La Pinacoteca d'Arte Contemporanea Città di Montoro (PIMAC), in collaborazione con le Associazioni Culturali ‘Contemporaneamente’ APS e "Montorocontemporanea" e con il Patrocinio del Comune di Montoro, presenta "Lasciare libero il Paesaggio", mostra fotografica a cura di Franco Sortini, con la Direzione organizzativa di Gerardo Fiore.

"Sulle orme di "New Topographics", nacque in Italia nel 1984, a cura di Luigi Ghirri, il progetto "Viaggio in Italia" che, grazie al coinvolgimento di venti giovani fotografi, si prefisse di fotografare e raccontare il paesaggio italiano reale, con tutte le sue criticità e ambiguità. Un progetto unico che rappresenta il "manifesto" della Fotografia di Paesaggio dagli anni ’80 in poi - afferma Franco Sortini - "Lasciare libero il Paesaggio" è una mostra pensata proprio per celebrare "Viaggio in Italia", attraverso il lavoro di sei Autori contemporanei che, ciascuno in maniera diversa e personale, hanno raccontato il paesaggio, sotto diversi punti di vista. 
I sei Autori coinvolti in questo progetto - Dario Apostoli, Giuliana Mariniello, Roberto Mirulla, Adriano Nicoletti, Roberto Salgo, Alberta Zallone - raccontano un mondo reale rappresentato attraverso le proprie cultura e sensibilità, cercando ognuno di "rendere visibile l’invisibile" e mostrando quello che, ad un occhio non attento ed allenato, si perde nella banale quotidianità. 
Franco Fontana, indiscusso maestro della Fotografia mondiale, ci dice più o meno che le fotografie non vanno cercate, ma esistono già dentro di noi. Quando giriamo con la nostra macchina fotografica ce le troviamo di fronte, e la pellicola non fa altro che registrare quello che siamo". 

Il titolo di questa mostra nasce dalla distorsione ad hoc della più conosciuta scritta "Lasciare libero il passaggio", che significa rendere accessibile un percorso o un'area, eliminando ostacoli che potrebbero impedire o limitare la libertà di transito a persone e veicoli.  
A ben riflettere, il paesaggio che ci circonda pretende da decenni questa libertà. 
Snaturato, deturpato, oltremodo sfruttato ed abbrutito - sia esso naturale o urbano - il paesaggio vive da tempo metamorfosi causate dall’uomo, più che dalle trasformazioni naturali, che pure influiscono sulla fisionomia degli spazi aperti. 
Il lavoro degli artisti proposti, che la PIMAC ha accolto con particolare entusiasmo ed interesse, riflette proprio su questi aspetti, sprovincializzando la visione, estendendo lo sguardo oltre i confini nazionali ed europei, mostrando una situazione globale in cui molti luoghi finiscono per somigliarsi, per via di una misteriosa solidarietà al silenzio, alla mutilazione ed all’irrimediabilità. 
Ma ciò che più affascina – ed è qui la grande differenza tra l’approccio della cronaca di denuncia ed il potere trasfigurante dell’Arte (di cui la fotografia è parte integrante da tempo) – è come i sei artisti in mostra abbiano saputo raccontare un’inedita forma di bellezza. 
Le tinte neutre, il silenzio degli sguardi aperti, l’ampia campitura dei vuoti, la purezza metafisica delle architetture, gli ingannevoli artifici delle metropoli, il rapporto sempre difficile tra natura ed antropizzazione, disegnano un paesaggio nuovo, che solo grazie a questa meta-lettura diventa finalmente libero, insegnando a considerare l’intervallo come spazio pieno, e ciò che è scomparso o che manca come vivida presenza. 
Ma fanno anche di più; innescano, per esempio, processi di visione poetici, che sottraggono quegli stessi luoghi alla definizione che ne diede Marc Augé di ‘luoghi atopici’ o ‘non luoghi’: posti da cui si parte o in cui si arriva, senza alcuna possibilità di restare. 
Invece, forse, nei paesaggi di queste fotografie si può ancora vivere e restare, disegnando orizzonti immaginifici e dinamiche impensate di convivenza; ritrovando, ovunque lo sguardo si posi – oltre a dolorosi interrogativi sempre orfani di risposte - quegli archetipi che solo l’arte sa rievocare e reinterpretare, generando nuove forme di appartenenza.

"Lasciare libero il Paesaggio - Sei fotografi raccontano il paesaggio"
Dario Apostoli - Petit Grand Tour
Giuliana Mariniello - La città visibile
Roberto Mirulla - Paesaggi ricomposti
Adriano Nicoletti - Finibus terrae
Roberto Salgo - Steel life
Alberta Zallone - California Dream

FONTE: Facebook Pinacoteca d'Arte Contemporanea Città di Montoro

Foto Gallery
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Note
La mostra, parte del programma 2025 che celebra i dieci anni di attività espositiva della rassegna "Montorocontemporanea", è riconosciuta dalla "FIAF", Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, in partnership con "AvellinoPhoto"
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