Dal 7 all’11 settembre l’opera luminosa dell’artista napoletano nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie per celebrare il rito della vestizione e la festa in onore della Vergine
Un nuovo appuntamento con il “Festival che respira” - Parthenium Calling che vede coinvolti i comuni di Mugnano del Cardinale, Quindici, Moschiano, Ospedaletto d’Alpinolo e Atripalda ed il Parco Regionale del Partenio, con la direzione scientifica di Luisa Bocciero e la direzione artistica di Roberto Aldorasi.
Continua il suo percorso itinerante di coscienza e bellezza lungo i Monti del Partenio, facendo tappa a Quindici per la tradizionale festa di Santa Maria delle Grazie che si celebra l’8 settembre.
Dal 7 all’11 settembre il light designer Davide Scognamiglio illuminerà con la sua installazione la Chiesa dedicata alla Madonna, in occasione dei riti devozioni dedicati alla vestizione della Vergine, tradizionalmente ricoperta da chili e chili d’oro donato dai fedeli.
Aperto giorno e notte, il luogo del culto della Madonna delle Grazie ospita questa tradizione lunga oltre un secolo che anticipa la processione, con la statua portata a spalla dai cullatori tra le strade del paese.
L’opera luminosa di Davide Scognamiglio accompagnerà questo antico rito e sarà visitabile in autonomia per cinque giorni: «Solitamente le mie ricerche per i progetti di light design trovano un forte riferimento nell’orientamento geografico delle strutture su cui intervengo – spiega l’artista – perché la maggior parte delle volte dietro la posizione della Chiesa si cela un pensiero sulla luce».
Il progetto di Davide Scognamiglio per la Chiesa di Santa Maria delle Grazie a Quindici
Visitando la Chiesa di Quindici ho notato che la vestizione della Vergine avviene di fronte ad una finestra esposta ad Ovest - al tramonto - che oltre ad essere un particolare momento di luce, segna anche l’inizio della tregua dal calore settembrino.
Sia il tramonto che la frescura – con un leggero vento – rappresentano due immagini per me fondamentali nell’interpretare l’illuminazione del prezioso rito religioso della vestizione, che evocherò proprio attraverso la luce, una folata di vento e quella apparizione luminosa che nel 1906 fece gridare al Miracolo.
E credo sia di particolare importanza anche dare rilievo alla relazione che c’è tra il rito e il raccolto contadino che all’inizio del ‘900 era ostacolato dalla cenere vulcanica: questa sarà la mia ultima strada evocativa, attraverso la presenza costante di un turibolo con incenso, posto a memoria della foschia di quegli anni.
Saranno queste tre strade a guidare la mia ricerca: l’ovest, il vento, la cenere.
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Quindici
Piazza Municipio, 1, 83020 Quindici AV, Italia
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