Sospeso tra cielo e monti, Nusco si affaccia sull’Irpinia, guadagnandosi a pieno titolo l’appellativo di “Balcone d’Irpinia”. Il borgo, tra i più belli d’Italia, offre un suggestivo affaccio sull’autentico paesaggio irpino, fatto di vallate, boschi e montagne che si rincorrono all’orizzonte.

Il cuore di Nusco è il suo centro storico medievale, un labirinto di vicoli e scalinate in pietra calcarea, palazzi nobiliari e portali scolpiti. Le case, addossate l’una all’altra, creano una tela armoniosa di pietra che si apre all’improvviso su scorci e panorami mozzafiato.

Passeggiando tra le vie del borgo si osservano i palazzi storici che raccontano la sua lunga storia: Palazzo del Sordo, Palazzo Ciricetti, Palazzo Barbone, Palazzo Astrominica, Palazzo Calabrese e Palazzo della Saponara, testimonianze di un passato nobiliare ancora vivo nella memoria del paese.

Al centro del borgo, nella luminosa piazza Sant’Amato, sorge la maestosa Cattedrale di Sant’Amato, dedicata al santo patrono che nell’XI secolo raccolse qui gli abitanti dei villaggi circostanti. L’edificio, più volte riedificato nel corso dei secoli, presenta oggi un aspetto rinascimentale con aggiunte settecentesche: un interno a tre navate, un elegante presbiterio rialzato e un campanile di oltre 30 metri che svetta accanto alla facciata.

Nella Cripta romanica, databile al XIII secolo, si conserva un emozionante affresco noto come il “Presepe celato”, scoperto nel 2004 dopo secoli di oblio: una scena intima e rara della Natività, con la Madonna partoriente e San Giuseppe al suo fianco.

Tra gli altri edifici religiosi vi è la Chiesa della Santissima Trinità, tra le più antiche del borgo, con un affresco quattrocentesco del Redentore, e la Chiesa di San Giuseppe, con la ricca facciata barocca.

Salendo verso i ruderi del Castello longobardo-normanno, si raggiunge uno dei punti più spettacolari di Nusco. Delle antiche mura restano pochi tratti, ma la vista è impareggiabile: un susseguirsi di vallate verdi, montagne e borghi che disegnano il confine fra cielo e terra. È da qui che Nusco mostra tutta la sua anima di “balcone sull’Irpinia”.

Poco fuori dal centro, immersa nel silenzio della campagna, sorge l’antica Abbazia di Fontigliano, fondata nel VI secolo d.C. e più volte ristrutturata. L’edificio, con il suo portale gotico e l’adiacente Antiquarium, custodisce epigrafi e reperti di epoca romana e testimonia le vicende di un territorio attraversato da Longobardi, Saraceni e Benedettini.

Il borgo, spesso avvolto da leggere cortine di nebbia, dai belvederi di Porta Molino e via Coste apre ad un panorama che incanta e regala atmosfere sospese.

Trascorrere un weekend a Nusco significa perdersi tra vicoli di pietra, antiche leggende e panorami da sogno. Significa scoprire un borgo che unisce storia, arte e natura in un equilibrio perfetto, sospeso tra passato e presente, dove ogni passo è un affaccio sull’anima più autentica dell’Irpinia.

Giorno 1 sabato – Scoprire il borgo medievale

Mattina: Arrivo al borgo
Si entra a Nusco percorrendo Via Croce, che accoglie con il monumento omonimo del XVIII secolo, scolpito nella pietra locale e sorretto da quattro leoni agli angoli. La colonna, sormontata dalla Sacra Croce, mostra su un lato il crocifisso e sull’altro l’Immacolata.

Passeggiata per il centro storico
Arrivati in Piazza Sant’Amato, cuore pulsante di Nusco, si può ammirare la statua del santo patrono, realizzata da Raffaele Marino nel 1893, rivolta verso la Cattedrale. Da qui, iniziate a esplorare i vicoli lastricati in pietra calcarea, tra antichi palazzi nobiliari come Palazzo del Sordo, Palazzo Ciricetti, Palazzo Barbone, Palazzo Astrominica, Palazzo Calabrese e Palazzo della Saponara, ognuno con la sua storia e il suo fascino.

Visita alla Cattedrale di Sant’Amato
Edificio principale del borgo, la Cattedrale custodisce le reliquie del santo e un magnifico campanile alto oltre 30 metri. All’interno, il pulpito ligneo del XVIII secolo, le tre navate con cappelle laterali e la cripta romanica del XIII secolo con il celebre “Presepe celato” offrono un’esperienza ricca di arte e storia.

Pausa pranzo
Consigliata una sosta in uno dei ristorantini tipici del centro, dove gustare piatti della tradizione irpina: salumi, formaggi, funghi e castagne, accompagnati da un buon Aglianico.

Pomeriggio: Strade, chiese e piazze
Proseguendo tra le vie del borgo, imboccate via Landone fino a Largo Trinità, dove si trova la chiesa omonima, tra le più antiche di Nusco, con un affresco del XV secolo del Redentore. Non perdetevi piazza De Sanctis, con il Palazzo Ebreo e le sue colonne in pietra liscia.

Tramonto dal belvedere
Concludete la giornata con un panorama mozzafiato da Porta Molino o via Coste.

 

Giorno 2 domenica – Castello, Abbazia e natura circostante

Mattina: I ruderi del Castello
Inizia la giornata con la visita ai ruderi del Castello longobardo-normanno, che domina il borgo dall’alto. Delle antiche mura rimangono solo i tratti principali, ma la vista sulle vallate verdi e sulle montagne circostanti è impareggiabile. Qui si comprende appieno perché Nusco sia chiamato il “balcone dell’Irpinia”.

Escursione nella natura
Dai piedi del Castello partono vari sentieri panoramici che conducono nella campagna circostante. Tra boschi di castagni, noccioleti e faggete, è possibile percorrere itinerari rilassanti o più impegnativi, alla scoperta di Laceno con il suo lago e le grotte carsiche, o della valle dell’Ofanto.

Pranzo in agriturismo
Per assaggiare prodotti tipici e piatti della tradizione, come cavatelli con funghi, carne alla brace e dolci locali a base di castagne.

Pomeriggio: Abbazia di Fontigliano
A pochi chilometri dal centro di Nusco, si può visitare la Abbazia di Fontigliano, fondata nel VI secolo d.C. e ristrutturata più volte. L’adiacente Antiquarium custodisce reperti archeologici e epigrafi romane, testimoni di un territorio attraversato dai Longobardi, dai Saraceni e dall’Ordine di San Benedetto. La struttura racchiude secoli di storia tra architettura religiosa e patrimonio archeologico.

Ritorno e relax
Terminare il weekend con una passeggiata serale nel borgo, godendo dell’atmosfera suggestiva tra vicoli illuminati e scorci sulle vallate.

 

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