La 10^ edizione la “Sagra dei Cingul e Sauzicchj” ci sarà il 14 agosto 2023 in piazza Municipio, a Cairano.
Gli stand saranno aperti al pubblico a partire dalle ore 20.30 e sarà possibile gustare piatti deliziosi, prodotti artigianali e ovviamente tantissimo buon vino locale.
La serata sarà allietata dalla musica di Armonia Italiana.
La storia del piatto
“Cingul cu la sauzicch e r frecul” è un piatto molto semplice che richiama l’ambiente rurale dell’epoca. Pur nella sua semplicità, rappresenta ancora oggi “il piatto della festa” cairanese. La materia prima di questo prodotto è un tipo di pasta composta semplicemente da acqua e farina senza l’aggiunta di uova.
La buona riuscita di questa pasta, quindi, è nella maestria che ha la massaia di equilibrare bene la quantità di acqua e farina e, soprattutto, la temperatura dell’acqua che deve risultare al tatto né troppo fredda e né troppo calda.
Dopo avere impastato bene acqua calda e farina, si tagliano dei pezzetti di pasta e si stendono formando dei “serpentelli” aiutandosi con le palme delle mani; dopodichè avviene il taglio simultaneo di questi “serpentelli” o “colombini”, aiutandosi con uno strumento che somiglia molto ad un “tarocco” e che nella lingua locale prende il nome di “rar’tor’” (uno strumento che solitamente veniva commissionato e prodotto manualmente dal fabbro locale); la rar’tor’ è uno strumento indispensabile per la massaia cairanese ed ognuna di loro ne ha di diverse misure in base al tipo di pasta che deve produrre.
La rar’tor’, insieme a lu laenatur’ (un mattarello lungo) costituiscono i due strumenti indispensabili per produrre ogni tipo di pasta fresca cairanese.
Una volta prodotti questi “bigoli”, si procede alla “cavatura”: è questo uno dei momenti più importanti di tutto il procedimento, perchè bisogna avere la maestria di concentrare nelle dita la giusta forza affinché il bigolo diventi “cingul” ben cavato ma non schiacciato. Da questo momento deriva il detto cairanese “Si cum nu cengul curt e mal cavat” che i cairanesi usano dire quando una cosa di qualunque genere, appena fatta, non è riuscita bene.
La tradizione cairanese vuole che il giorno in cui si ricorda San Martino di Tours Vescovo, l’11 di Novembre, si facciano “li cingul” con una variante: san Martino è il santo protettore dell’abbondanza e titolare della Comunità Parrocchiale di Cairano e, in suo onore, le massaie cairanesi preparano “li cingul r sant Martin” a lui dedicati. Si tratta di normali “cingul” ma più lunghi.
LUN
dalle 20:30
Cairano
Via Roma, 1, 83040 Cairano AV, Italia
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