La manifestazione del Vespista Errante è pronta a tornare e a far parlare di se dando voce a chi la Vespa la utilizza per inseguire i propri sogni. Non staremo qui, ne saremo noi a dare la definizione di Sogno ne quella di Vespista lasciando l’interpretazione di questi due vocaboli a chi tale si sente. Incarnarli tutti e due può essere il non plus ultra e far si che il sogno diventi realtà su due ruote da 8 oppure 10 pollici

Vesperranti è nata da un’intuizione figlia della lettura della vasta narrativa di persone che in Vespa ci hanno viaggiato, vissuto, sognato, tenendo strette due manopole zigrinate e lasciando che i pensieri sfilassero dalla mente portati via dal vento della libertà e spensieratezza.

Le persone ospiti di questa manifestazione più che altro sono personaggi dalle cui labbra pendere quando i racconti prendono vita e le emozioni vissute si trasformano in parole da ascoltare oltre che da leggere. Nelle storie sentite durante le precedenti edizioni abbiamo letteralmente attraversato i continenti di un pianeta a volte troppo piccolo per chi ha voglia di viaggiare in questa modalità.

Pensare che qualcuno, dopo la prima edizione di Vesperranti, nel 2017, è partito di li a pochi mesi ed oggi è ancora in viaggio da un po’ il senso e la misura di cosa stiamo parlando. Altri invece si sono “accontentati” di venire a narrare le loro peripezie lungo gli sterrati dell’Africa Nera o lungo gli sterminati rettilinei che attraversano la taiga siberiana piuttosto che le strade pietrose che conducono alla “fin do mundo” giù in Patagonia o quelle asfaltate che uniscono gli estremi dell’Europa da Capo Leuca a Capo Nord.

Quindi cosa aggiungere se non che il 26 marzo a Grottaminarda si potrà continuare a dar voce a chi di sognare ed andare in Vespa davvero non si stanca mai.

Foto: Pagina Facebook Vesperranti

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