Giovedì 28 marzo, appuntamento al Circolo della Stampa di Avellino con Enrica Leone, autrice del romanzo "Cuore nero"
L'autrice
Enrica Leone nasce a Napoli nel 1978. Laureata in Lettere moderne con una tesi su La pittura nel cinema di Luchino Visconti, è autrice di diversi saggi su cinema, letteratura e storia contemporanea.
Collabora con il blog popolare Resistenza civile ed è esperta di educazione alla lettura. Ha ideato e curato la rubrica culturale web Incipit, in viaggio tra le righe, ed è co-sceneggiatrice della webserie Editoria terrona. Insegna lettere nella scuola secondaria di primo grado. Cuore nero è il suo primo romanzo.
Il romanzo
Attraverso il racconto di vita di Nina Orefice, l'autrice entra nel vivo della Napoli popolare, quella parte toccata dalla miseria.
Utilizzando un memoir, descrive una povertà come forse non esiste più, la “fame” come viene definita in dialetto napoletano, non solo nel senso letterale del termine, ma anche fame di futuro, per strapparne qualche piccolo pezzo a morsi, quello che è toccato a una parte consistente della città dopo le due guerre.
Un viaggio nella memoria che affonda le radici a Calata Capodichino, una delle anime popolari della città, poco raccontate finora ma che bene rappresentano quel periodo.
Un'epoca fatta di famiglie messe insieme dal caso. Di figli abbandonati e di bambini cresciuti da altri padri o madri. Chiunque avesse la possibilità di metter loro davanti un piatto caldo a cena. In qualche modo antesignane delle famiglie queer, ma non dettate dal progressismo quanto più dal bisogno. E poi lutti, tanti, nei modi più svariati, come se la vita avesse un peso diverso dopo aver vissuto per settimane nei rifugi in attesa che i bombardamenti cessassero. A riascoltare Nina, che anziana riavvolge il nastro della sua vita, si ha la sensazione di ascoltare la storia della propria famiglia, almeno quella della parte più popolare di Napoli.
Una storia fatta di gesti inaspettati d'amore, impossibili in altri luoghi, uniti a miserie umane senza precedenti che solo la povertà riesce a rendere altrettanto possibili. Un racconto che da personale diventa universale proprio perché riesce a mettere a nudo, partendo da una singola storia, una condizione collettiva, madre di ciò che è la città oggi. Madre del disagio, del degrado, ma anche della spinta vitale inspiegabile di interi quartieri cittadini che riescono a sopravvivere nonostante l'abbandono.
Presentazione del libro a cura di Flavia Peluso della libreria Casa Naima di San Giorgio del Sannio.
Appuntamento alle ore 17:00.
GIO
dalle 17:00
Avellino
Piazza del Popolo, 1, 83100 Avellino AV, Italia
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