Lunedì 5 febbraio alle ore 18:30 e alle ore 21:00 al Moviplex di Mercogliano, appuntamento con lo Zia Lidia Social Club, con la proiezione di The Old Oak di Ken Loach.
Ken Loach torna a parlare della nostra realtà alle nostre coscienze come fa benissimo da decenni. Il suo The Old Oak, presentato all’ultimo Festival di Cannes uscito nei cinema italiani il 16 novembre, racconta la storia di un ex centro minerario dell’Inghilterra settentrionale dove, mancando il lavoro dilaga la miseria, materiale e non solo.
Saranno i nuovi arrivati a scuotere la piccola comunità che si trascina di giornata in giornata e a far ritrovare a qualcuno la forza di reagire e agire per migliorare, per quanto possibile, le cose.
Protagonista del film è TJ Ballantyne, proprietario del pub che dà il titolo al film e interpretato da Dave Turner. Accanto a lui, protagonista della storia è la giovane rifugiata siriana Yara, interpretata da Ebla Mari. Nel cast anche: Claire Rodgerson che interpreta Laura, Trevor Fox nel ruolo di Charlie e Chris McGlade che è Vic.
TJ Ballantyne è proprietario di un piccolo pub del suo paese con cui tira avanti a stento. È un uomo di mezza età stanco e sfiduciato a cui la vita va storta da molto tempo. Un situazione diffusa nella piccola comunità di un paese dell’Inghilterra settentrionale ridotto alla fame dopo la chiusura della miniera che sfamava e a volte uccideva tanti abitanti della cittadina. Dopo la chiusura, niente più lavoro, ma quel che è peggio, niente più identità. Tutto si sfalda, non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello sociale, e morale. In questa periferia abbandonata, come in ogni altra periferia abbandonata del continente, arriva un gruppo di rifugiati siriani in fuga dalla guerra. L’accoglienza non è delle più calorose. La giovane Yara, fotografa in erba, viene salutata da un energumeno che le danneggia la sua preziosissima (per lei) macchina fotografica. Mr Ballantyne si scusa, assicurandole che in quel posto non sono tutti così, e offre il suo aiuto alla ragazza e alla sua famiglia. Da quel momento inizia un’amicizia che, anche grazie al vecchio pub e tra molte difficoltà, li porterà a trovare il modo di scuotere le coscienze di tutta la comunità che si ritroverà, dopo molti anni di smarrimento, a riconoscersi tale.
Come ogni film di Loach anche The Old Oak affonda a piene mani nella storia recente della Gran Bretagna e nella sua società, ed è anche questo un film militante, ma lo sguardo del regista risulta per il pubblico di tutto il continente e di tutto il mondo prezioso, critico e lucido: registra e non giudica le debolezze di chi è schiacciato dalle iniquità e le contestualizza, ma prende anche, ancora e sempre, posizione, gridando forte chiaro che, ancora oggi, nel 2023, è necessario schierarsi, scegliere da che parte stare, darsi da fare per il mondo in cui si vuole vivere, per costruirlo.
Un darsi da fare che non può essere individuale perché la salvezza di una società o di una sua parte, è per definizione una questione collettiva, e deve affondare in una chiara visione di ciò che è giusto e di ciò che non lo è, assumendosi i rischi che schierarsi comporta sempre.
Oltre a questo, The Old Oak è un film pieno di sentimento, commovente e sincero, in cui la comprensione dell’umanità e delle sue fatiche trasuda da ogni fotogramma. Un film che ci racconta che cosa rischiamo di diventare volgendo lo sguardo sempre da un’altra parte, e che cosa possiamo ancora essere. E ci ricorda che il primo antidoto contro la disumanizzazione è la nostra coscienza, personale e civile.
Il programma:
Doppio appuntamento lunedì 5 febbraio
●ore 18.30 proiezione film
●ore 21.00 proiezione film con introduzione di Angelo Iermano
euro 5.00 per tutti
LUN
dalle 18:30
Avellino
Piazza del Popolo, 1, 83100 Avellino AV, Italia
Did you like it? Leave a review
Your opinion is important! It will be visible after approval by the editorial staff.
To post a comment you must be an authenticated user. Log in with Social Login