'Innamorati della Musica' dell’Associazione Igor Stravinsky il 16 ottobre ricorderà Pier Paolo Pasolini a 100 anni dalla nascita.
In programma un reading lirico musicale dal titolo “Tacea Cantando… lettere e monologhi, musiche e silenzi tra Pier Paolo Pasolini e Maria Callas", protagonisti saranno gli attori Mariano Rigillo e Cicci Rossini, sulle note liriche del soprano Samantha Sapienza e dalle note pianistiche di Nadia Testa che, partendo dalla famosa aria dell’Otello di Verdi “Piangea cantando” (dal quale prende spunto il titolo del reading), interpreteranno alcune arie tra le più famose che la Divina Callas ha cantato a livello mondiale, da Norma a Trovatore, da Violetta a Tosca, da Medea ad Euridice.
Il reading, a cura di Nadia Testa, evocherà l’incontro tra Pasolini con la Divina Callas sul set del film Medea.
Li fecero incontrare Franco Rossellini e Marina Cicogna, che dovevano produrre la Medea di Pasolini e avevano pensato alla Callas come protagonista: Maria era reduce da nove anni d’amore con il miliardario Onassis; Pier Paolo era amareggiato per motivi sentimentali e la sua ossessione aveva un nome, Ninetto Davoli.
Lei di Pasolini non era curiosa affatto, era convinta che fosse uno dei soliti intellettuali comunisti; il regista, da parte sua, temeva la diva viziata e capricciosa.
Quello fra la Callas e il regista fu un amore struggente e incompiuto, l’incontro di due anime fragili e inquiete. Nelle lettere, lei si firmava “Maria fanciullina”, lui le scriveva “tu sei come una pietra preziosa”.
Maria s’illudeva di poterlo “guarire” dall’omosessualità, faceva di tutto per stargli accanto e un Natale, lo accompagnò in Africa insieme ad Alberto Moravia e la scrittrice Dacia Maraini, che ha raccontato: «In Mali, facevamo i casting tra le capanne, non era comodo, ma Maria era innamorata di Pier Paolo e si illudeva di convertirlo all’eterosessualità. Sul palco era un drago, ma nella vita era una bambina di un’ingenuità sconfinata». E Pasolini? «La amava, ma di amore platonico», sostiene la Maraini.
Ma c’era qualcosa in più del platonico. I paparazzi li sorpresero a baciarsi in aeroporto e Piera Degli Esposti, sul set di Medea li sorprese che si baciavano, abbracciati, nella sala costumi. La madre di Pier Paolo, Susanna, voleva che si fidanzassero.
La Callas ci credeva. Finito l’ultimo ciak, nella laguna di Grado, Pasolini le regalò un anello: un’antica corniola di Aquileia incastonata in una veretta d’argento con fregi romanici: Maria scambiò il dono per una dichiarazione, per il preludio a una richiesta di matrimonio che tuttavia non sarebbe mai arrivata.
L’estate successiva, quella del 1970, la passarono insieme a Tragonisi, un’isola dell’Egeo. Di giorno, in spiaggia, lui la ritraeva su foglietti ripiegati in quattro: di quell’estate restano 14 ritratti di Maria e dieci poesie a lei ispirate. Maria Callas, in quei versi pubblicati nella raccolta Transumanar e organizzar non veniva mai nominata, eppure era lei la “ragazza di città piena della morale antica” e nelle poesie spunta anche un anello che allude a un “momento della verità”.
In riva al mare di Tragonisi Maria non aveva smesso di sperare. E riprese a crederci, poco dopo, quando Ninetto Davoli s’innamorò di una ragazza e decise di sposarsi, lasciandole libero il campo. Ma la disperazione di Pier Paolo fu troppo grande.
L’amore impossibile, dunque, si sfilacciò fra gli impegni dell’uno e dell’altra, Maria a Parigi, Pier Paolo a Roma.
In fondo, la Callas stessa aveva vissuto un sogno fatto da lei sola.
www.associazionestravinsky.it
Info: 340 5719845
Biglietto
€10.00
Biglietto studenti
€5.00
Bambini gratis
Manocalzati
Via G. Dorso, 1, 83030 Manocalzati AV, Italia
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