Con il Forum dei Giovani di Bisaccia, giovedì 23 marzo 2023, appuntamento settimanale con "E' tutto Cinema". Alle ore 21:00 presso il Cinema Romuleo, la proiezione del film Ricomincio da tre, una pellicola del 1981 diretto ed interpretato da Massimo Troisi.
Recitata per la maggior parte in dialetto napoletano, è la prima esperienza sul grande schermo di Troisi, sia come attore che come regista, ed ha avuto un grande successo di pubblico e critica, tanto da ottenere incassi record e vincere due David di Donatello, per il miglior film e per il miglior attore, nonché quattro Nastri d'argento e numerosi altri riconoscimenti.
Il Troisi regista porta sul grande schermo la potenza comunicativa dell’attore di teatro Massimo Troisi, con i suoi monologhi, inibito forse da un mezzo, come il cinema, con cui deve imparare a prendere confidenza. Questa sua timidezza si esprime su diversi livelli: nella sua interazione con l’altro, nella sua gestualità e voce interrotta, nel suo rapporto con il cinema.
Nel gioco di sdoppiamento contempliamo due personaggi: Massimo Troisi e Gaetano, il protagonista del film. Il regista napoletano utilizza un’espediente del cinema per creare questo dualismo sul piano visivo, e non solo narrativo e teatrale.
In un ambiguo campo e controcampo la comunicazione avviene tra la mentalità di Massimo Troisi, napoletano e uomo di teatro, e Gaetano, ragazzo precario che sta indossando una nuova vita quella di regista cinematografico. Le due diverse personalità narrative e artistiche s’incontrano in un solo specchio, laddove c’è sempre un conflitto tra l’immagine reale e quelle riflessa.
Il monologo teatrale, rivolto prima a se stesso e poi al pubblico, qui diventa cinema. Massimo Troisi e Gaetano sono l’immagine reale e il riflesso, che rappresenta l'attore Troisi che cede al cinema il suo bagaglio esistenziale, legato al teatro, verso una maturazione artistica che lo avvicinerà di più al pubblico, raggiungendo il successo a livello internazionale.
Gaetano parte da Napoli e arriva a Firenze, dove incontra Marta, con cui instaura un rapporto di coppia, moderno, diverso da come potrebbe viverlo un partenopeo. Per riscattare la sua vita, Gaetano tenta di adeguarsi al nuovo contesto e alla diversa mentalità, imparando a contenere la sua indole e le sue insicurezze.
Il rapporto con una donna matura, che ha vissuto già delle esperienze importanti, impegnata nel sociale e con una carriera da scrittrice, mette Gaetano in una situazione di inferiorità e disagio, perché senza lavoro e obiettivi certi nel futuro non avrà chance con Marta. Gaetano, però, sa anche che la spinta alla sua crescita intellettiva e sentimentale può nascere solo dall’unione con Marta, simbolo di quella modernità di cui ha bisogno per abbandonare il suo legame con Napoli.
Siamo quasi alla fine del film, e la coppia Gaetano/Marta sta prendendo una forma più definitiva. I due sono a letto e Marta apre un discorso sulla gelosia, mostrandosi come una donna con esigenze moderne ma alla ricerca di un rapporto sentimentale solido.
Questa sorta di intima confessione di Marta a Gaetano dà il via a una delle scene più divertenti e popolari della cinematografia di Massimo Troisi: "A te è mai capitato da quando stiamo insieme, ti è mai capitato di … cioè hai fatto l’amore con qualcuno?". Il sì di Marta è solo una conferma per Gaetano, e lo capiamo dall’espressione del suo viso, che non nasconde una certa consapevolezza di non essere ancora l’unico a dormire con lei. Alla domanda della donna: "Sei geloso?", Troisi risponde con il famoso "No!" imposto dalla volontà di dimostrarsi estraneo ad un modello di rapporto che sente di dover superare, sebbene con sofferenza.
La sua liberazione da questo senso di frustrazione si compie, parzialmente, confessandosi davanti allo specchio del bagno, sdoppiando il personaggio sul piano narrativo e visivo; ecco perché il monologo, tipicamente teatrale di Massimo Troisi, in Ricomincio da tre diventa cinematografico, proprio perché utilizza lo specchio e il montaggio per mostrare il personaggio nella stessa posizione, ma da diverse angolazioni.
Il dialogo è centrato sull’uso della parola e sulla mimica del volto dell’attore, maschera che riusciva a trasmettere ogni sentimento con una personalità inimitabile. La forza comunicativa di Troisi stava proprio in questi due elementi principali della sua recitazione: l’uso dinamico e colto delle parole, l’espressività in grado di creare un personaggio atipico nel contesto nazionale di quel periodo, ma allo stesso modo vicino al suo pubblico. Massimo Troisi in Ricomincio da tre dà inizio al suo trapasso dal teatro al cinema non rinunciando mai a se stesso: attore teatrale con una disciplina interiore e figlio di Napoli.
GIO
dalle 21:00
Bisaccia
Corso Romuleo, 91, 83044 Bisaccia AV, Italia
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