Torrioni

Il comune di Torrioni sorge nell'area della Valle del Sabato. È un borgo di 530 abitanti, situato a 645 metri sul livello del mare e a 24 km da Avellino. Il territorio si estende per 4,22 km² e i comuni confinanti sono: Montefusco, Petruro Irpino, San Martino Sannita, San Nicola Manfredi, Santa Paolina e Tufo. È bagnato dal fiume Sabato e dal torrente Corvo.
L'etimologia del nome sembrerebbe provenire da Aione II, principe longobardo che decise di costruire una torre per il controllo del territorio: Torre di Aione (Turris Aionis), divenuta con il tempo Torrioni. Gli abitanti sono detti torrionesi e San Michele Arcangelo è il loro patrono.

LUOGHI DI INTERESSE

Chiesa di San Michele Arcangelo - L'impianto originario risalente al XV secolo, è stato successivamente rimaneggiato
Villaggio Ecoturistico Montenigro - Villaggio concepito per declinare in chiave ecologica il turismo, l'ambiente e la promozione della cultura rurale identitaria: dotato di alloggi, percorsi naturalistici, impianti e strutture appositamente attrezzati
Cripta cimiteriale della Cappella dell’Oratorio - Sorge all'interno della moderna costruzione che accoglie il Municipio, realizzata al di sopra delle Catacombe
Percorsi Naturalistici - Varco Cannelle, Ripa Bionda, Località Sant'Angelo, Parmente "Toccanisi" Acqua Fredda, Toppa Porcici "Nevera"
Altro - Biblioteca Comunale, Parco giochi San Michele, ruderi dell'antica Torre di Aione in località Sant'Angelo

EVENTI

Sagra del Fusillo e della Porchetta - Evento enogastronomico che si svolge a luglio, caratterizzato da prodotti tipici locali, stand enogastronomici e musica
Festa di San Michele Arcangelo - In programma durante la penultima settimana di luglio, prevede lo svolgimento di una processione, durante la quale vengono predisposte delle luminarie per i festeggiamenti serali con stand enogastronomici, musica e fuochi pirotecnici
Festa di Sant'Antonio da Padova - Celebrazioni religiose che si svolgono il 13 giugno
Gara Podistica - Evento sportivo che si svolge solitamente a maggio

PIATTI E PRODOTTI TIPICI

Greco di Tufo DOCG - Vino nobile derivante da un vitigno antico, di origine greca, dalla tipicità ineguagliabile, affermato in tutto il mondo per profumi e sapore
Pane Casereccio - Prodotto locale, ottenuto impiegando ingredienti di qualità: ripercorre la tradizione, attraverso l'impiego della farina madre acida che gli dona un sapore particolare e unico
Caciocavallo Silano DOP - Formaggio semiduro, a pasta filata, prodotto con latte di diverse vacche, tra cui la podolica
Altre Produzioni - Salumi caserecci, asparagi selvatici, funghi, castagne, nocciole, fragoline di bosco

CURIOSITÀ

Torrioni nacque grazie al valoroso Aione II, principe longobardo del Ducato di Benevento, il quale, percorrendo la Valle del Sabato, decise di edificare, proprio sulla collina posta alle spalle di Tufo, un fortilizio turrito per il controllo e la difesa della valle stessa dagli attacchi nemici. Proprio da quel fortilizio nacque l'odierna Torrioni.

CENNI STORICI

Le origini di Torrioni potrebbero risalire alla seconda metà del IX secolo d.C.: a sostegno di tale ipotesi, vi è il fatto che, in alcuni documenti dell'epoca, la vicina Tufo viene accostata alla figura del principe longobardo Aione II, grazie al quale venne edificato il fortilizio turrito da cui, a sua volta, nacque Torrioni. Il suo legame con Tufo è acclarato dalla sua appartenenza all'omonimo feudo, di proprietà di Raone di Fragneto a partire dal 1138.
Successivamente, appartenne alla famiglia Del Tufo e, sul finire dell'era angioina, divenne feudo con la famiglia Del Turco. Dopo una crescita territoriale e militare consistente, Torrioni fu interessata da un dimezzamento, con una parte di territorio che finì nelle mani della regina Giovanna II d'Angiò e l'altra parte che rimase in possesso dei Del Turco.
La scissione permase fino al 1448 quando, con l'avvento della famiglia Caracciolo, l'intero territorio fu riunificato sotto la denominazione di "Torrioni del Signor Camillo". Tra gli ultimi feudatari di Torrioni, figurano i Capobianco, che ne detennero la proprietà fino all'abolizione della feudalità nel 1806.