Scoprire le origini cristiane di Atripalda con la visita all’Area Archeologica dell’Antica Abellinum, testimonianza della civiltà romana e punto di partenza per comprendere la nascita delle prime comunità cristiane nella Valle del Sabato.
Segue la visita al Museo del Palazzo della Dogana dei Grani, dove reperti e manufatti raccontano la vita religiosa e civile della città attraverso i secoli.
La Chiesa di Sant’Ippolisto Martire, primo edificio religioso di Atripalda, custode delle reliquie del santo e di altri martiri delle origini cristiane, ed approfondimento sullo Specus Martyrum, antico cimitero paleocristiano di Abellinum.

La spiritualità di Prata Principato Ultra si percepisce con la visita alla Basilica Paleocristiana di Santa Maria dell’Annunziata, esempio unico di continuità tra fede e arte, con affreschi bizantini e resti longobardi.

Attraverso visite guidate, attività laboratoriali e momenti di riflessione condivisa, gli studenti avranno l’opportunità di esplorare la storia e la cultura del territorio, sviluppando al contempo una maggiore consapevolezza del legame profondo che unisce il passato alla realtà contemporanea. 

Il comune di Atripalda sorge nell'area della Valle del Sabato. È una città di 10.805 abitanti, situata a 294 metri sul livello del mare e a soli 3 km da Avellino.
L'etimologia del nome potrebbe derivare da Troppualdo (o Truppoaldo), re longobardo proprietario di alcune zone sulle rive del Sabato che, intorno al 1060, fece costruire un castello che recava il suo nome. Secondo altre fonti, il nome discenderebbe da trepalium, luogo dove si giustiziavano i rei: a sostegno di questa tesi, c’è chi vede nel simbolo del comune (un braccio armato del flagellum) il ricordo di tale origine. 
L'Area Archeologica dell'Antica Abellinum è un luogo di interesse storico, situato a ridosso del centro abitato di Atripalda.
Collocato sulla riva sinistra del fiume Sabato, il sito custodisce reperti risalenti alla fine del II secolo a.C. e identificabili con la città romana di Abellinum: colonia costruita, a sua volta, sui resti di un precedente insediamento sannitico, avutosi proprio in quel territorio tra il IV e il III secolo a.C. e noto come Oppidum Abellinatum. Nell'Area Archeologica è visibile una parte esterna, che comprende sia tre filari della fortificazione di età sannitica, realizzati in opus quadratum (opera quadrata), sia il circuito murario, costruito in opus reticulatum (opera reticolata) in età romana. Nella parte interna, invece, si notano in particolare le terme, una domus in stile ellenistico-pompeiano e il foro. Da quest'ultimo, è stata estratta un'area circolare di marmo (che sembra fosse dedicata a Tiberio), esposta oggi al Museo Irpino di Avellino. 
Dall'Area Archeologica dell'Antica Abellinum sono stati rinvenuti anche diversi suppellettili e suggestive decorazioni degli antichi ambienti, tutti elementi che consentono di affermare che il complesso monumentale, che si estende per 2.500 m², fosse una dimora patrizia. Grazie agli scavi archeologici operati nella zona, inoltre, sono stati individuati anche i settori di antiche necropoli e alcune sepolture sono state trovate lungo i muri perimetrali della Chiesa di Sant'Ippolisto.
Testimonianza ancora viva e tangibile dell'influenza della civiltà romana in Irpinia, i reperti dell'antica Abellinum costituiscono uno dei principali siti storico-archeologici dell'intera provincia.
La visita prosegue verso la Chiesa di Sant'Ippolisto Martire, luogo di culto situato nel centro storico di Atripalda.
Le sue origini sono molto antiche, in quanto viene considerato quale primo edificio religioso della zona e identificato con lo Specus Martyrum, cimitero paleocristiano di Abellinum delle prime comunità cristiane della Valle del Sabato. All'interno di questo luogo, gli abitanti della zona custodivano le spoglie e le reliquie di Sant'Ippolisto, martirizzato nel 304 d.C. circa, e di altri 20 santi martiri che trovarono la morte negli anni successivi
Oggi, l'edificio religioso si presenta con una facciata in stile romanico, di pietra nella parte inferiore e di tufo nero nella parte superiore, dove si trovano due nicchie, ai lati di un finestrone, in cui sono allocate le statue di San Sabino e Sant'Ippolisto. Tra le opere presenti nella Chiesa, spicca la tela del “Martirio di Sant'Ippolisto” del pittore napoletano Nicola La Volpe (1803-1876), pregevole opera artistica che contribuisce ad avvalorare ancor più il pregio artistico di questo luogo di culto.
Simbolo religioso della comunità atripaldese, la Chiesa di Sant'Ippolisto Martire rappresenta l'anello di congiunzione tra la civiltà paleocristiana e quella moderna.
Verso Piazza Umberto I si raggiunge il Museo del Palazzo della Dogana dei Grani. 
L'esposizione, all’interno del Museo, custodisce diversi manufatti artistici, rinvenuti dopo il terremoto che ha colpito l'Irpinia il 23 novembre 1980. Essa è ospitata all'interno del Palazzo della Dogana dei Grani, realizzato nel 1883 e il cui nome è dovuto al fatto che, soprattutto durante il Regno dei Borbone, venne utilizzato per smerciare i cereali provenienti dalla Puglia. 
A partire dal 1950, il Palazzo venne usato nei modi più disparati e, per ogni diversa destinazione, ne è stata modificata la struttura architettonica. Dal 1993, l'edificio è sede del Museo e, talvolta, ospita anche mostre temporanee, proposte sia da istituzioni che da privati e vagliate dal Comitato di Gestione.
Avvolti da uno scenario di notevole importanza storica, i reperti custoditi all'interno del Museo contribuiscono a impreziosire il patrimonio storico e culturale della comunità atripaldese.
Dopo la pausa pranzo gli studenti saranno accolti a Prata di Principato Ultra, un antico borgo situato nel cuore dell’Irpinia. Sorge su un colle che domina la Valle del fiume Sabato, offrendo un suggestivo panorama sui monti circostanti e un’atmosfera ricca di storia e spiritualità.
Le origini del paese risalgono all’epoca romana, ma fu soprattutto nel Medioevo che Prata assunse un ruolo importante come centro strategico e religioso. Il nome “Prata” deriva probabilmente dal latino prata (prati), che richiama la fertilità delle sue terre e la presenza di ampi spazi verdi. L’aggiunta “di Principato Ultra” si riferisce all’antica suddivisione amministrativa del Regno di Napoli, di cui faceva parte la provincia detta appunto Principato Ultra.
Il borgo conserva ancora oggi un impianto urbano di tipo medievale, con stretti vicoli, archi in pietra e palazzi che raccontano secoli di storia
La Basilica Paleocristiana SS. Annunziata è tra i monumenti più antichi dell'Irpinia e conserva i resti di una catacomba paleocristiana e una chiesetta precedente al secolo VIII. Infatti durante uno scavo effettuato tra il 1950 e il 1951 nel piazzale antistante la Basilica sono stati ritrovati i resti di due chiese: in particolare, la parte inferiore di esse, una delle quali conteneva nel proprio perimetro l'altra, probabilmente demolita per costruirne una nuova. La struttura di questa chiesetta risulta molto simile a quella degli edifici beneventani di età longobarda precedente al VIII secolo, il che permette di ascriverla allo stesso periodo. Si presume che l'attuale Basilica sia stata costruita al posto della chiesetta crollata a causa di un movimento tellurico, in un vano in parte preesistente nella roccia tufacea. Nel corso dei secoli, comunque, alcune sezioni della Basilica sono state ricostruite o ristrutturate.
Anche se nel corso delle diverse ristrutturazioni alcune parti del complesso sono state rese in modo fin troppo moderno, perdendo la loro cifra stilistica originaria, sono diversi gli elementi di spicco: due colonne frammentarie antiche ai lati del portale con capitelli corinzi, la rappresentazione della Vergine Orante di età bizantina, ma anche pitture antichissime, all'ingresso della piccola grotta (nota localmente come "Grotta dell'Angelo") ricavata nella roccia tufacea che si trova nella Catacomba, come il Cristo Giudice, dai capelli rossicci e il volto triste, e l'Angelo con la spada in pugno e le grandi ali spiegate.
Annoverabile tra gli edifici di maggiore interesse storico-culturale dell'Irpinia, la Basilica Paleocristiana SS. Annunziata è un antico luogo di culto che conserva il fascino della storia e dell'evoluzione dell'arte religiosa nei secoli.


