Il concerto dedicato al Pianoforte, che si terrà sabato 13 aprile, con inizio alle ore 18,30, presso l’Auditorium “V.Vitale” del Conservatorio Statale di Musica di Avellino, dal titolo “Divertissement Musical” - Il Pianoforte: non solo Due Mani – Ricerca e Sperimentazioni, nasce dalla collaborazione di due colleghi-amici pianisti, Gabriele Ottaiano del Conservatorio Statale di Musica “ S.Pietro a Majella” di Napoli, e Carmela Palumbo del Conservatorio Statale di Musica “ D.Cimarosa” di Avellino.
I due pianisti, nel loro trascorso di concertisti, hanno suonato in formazione in Duo con Due Pf, e dal 2017 hanno deciso di organizzare concerti, fino a sei Pf con elettronica e ventiquattro mani su Due Pf, coinvolgendo gli allievi delle proprie classi, e quelli dei Licei Musicali, alla ricerca di nuove composizioni per più mani, avvalendosi soprattutto di giovani compositori.
I pianisti del Conservatorio di Napoli che parteciperanno sono: Francesco Sforza, in veste anche di compositore, Giampiero Gemito, Alexander Manzo e Gabriele Ottaiano. Verranno eseguite composizioni per Otto mani su un Pianoforte di C.Milo, F.Sforza, F.Capozzi e Schedrin –Baynov.
I pianisti del Conservatorio di Avellino che prenderanno parte al concerto sono: Vincenzo Pio Pagliarulo, Mattia Carmine Rega, Nicola Antonio Rega, Fabiana Castaldo e Carmela Palumbo. I compositori scelti, E.Holst, A.Peggie, W. Gillock, C.Gounod, hanno scritto per Sei e Otto mani su un Pf, e due Pf a Otto mani.
Durante la serata, si esibiranno in composizioni a Sei Mani di C.Milo e Bizet – Sartorio tre giovani pianisti del Liceo “F.Silvestri” di Portici: Sabrina Cirillo, Bruno Colella e Giuseppe Pio Ottaiano.
Il sipario dell’Arte, della Ricerca e della Sperimentazione, si è aperto alla musica ma anche alla Danza, altra Arte-Disciplina, pensando ciò che nel XVII e XVIII secolo erano i “Divertissement” nelle opere prodotte dall’Académie Royale de Musique. Nell’opera francese, col termine di divertissement si definivano, di solito, le parti danzate (con intervento o meno anche del canto) che erano di prammatica nella tragédie e nella comédie lyrique, e forme simili, come interludio o chiusura degli atti. Nell’ opéra-ballet le parti danzate avevano carattere più ampio e diffuso, in un certo senso, strutturale. Esempi simili li troviamo nel XIX secolo con il “Faust “ di C.Gounod e il balletto “Coppelia”di L.Delibes.
La serata vedrà la partecipazione della Coreografa-Ballerina Arianna Oliva, che interpreterà le sue coreografie sulle musiche di C.Gounod “ La morte di una marionetta” e di L.Berio “Brin”.
SAB
dalle 18:30
Avellino
Piazza del Popolo, 1, 83100 Avellino AV, Italia
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