolare la botte, spingendola e colpendola con un ferro ricurvo, lungo Corso Umberto I.
Questa tradizione storica rievoca un’usanza che ha origine verso la seconda metà del XVI secolo, quando tinai e bottai gareggiavano tra loro lungo Via delle Puglie. Essi facevano rotolare pesanti botti di legno in salita per dimostrare a tutti la solidità e la perfezione dei loro manufatti.
Lungo le vie del centro, il 12 agosto, la manifestazione si apre con la sfilata della Corte, i cui personaggi sono meticolosamente vestiti con sfarzosi costumi d’epoca in un corteo dove presenziano il principe Caracciolo e la famiglia. Oltre alla famiglia reale, sfila anche Carro con il Tesoro. Quest’ultimo è una rievocazione dell’antico Monte di Pietà che dava la dote alle ragazze delle famiglie più povere che ne erano prive. Oggi, è l’organizzazione del Palio che raccoglie le offerte da destinare in beneficienza, verso chi è meno fortunato. Il Corteo, dunque, si dirige verso il Duomo dove fa tappa per omaggiare la Madonna Assunta con una corona di fiori. Al termine della sfilata, la Corte e le Contrade prendono posto davanti alla Chiesa di Costantinopoli dove il principe legge il bando per annunciare l’inizio vero e proprio del Palio. In un primo momento, si svolge la finale del Palio dei Bambini che hanno disputato la fase eliminatoria il giorno prima. Successivamente, è il turno degli adulti che devono riuscire nell’ardua impresa di far rotolare le botti in salita e raggiungere, nel minor tempo possibile, la Fontana di Bellerofonte.
Le 7 Contrade cittadine
Sette sono le squadre, o meglio le Contrade, che si battono per aggiudicarsi il Palio:
Bellezze (Bellizzi Irpino), contrassegnata dal colore rosa, prende il nome dalla frazione di Bellizzi.
Parco del Principe (Rione Parco, Contrada Archi, Tuoro Cappuccini), contrassegnata dal colore verde. Si tratta dell’antica contrada del feudo dei principi Caracciolo.
Porta Beneventana (Rione Aversa, Valle, Contrada Baccanico), contrassegnata dal colore rosso. Come è facile intuire, la contrada si fregia del nome della porta da cui partiva la strada che portava a Benevento.
Porta Napoli (Corso Vittorio Emanuele, Viale Italia, Contrada Bagnoli), contrassegnata dal colore blu. Deve il nome a uno degli accessi alla città, uno degli ultimi a resistere insieme a Porta Puglia.
Porta Puglia (via Francesco Tedesco, Borgo Ferrovia), contrassegnata dal colore giallo. Deve il nome all’antica porta che conduceva alla Puglia.
Terra (Duomo, Via Nappi, Piazza Libertà), contrassegnata dal colore marrone. Il Rione Terra costituisce il centro cittadino, il nucleo storico di Avellino.
Tuoppolo (Rione San Tommaso e Rione Mazzini), contrassegnata dal colore bianco. Il nome Tuoppolo deriva dal nome con cui viene designata la collina vicina dove, secondo la leggenda, venne miracolosamente ritrovata l’effigie della Madonna.
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VEN
SAB
Avellino
Piazza del Popolo, 1, 83100 Avellino AV, Italia
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