Vallata

Il comune di Vallata sorge nell'area della Baronia. È un paese di 2.670 abitanti, situato a 870 metri sul livello del mare e a 67 km da Avellino. Il territorio si estende per 47,91 km² e i comuni confinanti sono: Bisaccia, Carife, Guardia Lombardi, Scampitella e Trevico. È attraversato dal fiume Ufita e dal Calaggio, lungo i quali si trovano anche dei laghetti.
L'etimologia del nome sembrerebbe provenire dalla posizione geografica del suo insediamento medievale, denominato appunto "Vallata"; secondo altri fa riferimento a tal "Pandolfo da Vallata" per un documento datato 1096. Gli abitanti sono detti vallatesi e San Bartolomeo è il loro patrono.

LUOGHI DI INTERESSE

Villa Tullio Cataldo - Uno dei palazzi più importanti del paese: situato nell'area dove sorgeva il castello, è la residenza dell'omonima famiglia
Palazzo Gallicchio - Edificio storico di stile rinascimentale, costruito nel XIII secolo e situato nel centro storico di Vallata
Chiesa di San Bartolomeo - Chiesa Madre, di origine medievale e successivamente restaurata nel 1568 e nel 1785: ospita, al suo interno, un dipinto attribuito a Lanfranco
Chiesa di San Rocco - Piccola chiesa eretta nella seconda metà del 1600 in onore di San Rocco, protettore contro la peste
Chiesa di San Vito - Piccolo edificio religioso collocato alle porte del paese, caratterizzato da una peculiare facciata in pietra viva
Palazzo Netta - L’edificio, abbandonato dopo il terremoto del 1980, fu residenza dell'omonima famiglia gentilizia
Palazzo Cataldo - Uno degli edifici storici del centro dell’abitato antico: dalla sua posizione, offre uno splendido panorama
Villa Tullio Cataldo di Macchialvino - Dimora ottocentesca situata nell'omonima località: spicca per le sue quattro torri angolari
Altro - Rione Chianchione, Palazzo Novia, Chiesa di S. Maria Stella del Mattino, Fontana delle Festole, Chiesa della Madonna del Carmine, Belvedere di S. Rocco, Biblioteca comunale

EVENTI

Festa di Sant'Antonio e San Vito - Festeggiamenti che si svolgono dal 13 al 15 giugno con una parte religiosa e una civile: essa include una tradizione particolare che consiste nella "Processione delle panelle", ossia piccoli pani benedetti che vengono distribuiti a tutti gli abitanti
Festa della Mattinella - Devozione condivisa con il comune di Andretta: si svolge l'ultimo sabato di maggio e prevede per i fedeli un pellegrinaggio a piedi di circa 15 km
Giovedì e Venerdì Santo - Uno dei più antichi dell’intero Mezzogiorno d’Italia: una suggestiva processione che ripercorre i riti della Morte e Risurrezione di Cristo, coinvolgendo tutto il paese
Festa San Bartolomeo - Festa patronale che si svolge il 24 agosto, con processione e serata accompagnata da stand enogastronomici e musica
Festa del Grano - Si svolge ad agosto nella sua contrada più popolosa, Sferracavallo, nota per la sua produzione di grano

PIATTI E PRODOTTI TIPICI

Pomodorino dell'Ufita PAT - Di pezzatura medio-piccola, presenta un colore rosso vivo e numerosi semi all'interno
Caciocavallo irpino di grotta PAT - Formaggio a pasta filata, prodotto con latte proveniente da allevamenti di piccole e medie dimensioni, da bovine in prevalenza di razza bruna, stagionato tradizionalmente in grotta
Cuccitedd e gaddina - Pasta fresca fatta in casa condita da sugo di gallina
Siffitt cu la cipodda - Piatto tipico della tradizione, composto da soffritto d'agnello e cipolla
Irpinia Colline dell'Ufita DOP - Olio extravergine di oliva derivante in gran parte dalla varietà Ravece, caratterizzato da un piacevole gusto amaro e piccante
Caciocavallo Silano DOP - Formaggio semiduro, a pasta filata, prodotto con latte di diverse vacche, tra cui la podolica

CURIOSITÀ

Dal 1861 al 1926, Vallata fu parte del mandamento di Castelbaronia, nell'ambito del circondario di Ariano di Puglia, all'interno della provincia di Avellino.

CENNI STORICI

Il rinvenimento di reperti archeologici risalenti al periodo postsannitico e alla successiva espansione romana fanno presagire l'esistenza di un villaggio nell'attuale territorio comunale di Vallata già in epoca classica. Il suo nome, tuttavia, viene menzionato per la prima volta in un documento del 1096, redatto da un certo Pandolfo da Vallata, nome di origine longobarda che si ricollegherebbe, a sua volta, ai tratti tipicamente medievali del paese irpino.
Vallata appartenne alle famiglie Del Balzo, Del Tufo, Poderico e Orsini. Nel corso della sua storia, la popolazione locale ha dovuto fare i conti con gli effetti devastanti di due pestilenze (1656 e 1764) e dei terremoti del 1732, 1910, 1930 e 1980.
Infine, il fenomeno migratorio che, a partire dalla seconda metà dell'Ottocento, ha condotto molti vallatesi a lasciare la propria terra d'origine per cercare fortuna nelle Americhe e in altre città italiane ed europee, ha avuto ripercussioni sullo strato sociale e demografico dell'intera comunità.