Inserita nel 2019 nella Lista dei Patrimoni Culturali dell'Umanità, la transumanza potrebbe essere una risorsa fondamentale per lo sviluppo economico e turistico del territorio irpino. Il Comitato Mondiale dell'UNESCO ne ha riconosciuto il valore della pratica e del rito millenario e ha evidenziato l'importanza culturale di una tradizione che "ha modellato le relazioni tra comunità, animali ed ecosistemi, dando origine a riti, feste e pratiche sociali che costellano l'estate e l'autunno, segno ricorrente di una pratica che si ripete da secoli con la ciclicità delle stagioni in tutte le parti del mondo".
Per secoli e secoli le regioni dell’appennino centro-meridionale e le zone di pianura della Campania, Puglia e Maremma laziale-toscana, sono state tra le più attive per quanto riguarda la pastorizia transumante. Un’antica pratica che consiste nella migrazione stagionale del bestiame, una tradizione che affonda le sue radici nella preistoria e che si è sviluppata in Italia anche tramite le vie erbose dei "tratturi", che testimoniano un rapporto simbiotico tra uomo e natura e un uso sostenibile delle risorse naturali.
Oggi sopravvive, purtroppo, solo in alcune aree dell’Italia meridionale ed insulare. La pastorizia transumante viene, difatti, praticata soltanto da pochissimi allevatori rimasti ad esercitare un ruolo di fedeli custodi di questa tecnica antica. Nella stragrande maggioranza dei casi, le aziende che si occupano di allevamento di bestiame, effettuano gli spostamenti su camion ed autotreni appositamente predisposti per il trasporto degli animali.
In alcune realtà i tratturi sono diventati cammini e percorsi di trekking molto apprezzati dagli escursionisti. L’ideale per chi desidera rivivere questa tradizione millenaria lungo alcuni dei sentieri più suggestivi dal punto di vista naturalistico. Un’occasione per scoprire i territori, le loro tradizioni, il loro cibo e viaggiare, anche a piedi, in maniera lenta, insolita e originale, senza tralasciare il contatto con le piccole comunità locali che s'incontrano nel cammino.
Viaggi che sono esperienze di vita e che si possono fare da aprile ad ottobre, lungo centinaia di chilometri che attraversano l’Italia Centro-Meridionale e la nostra verde Irpinia. Spunti di turismo sostenibile, sulle tracce della transumanza, che possono diventare una risorsa per il nostro territorio, non soltanto dal punto di vista economico. Un cammino che ti spinge a compiere un percorso interiore nella storia e nei ricordi di quegli uomini, ripetendone i gesti, attraversando gli stessi territori, soffrendo a volte il freddo, a volte il caldo, proprio come chi ha camminato su quelle stesse strade prima di noi. Uomini e animali, all’unisono. Lungo cammini che sono stati anche dei pellegrini e dei santi.
Giovedì 15 giugno alle ore 18:00, presso la sala consiliare del Comune di Montella, un dibattito sul rito millenario della transumanza dell'Alta Irpinia, che d'inverno parte dall’Altopiano di Verteglia, sui monti Picentini, per arrivare - dopo circa 130 km - fino alla diga di Capacciotti, nei pressi di Cerignola, in provincia di Foggia e d’estate si ripercorre lo stesso tragitto al contrario. Una pratica antica e una storia identitaria condivisa che mette insieme memoria rurale, paesaggi, tradizioni, uomini, animali, cultura e produzioni casearie di eccellenza.
Un incontro organizzato dall'amministrazione comunale altirpina e dalla Coldiretti di Avellino, che prenderà il via con i saluti del Sindaco di Montella, Rizieri Buonopane e del Presidente della Coldiretti di Avellino, Francesco Acampora.
Molti gli interventi in programma:
Augusto Calibi
Direttore Associazione Allevatori Campania Molise
Vincenzo D'Amato
Presidente Ordine Medici Veterinari Avellino
Salvatore Loffreda
Direttore Coldiretti Campania
Antonio Limone
Direttore Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno
A moderare il dibattito il giornalista Annibale Discepolo
Conclusioni a cura della Delegata nazionale Coldiretti Giovani Imprese, Veronica Barbati.
Presente all'incontro un testimone, nonché organizzatore della transumanza, l'allevatore Felice Moscariello. La famiglia Moscariello da generazioni alleva le vacche Podoliche, per il caciocavallo e si sposta ancora a piedi. Queste persone hanno tante cose in comune tra loro, ma soprattutto un forte vincolo con la storia e le tradizioni dei loro avi. Un legame sempre più stretto che emerge ogni anno, due volte l’anno, in modo naturale, quando si percorrono insieme 130 km di strada con la loro mandria per raggiungere i pascoli pugliesi in inverno e quelli montani dell’Irpinia in estate.
A Montella si dice 'e tiempo re scasa', è tempo di migrare dalla montagna alla pianura o di ritornare alla montagna, per ridare vita ad un fenomeno che è entrato di diritto tra i patrimoni immateriali dell'umanità. E Montella è anche il paese natale dei Moscariello protagonisti di un documentario, presentato nel 2022, che esprime tutta la forza dei legami familiari. E' la storia di una famiglia di allevatori, sospesa tra passato e presente, che vive appunto a Montella sui Monti Picentini. Felice Moscariello è il senior, Massimo il suo primogenito e Manuel il nipote: tre generazioni a confronto in un presente in cui le tradizioni non hanno più lo stesso peso.
"Sulla via dei padri" del regista bisaccese Bruno Palma, un racconto sulla storia della transumanza in Irpinia, ambientato tra Campania e Puglia, in luoghi dimenticati, ma pieni di fascino e storia. 130 chilometri a piedi con la mandria dei Moscariello, 52 minuti di narrazione fedele della vita di Felice, Massimo e Manuel che rinnovano periodicamente il rito della transumanza. Una 'favola' senza tempo che scandisce le loro esistenze, secondo i ritmi della natura e le esigenze delle vacche da latte allevate allo stato brado.
Dall’Altopiano di Verteglia ai pascoli pugliesi, in estate e inverno, e con la progressiva perdita delle vecchie vie deputate al passaggio delle mandrie, i tratturi, gli animali devono necessariamente passare per le strade statali che collegano alcuni paesi dell’alta Irpinia. Si attraversano borghi come quello di Rocchetta Sant’Antonio, Guardia dei Lombardi, Bisaccia, Lacedonia, che ancora mantengono e sostengono questa antica tradizione. Un viaggio a piedi per spostare un ecosistema in movimento e una radice comune da riscoprire.
Giovedì 15 giugno alle ore 18:00, presso la sala consiliare del comune di Montella, un incontro su un dibattito importante: il rito millenario della transumanza dell'alta Irpinia, patrimonio dell'Unesco, che mette insieme memoria rurale, paesaggi, tradizioni e produzioni di eccellenza casearia
GIO
dalle 18:00
Montella
Piazza degli Irpini, 83048 Montella AV, Italia
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