Il direttore artistico dell'Associazione Igor Stravinsky, Nadia Testa, ha presentato il progetto ‘Caruso, la voce di Napoli nel mondo’: convegni, seminari, incontri con presentazioni di libri dedicati al Tenorissimo che si snoderanno a partire dal 24 ottobre per concludersi il 15 dicembre.

Sei diversi appuntamenti che cercheranno di mettere in luce gli aspetti fondamentali della vita del tenore, evidenziando i fenomeni tecnologici, sociologici e culturali che ne sono derivati.

Enrico Caruso fu uno dei più grandi tenori che abbia avuto l’opera lirica ma fu anche uno dei più influenti personaggi dell’industria culturale internazionale e la sua carriera ebbe inizio proprio nell’epoca dello sviluppo e dell’innovazione tecnologica che rivoluzionò la percezione e la fruizione della musica in ogni sua forma espressiva.

Caruso fu il primo cantante nell’incisione discografica e fu anche attore protagonista di ben due film muti.

Il progetto parte Martedì 24 ottobre al Circolo della Stampa di Avellino, ore 18.00 con 'Caruso ed il Cinema muto…My Cousin' a cura di Nadia Testa e Gabriele Ottaiano ; Videoproiezioni a cura di Simonetta Incarnato.

Mercoledì 25 ottobre, sempre al Circolo della Stampa di Avellino, ore 18.00 Francesco Canessa, ex Sovrintendente Teatro San Carlo di Napoli, ci presenterà Caruso, Napoli e il San Carlo dell’epoca attraverso il suo libro ‘Ridi pagliaccio!’

Francesco Canessa con questo volume ha saputo regalare una biografia accurata sul Tenorissimo che cerca di ristabilire verità storica, smontando le leggende riprodotte da fonti incerte. Quindi nessuna cascata di fischi nel dicembre del 1901 per Caruso, sul palco del San Carlo con ‘L’Elisir d’amore’ di Donizetti, come falsamente riportato negli anni. Piuttosto un’ovazione commossa, fino all’invocazione del bis con la romanza ‘Una furtiva lagrima’. 
L’evento verrà realizzato in streaming con la collaborazione di Susanna Canessa, docente al Conservatorio “Cimarosa” di Avellino, e grazie al supporto tecnico di Simonetta Incarnato.

Giovedì 26 ottobre, ancora, al Circolo della Stampa di Avellino, ore 18.00, Nadia Testa parlerà degli anni infelici di Enrico (1906/1907), Ornella Ottaiano leggerà alcune lettere di Caruso con il sottofondo musicale di Giuseppe Pio Ottaiano. Verrà poi proiettato il documentario ‘La voce di Caruso’ di Michele Bovi e Pasquale Panella (Tg2 Dossier RAI, 22 novembre 2008). 
 
Il progetto continuerà il 30 novembre, nella Sala delle Arti a Manocalzati, alle ore 18.00, con ‘Caruso erede di una tradizione musicale tra formazione e migrazione’ a cura del maestro Paolo Giovanni Maione, Docente di Storia della Musica presso il Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. 

Nuovamente presso la Sala delle Arti a Manocalzati, alle ore 18.00, venerdì 1 dicembre la Dottoressa Tiziana Grande, Bibliotecaria presso il Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli) e Beniamino Cuomo ci parleranno di ‘Enrico Caruso e la canzone di propaganda bellica italoamericana (1917 – 18)’.

L’ultimo appuntamento si terrà il 15 dicembre sempre nella Sala delle Arti a Manocalzati,  alle ore 18.00  ‘Il giovane Caruso…dalla posteggia ai grandi Teatri italiani’, introduce il Prof. Pasquale Pisaniello. A seguire il giornalista Carlo Farina presenterà Marco Urraro ed il suo libro ‘Caruso’.
 

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