"L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l'apatia morale di chi si volta dall'altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo. La memoria vale proprio come vaccino contro l'indifferenza". Una bellissima frase della Senatrice Liliana Segre che può essere utilizzata e presa da monito in ogni ambito della società, soprattutto, se riferita alle minoranze presenti in essa. E' con questo esempio che la "Consulta delle Donne" di Montella promuove e sostiene diverse iniziative per tenere alta l'attenzione e riflettere sulle azioni necessarie per cambiare la cultura alla base dell'emarginazione sociale e della violenza contro le donne.
A partire dal 4 febbraio 2023, con ragione, la Consulta delle Donne, con il patrocinio del Comune di Montella, organizza incontri formativi per donne straniere maggiorenni e residenti ogni sabato fino al 18 marzo. L’obiettivo è quello di offrire un’occasione di aggregazione capace di promuovere e favorire anche l'integrazione delle donne straniere. Dare alle donne migranti la possibilità di diventare dei membri attivi della comunità e parte integrante del proprio quartiere. E' possibile iscriversi presso la Biblioteca Comunale di Montella, Piazza S. Bartol, dal lunedì al venerdì, dalle ore 15.00 alle ore 18.00.
Fortemente voluta dall’Assessore alle pari opportunità Anna Dello Buono, la Consulta delle Donne è un organismo che nasce appunto per dare maggiore impulso alle politiche sociali, culturali, educative e assistenziali della vita amministrativa del Comune, ed è stata istituita dal Consiglio comunale di Montella in data 20 luglio 2020. Subito dopo è stato istituito anche lo "Sportello Donne Straniere", un servizio di accoglienza e informazione presso la loro sede in piazza S. Bartoli.
Un'iniziativa importante e da sottolineare quella promossa dalla Consulta delle Donne e dal Comune di Montella in quanto da sempre le donne, nella nostra società, combattono per l'inclusione e la valorizzazione della propria persona, tentando di ridurre l’isolamento e il rinchiudersi in se stesse. E per le donne migranti la condizione è doppiamente discriminante: prima come donna e poi come migrante. È un nuovo soggetto del quale le politiche di accoglienza non si occupano in maniera specifica malgrado circa il 50% dei migranti italiani siano donne. In Europa il fenomeno della migrazione femminile ha cominciato a essere analizzato a partire dagli anni ’70, ma solo negli ultimi anni alcuni studi hanno contribuito ad esaminare la situazione nello specifico.
Al pari di tutti i migranti, le donne devono affrontare la solitudine, il desiderio di farsi accettare, devono imparare la lingua, trovare un lavoro per provvedere al sostentamento della famiglia, temono di ammalarsi e sanno che educheranno i propri figli lontane dalla loro patria. Inoltre, il percorso delle donne migranti si rivela ancor più tortuoso, in quanto devono anche fronteggiare il pregiudizio e gli stereotipi riguardanti il loro ruolo nella società. Tutti questi fattori contribuiscono ad aumentare il rischio di esclusione sociale. Arrivate in Italia, o comunque in Europa, devono superare lo stereotipo sociale che le descrive come ignoranti, superstiziose, arretrate e sottomesse al marito. Spesso soffrono di emarginazione sociale, poiché la scarsa conoscenza della lingua ospitante impedisce loro di integrarsi nella comunità di accoglienza.
Tuttavia, grazie alle politiche di inclusione come queste adottate dal Comune di Montella incentrate, soprattutto, sull’apprendimento della lingua, la cultura e le tradizioni italiane, queste donne sono riuscite a entrare in contatto con la popolazione del posto, trovando anche un lavoro. Il principio base di questo sistema è l’accoglienza integrata, cioè la costituzione di una rete sociale e locale (con enti del terzo settore, volontariato, ma anche altri attori) che permetta un’integrazione a 360 gradi nella comunità, da realizzarsi attraverso attività di inclusione sociale, scolastica, lavorativa e culturale. Perché l’obiettivo per una reale accoglienza e integrazione non si ottiene soltanto con l’insegnamento della lingua italiana, ma attraverso la formazione professionale e anche la gestione del tempo libero, quindi attività di volontariato e di socializzazione con la comunità che li ospita.
Incontri formativi per donne straniere
Lingua, cultura e tradizioni italiane
Training meetings for foreign women
Italian language, culture and traditions
Calendario incontri:
4 Febbraio 2023
lo, tu e gli altri
Salutare, presentarsi, chiedere informazioni
11 Febbraio
Dove vivo
Montella, la Campania, l'Italia
18 Febbraio
Il tempo libero
Fare spese, organizzare le proprie uscite
25 Febbraio
Cibo e Alimentazione
Tradizioni culinarie, ricette tipiche
4 Marzo 2023
Scuola e Uffici Pubblici
Chiedere e dare informazioni,
leggere avvisi e comunicazioni
11 Marzo
Emergenze e salute
Orientarsi nella sanità, gestire emergenze
18 Marzo
La mia esperienza in Italia
Scambi e colloqui interculturali
Dal 4 febbraio al 18 marzo 2023 prenderanno il via una serie di Incontri formativi per donne straniere, maggiorenni e residenti, nel Comune di Montella
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SAB
Montella
Piazza degli Irpini, 83048 Montella AV, Italia
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