Un film necessario, presentato in anteprima alla 18° edizione della Festa del Cinema di Roma, da una regista speciale, Emma Dante, che guarda ai rapporti umani come antidoto ad un mondo al collasso.
Mercoledì 17 aprile quinto appuntamento della rassegna Visioni del Centrodonna al cinema Partenio di Avellino alle ore 17:30 - 19:30 - 21:30.
Il film è ambientato in Sicilia, in un piccolo borgo marinaro di casupole in pietra grezza, in mezzo a rifiuti e rottami. Alle spalle una montagna maestosa.
Qui nasce e cresce Arturo, figlio della miseria e della violenza, qui muore la sua mamma mettendolo al mondo. Betta, Nuccia e la giovane Anna, prostitute come lo era sua madre, se ne prendono cura come se fosse un figlio, nella misericordia di un amore disperato fatto di carezze e insofferenza, crudeltà e tenerezza. Ormai Arturo ha 18 anni, in alcuni momenti sembra un bambino, in altri vecchissimo. È nato difettoso, si muove in modo strambo, partecipa al mondo con un animo diverso. Guarda alle persone intorno a sé come alla montagna che scala: senza paura. È un invisibile fra gli invisibili e deve combattere, come tutti a Contrada Tuono, per la sopravvivenza, ma il suo sguardo puro e diverso porta con sé la speranza.
Nel cast: Simone Zambelli, Simona Malato, Tiziana Cuticchio, Milena Catalano, Fabrizio Ferracane, Carmine Maringola, Sandro Maria Campagna, Marika Pugliatti, Georgia Lorusso, Rosaria Pandolfo. Una produzione Rosamont con Rai Cinema, con il sostegno della DG Cinema e Audiovisivo e del Fondo per l'Audiovisivo Friuli Venezia Giulia, prodotto da Marica Stocchi, produttori esecutivi Gianluca Arcopinto e Marcello Mustilli.
Emma Dante (Palermo, 6 aprile 1967) è una regista, attrice teatrale e drammaturga italiana, la cui produzione artistica spazia tra teatro, cinema, lirica e letteratura.
Alcuni temi ricorrenti nelle sue opere sono la famiglia come microcosmo sociale, il contesto siciliano, il rapporto fra vita, morte e sesso, l'attenzione per le disuguaglianze sociali e di genere, la demistificazione del potere.
La sua poetica, ispirata soprattutto al teatro di Kantor, è fondata su un'estetica essenziale, sulla corporeità degli attori, su "l'inclinazione all'estremo" (devozione e carnalità, violenza), sull'uso polifonico dei dialetti, sul paradosso e il rovesciamento.
Ha raggiunto la notorietà nel 2001 con gli spettacoli Carnezzeria (Premio UBU 2001), mPalermu (2003) e Vita mia (2004), conosciuti come la Trilogia della Famiglia.
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dalle 17:30
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dalle 19:30
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dalle 21:30
Avellino
Piazza del Popolo, 1, 83100 Avellino AV, Italia
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