Per il consueto Lunedì al Cinema con lo Zia Lidia Social Club, al Movieplex di Mercogliano, lunedì 13 marzo 2023 alle ore 20:30, una proiezione speciale: arriva "Il corsetto dell'Imperatrice", il film della regista Marie Kreutzec, introdotto da Simona Genovese.

Il corsetto dell'Imperatrice, titolo originale "Corsage", è un film di genere biografico, drammatico, storico del 2022, diretto da Marie Kreutzer, uscito al cinema il 7 dicembre 2022. Durata 113 minuti con  Vicky Krieps, Colin Morgan, Finnegan Oldfield, Tamás Lengyel, Aaron Friesz, Jeanne Werner, Alma Hasun, Florian Teichtmeister, Raphael von Bargen, Alexander Pschill, Ivana Urban, Manuel Rubey, Norman Hacker, Katharina Lorenz, Regina Fritsch, Eva Spreitzhofer. Distribuito da BIM. Il film ha ottenuto 1 candidatura a BAFTA, 3 candidature e vinto un premio ai European Film Awards, 1 candidatura a Spirit Awards. In Italia, al Box Office, ha incassato nelle prime 12 settimane di programmazione 456 mila euro e 209 mila euro nel primo weekend.

E' la storia di Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, nata duchessa in Baviera, imperatrice d’Austria, regina d’Ungheria, di Boemia e di Croazia, ovvero l’imperatrice Elisabetta d’Austria meglio conosciuta come la Principessa Sissi interpretata da Romy Schneider. La regista Marie Kreutzer, giusto per segnare la differenza con l’immagine spensierata e candida riassunta nella trilogia anni ‘50 ed esemplificata dal nomigliolo "Sissi" con cui era stata identificata, in questo film decide di raccontare l’atto di ribellione della prima grande icona femminile della storia.

La Sissi di Kreutzer, infatti, è una quarantenne disincantata, fumatrice incallita e moglie insoddisfatta, stanca di ottemperare ai doveri pubblici, in digiuno perenne per essere costantemente l’immagine della bellezza ideale. Il marito imperatore non sa come relazionarsi con lei, il figlio cerca supporto in vista del trono che verrà ("La monarchia è morta" dice lui, "Non lo dire a tuo padre" ribatte lei), la figlia più piccola non ne capisce i comportamenti, le dame di compagnia ne subiscono gli sbalzi d’umore e le fragilità sentimentali. Allora non perde occasione per scappare dalla reggia, ritrovare un po’ di felicità accanto al decadente cugino Ludwig che è diventato il fantasma della bellezza perduta, flirtare con aitanti stallieri sedotti dalla sua fama, fingersi donne qualunque sotto mentite spoglie.

Dell’imperatrice, Kreutzer fa emergere la ribellione rispetto al maschio dominante che non sa vedere gli altri se non all’interno del proprio discorso politico, leggendo nella parabola di Sissi qualcosa che ha a che fare con le istanze contemporanee. Ma ne sottolinea soprattutto la problematicità del suo statuto sessuale, rappresentandola come una narcisista che vuole farsi dominare solo con lo sguardo. È lei la bellezza oggettiva tanto decantata dal mondo? Quanta infanzia negata, quanto trauma non esperito, quanto dolore eluso ci sono in e su quel corpo straziato dal corpetto sempre più stretto (una sineddoche più che un simbolo), dalle ferite della costrizione, della fuga dall’ordinario (i tatuaggi, l’eroina, l’anoressia non come inappetenza ma risultante delle altrui attese non soddisfatte), dall’acqua come evasione per corteggiare la morte (le vasche calde per annullare le sofferenza, il bagno notturno per ipotizzare una sparizione, "Preferisco il mare" come premonizione di un’ipotesi).

Un film ambizioso e suggestivo perché cerca di inquadrare la complessità del personaggio, di raccontarne l’inquietudine ancora oscura ai medici e al tempo, e di farne scoprire l’interesse per il progresso tecnologico, che colloca la protagonista nel fervore della sua epoca. Non a caso c’è l’incontro con Louis Le Prince (l’inventore che pensò al cinema prima dei Lumière) che le fa scoprire le immagini in movimento, un miracolo rispetto alla pittura così imbalsamatrice.