Durata itinerario: Intera giornata

Mattina – Archeologia e storia
Ore 9:00 – Arrivo ad Atripalda e introduzione alla giornata.
•    Visita al Parco Archeologico di Abellinum
•    Resti delle mura, del foro, delle domus, delle terme
•    Museo del Palazzo della Dogana dei Grani. 

Ore 11:00 – Passeggiata nel centro storico
•    Visita alla Chiesa di Sant’Ippolisto Martire 
•    Specus Martyrum

Ore 12:30 – Pausa pranzo (pranzo al sacco in area attrezzata o in locale tipico)

Pomeriggio – Identità culturale e tradizione
Ore 15.00 – Arrivo a Prata Principato Ultra
•    Visita alla Basilica Paleocristiana di Santa Maria dell’Annunziata
Ore 18:30 – Rientro

Obiettivi didattici:

•    Conoscere la storia della città romana di Abellinum e dei principali siti archeologici irpini.
•    Comprendere il ruolo dei centri campani nell’evoluzione storica e religiosa tra epoca romana e medioevo.
•    Saper riconoscere elementi architettonici e artistici di epoche diverse.
•    Sviluppare sensibilità verso la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale.
•    Promuovere atteggiamenti di collaborazione, rispetto e curiosità durante l’esperienza.
•    Scoprire le radici del Cristianesimo in Irpinia attraverso l’osservazione diretta di siti e monumenti paleocristiani.
•    Comprendere l’evoluzione del culto e delle pratiche religiose nel contesto locale.
•    Riconoscere i segni del dialogo tra civiltà romana, longobarda e cristiana.

Consigliati
Mappa
1

Area Archeologica dell'Antica Abellinum

Un important site archéologique qui comprend les vestiges de l'ancienne colonie romaine d'Abellinum, dont est issu le chef-lieu actuel d'Irpinia.

2

Chiesa di Sant'Ippolisto Martire

Édifice religieux de la fin de l'ère paléochrétienne avec une apparence du XIXe siècle, connu pour sa crypte : le Specus Martyrum.

3

Museo del Palazzo della Dogana dei Grani

Musée exposant des objets historiques et artistiques récupérés après le séisme de 1980.

4

Prata di Principato Ultra

Sur un éperon surplombant le fleuve Sabato, une petite ville aux origines anciennes, avec des vestiges bien conservés de catacombes du début de l'ère chrétienne d'une valeur extraordinaire comme la Basilique dell'Annunziata

5

Basilica Paleocristiana Maria SS. dell'Annunziata

Parmi les plus anciens monuments d'Irpinia, il conserve les vestiges d'une catacombe paléochrétienne et d'une petite église datant d'avant le VIIIe siècle.

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