Il 28 e il 29 Marzo la tradizionale Processione del Giovedì e Venerdì Santo a Vallata, la spettacolare rappresentazione religiosa che si svolge da tempo immemorabile nel comune Irpino.

Il grande appuntamento con la storia, la religione, la tradizione e il folklore è il venerdì mattina, ma il Giovedì Santo, all’imbrunire, si assiste alla parte più suggestiva e cinematografica della rappresentazione della Passione. Di fatti, in linea con la tradizione che prevedeva la messa in scena della cattura di Cristo e il successivo giro del paese al lume delle torce , negli ultimi anni si sono aggiunte le scene della condanna e della flagellazione, con effetti speciali e musiche di fondo a farla da padrone.

Il Venerdì Santo a Vallata rappresenta quel momento magico di incontro tra religiosità e tradizione; dove il momento religioso è vissuto nel suo aspetto più mistico.

La tradizione vuole che i giovani si vestano da soldato romano in costume da littore o da centurione, Per questi giovani, la maggior parte ancora imberbe, che cominciano ad affacciarsi alla vita adulta, indossare una corazza e sfilare tra la folla, che assiste al lento dipanarsi della rappresentazione religiosa, rappresenta un’occasione in cui anche loro denunciano la propria esistenza alla comunità.

Fino a qualche anno fa v’era la corsa a suon di soldi, precedentemente a sacchi di grano, per portare la statua del Cristo e lo stendardo dell’aquila latina. Nota caratteristica era appunto l’asta pubblica che si accendeva per portare l’aquila, perché rappresentava per i giovani il pezzo più ambito della rappresentazione; essa è il simbolo della potenza di Roma imperiale.

Oltre ai simboli del potere romano, sfilano i cosiddetti “Misteri “, oggetti simbolici, e tele settecentesche, di antica fattura, rappresentanti le scene della vita e della morte di Cristo, con frasi del racconto evangelico di San Giovanni.

La processione è composta da due numerosi “Squadroni”, uno dei piccoli e uno dei grandi, formati da giovani del paese con armatura romana al completo, preceduti, il piccolo squadrone, dall’Aquila latina con due alabardieri e dalla guida e, il grande, da Cesare Imperatore con Lictores, capo squadrone e Pilato. Partecipano alla Processione circa 200 figuranti. Il passo di tutti è cadenzato dal ritmo di un suono caratteristico di tromba e tamburo, che contribuisce a creare un ambiente di commossa riflessione sul grande mistero di dolore di Cristo. Tale meditazione è ulteriormente sollecitata da alcuni “cantori”. Questi sono suddivisi per squadre che sfilano ben distanziate le une dalle altre. Ogni squadra, formata dai migliori vocalisti locali, si ricostituisce annualmente con gli stessi elementi, perché tra loro è intervenuta quell’intesa vocale che di anno in anno viene ripresa con prove che effettuano con l’ausilio del buon vino locale che concorre a schiarire la voce. Essi cantano i versi della “Passione di Gesù Cristo” di Pietro Metastasio, che il poeta compose nel secondo periodo della sua vasta produzione e cioè tra 1730 – 1740, periodo caratterizzato dal suo melodramma ispirato a sincera devozione e slancio mistico.

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Vallata
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Corso John Fitzgerald Kennedy, 1, 83059 Vallata AV, Italia
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Quando:

-
GIO VEN
dalle 18:00

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0827/91008
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Organizzatore:
Comitato Venerdì Santo di Vallata
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Vallata

Corso John Fitzgerald Kennedy, 1, 83059 Vallata AV, Italia

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