L’imperatrice, inoltre, fa ginnastica agli anelli e batte il marito Francesco Giuseppe a scherma. Si impone diete tremende e misura ogni giorno ossessivamente il girovita, non in ossequio ai canoni dell’epoca quanto per esercitare il massimo controllo su di sé. Ma fa anche di peggio. Se ne va da tavola alzando il dito medio; si tatua un’àncora sulla spalla; prova un nuovo farmaco chiamato eroina (difficile per i tempi, siamo nel 1878, Sissi sta per compiere i fatidici 40 anni, il boom terapeutico dell’eroina arriverà a fine secolo). Insomma fa un mucchio di cose strambe alternate ad altre improbabili ma vere. Come uscire in pubblico nascosta da una spessa veletta nera. O immergersi nella disperazione dei manicomi, forse per accostare i suoi tormenti a quelli più estremi.

L'intramontabile Elisabetta di Baviera, nel film, è un’icona mèta-temporale. Un telescopio, e insieme un microscopio, puntato sulla condizione femminile di oggi e di ieri. Una figura che discende dalla "Marie Antoinette" di Sofia Coppola o dalla "Miss Marx" di Susanna Nicchiarelli ma con molte licenze in più. Il meglio è nella libertà un po’ punk degli accostamenti anche musicali ("As Tears Go By", e non solo); nel misto di arroganza e vulnerabilità con cui la superdotata Vicky Krieps ritrae questa amazzone dai molti amanti, sempre intrattabile e spesso ingiusta con figli e ancelle. Infine, nella grande attenzione riservata alla vita di corte e agli innumerevoli comprimari (su tutti Ludwig di Baviera), che danno rilievo, profondità, universalità agli affanni dell’imperatrice. Il limite sta in certe insistenze un poco ideologiche, nell’ultima parte. Come se regista e protagonista (anche produttrice esecutiva del film) sentissero il bisogno di sottolineare una rivolta che il film già esprime con forza. "Usare la Storia come specchio deformante del presente è sempre un esercizio rivelatore. Se resta Storia". (Fabio Ferzetti, L’Espresso)

"Corsage" è anche un film per certi versi surreale, fin dalla prima scena, che presenta l’imperatrice Sissi impegnata in una infantile prova di sopravvivenza, mentre due cameriere contano per quanti minuti riesca a stare sott’acqua in una vasca da bagno. Inizia con il compleanno della sovrana, infatti compie quarant’anni, e la segue nella sua lotta contro l’invecchiamento e nelle sue peregrinazioni familiari. Marie Kreutzer scrive e dirige vita, modi e mode di una donna anticonformista e in anticipo sui tempi, ostinata e contraddittoria. Colonna sonora con canzoni di oggi. Presentato anche a Cannes 2022 nella sezione "Un Certain Regard" dove ha vinto il premio per la migliore interpretazione.

"Nessuno ama nessuno. Ognuno ama ciò che desidera dagli altri. E noi amiamo chiunque ci ami per quello che vorremmo essere": dice così Elisabetta, Imperatrice d’Austria, mentre dalla finestra osserva il suo amante che si allontana. Il suo problema è che quasi nessuno la ama per quello che lei vorrebbe essere. Tutti la rinchiudono nel suo ruolo di Imperatrice, e lei è sempre più insofferente ai rituali di corte, ai pranzi di gala, ai cerimoniali, ai ruoli di rappresentanza. Una giovane donna a cui il ruolo sta stretto, come il corsetto che ogni giorno stringe la sua vita (nella doppia accezione del termine) dell’Imperatrice. 

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Informazioni Aggiuntive
Note
▪️Unico spettacolo alle ore 20:30
▪️4 euro soci zlsc/ 5 euro per tutti
presso Movieplex Mercogliano
Accessibilita
Grado di accessibilita
Totally accessible
Comune di riferimento
City:
Avellino
Indirizzo
Location:
Piazza Municipio, 1, 83013 Mercogliano AV, Italia
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Lunedì 13 marzo 2023 alle ore 20:30, proiezione speciale al Movieplex con lo Zia Lidia Social Club: il film storico e a tratti surreale, "Il corsetto dell’imperatrice" diretto da Marie Kreutzer. Introduce, alle ore 20:00, Simona Genovese, esperta di cinema



LUN
dalle 20:00

Prezzi di accesso
Prezzo:

4 euro soci zlsc/ 5 euro per tutti

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