Il gruppo parrocchiale di Candida "Santa Maria Assunta in Cielo" organizza, dopo 5 anni, la "Zeza Candidese".
L'appuntamento è previsto per domenica 19 Febbraio presso Piazza dei Martiri alle 15.30.
La storia rappresentata è quella di una storia d’amore tra Don Nicola e Vecenzella, ostacolata dal padre di lei Caparrone e difesa dalla madre Zeza, che vide in questo fidanzamento una buona occasione per la figlia di maritarsi . Un ruolo importante è rappresentato dal "Vicario scassato" e dall’amico Pulcinella che cercano di mettere pace al conflitto generato da questo fidanzamento, ostacolato persino dal Diavolo che crea disordine.
La storia si arricchisce di altri personaggi come la "vecchia scandellata" e la "vecchia fila filessa" che distribuiscono perle di saggezza. Poi c'è il medico "Sbrakeman" grande luminare e bramoso di denaro, la Provocante moglie del medico dagli atteggiamenti sensuali ed equivoci, l’infermiera, il postino, il prete e il sacrestano fesso.
Un puro divertimento, frutto di battute e doppi sensi che all’inizio del 1800 portarono le autorità di pubblica sicurezza, messe sotto pressione della Chiesa, a proibirne la rappresentazione per il linguaggio troppo licenzioso.
La Storia
Canto popolare, scritta da autori sconosciuti verso la metà del 1600, trae spunto da vicende familiari romanzate in chiave ironica.
Ideata sul modello delle antiche "Fabule Atellane", veniva rappresentata agli inizi del 1700 durante le festività del Carnevale dai "Lazzaroni" per i quartieri e le piazze di Napoli.
Si diffuse con caratteri diversi nelle provincie del regno assumendo una connotazione locale adattata alle proprie tradizioni, deviata dal testo originale, conservando la chiave di rappresentazione.
Attori occasionali e compagnie di quartiere riunitosi per l’occasione venivano annunciati da banditori o musicanti, al suono di tamburi e tamburelli, che precedevano i commedianti chiamando la gente ad assistere alla rappresentazione.
DOM
dalle 15:30
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