A Mercogliano, nel cuore dell’Irpinia, la quinta tappa di “Praesentia, Gusto di Campania. Divina” — il format promosso dalla Regione Campania — porta in scena un evento immersivo che intreccia cultura, chef stellati, vini pregiati e oli d’autore.
Lunedì 28 luglio, il Palazzo Abbaziale di Loreto si fa palcoscenico dell’identità irpina: un intreccio di storia, memoria ed innovazione. «In Irpinia il vino è cultura viva, capace di generare futuro esaltando la memoria», sottolinea l’assessore al Turismo Felice Casucci.
A Mercogliano, lunedì 28 luglio (dalle ore 18.00 alle ore 23.00), il Palazzo Abbaziale di Loreto si vestirà di storie e profumi antichi. Nel cuore della verde Irpinia, tra filari secolari che si arrampicano sulle colline e abbazie che custodiscono silenzi millenari, va in scena la quinta tappa di “Praesentia, Gusto di Campania. Divina”. Il progetto ideato dalla Regione Campania e coordinato dall’Agenzia Campania Turismo che intreccia cultura e gastronomia per restituire l’essenza di un territorio dove vino e olio non sono soltanto prodotti: sono narrazione, identità, eredità collettiva. La serata sarà animata da showcooking che celebrano le ricette della tradizione reinterpretate da chef del territorio, narrazioni che raccontano miti, storie e memorie dell’Irpinia, degustazioni di eccellenze locali — dal vino all’olio, passando per formaggi e specialità artigianali — e momenti musicali che accompagneranno i visitatori in un’atmosfera suggestiva e coinvolgente.
A dare inizio al dibattito sarà la professoressa Elisabetta Moro, antropologa e docente di Storia della gastronomia mediterranea alle università “Suor Orsola Benincasa” e “Federico II” di Napoli, chiamata a esplorare le radici culturali di una terra che parla attraverso il cibo. Con lei, Felice Casucci — assessore al Turismo della Regione Campania — che affonda il discorso: “In Irpinia il vino è molto più di un prodotto: è cultura viva e identità collettiva, capace di generare futuro ed esaltare la memoria. Il nostro compito è custodire questa ricchezza e trasmetterla alle nuove generazioni e a chi arriva da lontano”.
Sul palco anche Rosanna Romano, direttore della Direzione Generale per le Politiche Culturali e il Turismo; Alessandro Fimiani, commissario dell’Agenzia Campania Turismo; padre Riccardo Luca Guariglia — 106° Abate Ordinario di Montevergine — e il sindaco di Mercogliano, Vittorio D’Alessio. Tutti chiamati a tessere il filo del racconto.
Il tema dell’appuntamento, “Il Nettare di Bacco. L’Irpinia di Campania Divina”, è un viaggio tra vini pregiati, oli d’autore e piatti della tradizione reinterpretati da mani sapienti. Tra gli ospiti più attesi, il professor Luigi Moio, docente di Enologia presso il Dipartimento di Agraria della Federico II e già presidente dell’Organisation Internationale de la Vigne et du Vin (OIV), che guiderà il pubblico alla scoperta del valore culturale del vino, come codice identitario e simbolo universale. Partecipa anche Daniela Mastroberardino, special guest dell’evento e presidente nazionale delle “Donne del Vino”, con un intervento dedicato alle “capitane” che hanno scritto la storia del settore, sfidando stereotipi e aprendo nuove strade.
“Praesentia” è parola e, insieme, esperienza sensoriale. In cucina, la chef stellata Michelina Fischetti — una stella Michelin e una Stella Verde per il ristorante Oasis Sapori Antichi di Vallesaccarda (Avellino), che premia i ristoranti particolarmente impegnati in una cucina sostenibile — e Sabino Alvino proporranno due piatti simbolo della tradizione campana, accompagnati dai grandi bianchi della terra — Fiano di Avellino DOCG, Greco di Tufo DOCG — e dall’olio EVO Irpinia Colline dell’Ufita DOP, raccontato da Antonio Tranfaglia, frantoiano e sindaco di Taurasi.
Completano il mosaico Carmelina D’Amore, direttrice di Sistema Irpinia, e Ciro Romano, rettore dell’Università Popolare Cattolica, per riflettere su turismo e formazione come strumenti di riscatto e valorizzazione.
La conclusione è affidata a Bernard Bédarida — giornalista francese nato a Napoli e oggi segretario del Consiglio Direttivo dell’Associazione Stampa Estera in Italia — che trasforma lo showcooking in un intreccio di creatività e radici del territorio. Sul palco, la sua voce guida il pubblico attraverso storie di chef e produttori, in un racconto che pulsa di autenticità. Con anni di esperienza nel narrare l’enogastronomia italiana sui media francesi, Bédarida porta la stessa intensità anche nell’Associazione, dove dal 2020 cura il Premio del Gruppo del Gusto con uno sguardo appassionato e competente.
Più di una festa del gusto, una vera e propria liturgia collettiva: un racconto a più voci di una terra che ancora sa emozionare, e che attraverso il vino, la memoria e la cultura invita il mondo a riscoprirla.