Sabato 17 e domenica 18 febbraio, Maurizio Casagrande sarà al Teatro Partenio di Avellino con "Il viaggio del papà", scritto e diretto da Maurizio Casagrande.
Appassionato alla musica durante gli anni scolastici, Maurizio Casagrande per circa un decennio è stato un batterista. Negli anni Settanta ha fatto parte dei Tetra Neon, una band rock che è riuscita a esibirsi persino al Teatro Tenda di Napoli. Dopo lo scioglimento del gruppo, Casagrande ha deciso di proseguire i suoi studi musicali, iscrivendosi al Conservatorio di San Pietro a Majella e specializzandosi nel pianoforte, nel contrabbasso e nel canto.
Poi la recitazione e in particolare il teatro l’hanno scelto per diventare uno degli attori napoletani più estrosi del momento. Il suo primo contatto con il palcoscenico è al Teatro Cilea per una fortuita occasione. Si trovava lì per assistere a un saggio dei suoi studenti, quando dovette sostituirne uno assente. Fu così scritturato dalla compagnia di Nello Mascia, entrando come attore nel mondo dello spettacolo. Musica e parole sono diventate il linguaggio di quest’artista che non si è mai fatto mancare nulla dalla vita, accolto con successo e trionfo anche nel fantastico universo del grande schermo.
Figlio d’arte, suo padre è il grande attore di teatro e fondatore dell’Accademia Teatrale del Mezzogiorno, Antonio Casagrande.
Nella sua ultra ventennale carriera Maurizio Casagrande ha collezionato molti successi al cinema, dove ha lavorato con colleghi e artisti famosi e al contempo non ha mai abbandonato il teatro, sua prima passione.
Ad Avellino presenta il suo ultimo spettacolo "Il viaggio del papà" ,la storia di un padre e di un figlio che non si conoscono.
Provano un profondo fastidio l’uno nei confronti dell’altro, divisi da sempre dalle loro differenze. Il padre avrebbe voluto un figlio che gli somigliasse; pragmatico, efficiente e spregiudicato, sempre alla ricerca del successo personale, esattamente come lui.
Invece gli è capitato un figlio sognatore, vacuo e incapace di realizzare qualunque cosa. Il figlio dal canto suo, avrebbe voluto un padre che non incarnasse rigidamente la figura genitoriale, ma che fosse senza pregiudizi nei suoi confronti, che avesse una visione più ampia e moderna del mondo.
Due realtà che non si capiscono. Un padre ed un figlio che si danno la possibilità dell’incontro decidendo di fare un viaggio insieme, con la speranza che questa esperienza condivisa possa abbattere il muro che li divide. Durante il loro viaggio accadrà un evento straordinario che li porterà a cambiare la loro visione del mondo.
Come novelli Robinson Crusoe si ritroveranno naufraghi su di un’isola sconosciuta, costretti a cooperare e aiutarsi a vicenda per sopravvivere. Scopriranno che quell’isola non è come tutte le altre.
È fatta di plastica e tutto quello che troveranno in quel luogo non è quello che sembra. Questo li porterà ad un incontro con un essere sovrannaturale che, attraverso il linguaggio universale della musica, chiederà il loro aiuto per non morire.
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SAB
DOM
Avellino
Piazza del Popolo, 1, 83100 Avellino AV, Italia
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