Chiesa di Sant'Andrea Apostolo di Sirignano

La Chiesa di Sant’Andrea Apostolo di Sirignano sorge in Piazza Principessa Rosa, nei pressi di Palazzo Caravita.

I primi documenti storici che certificano l’esistenza di una Chiesa dedicata al Santo Patrono della comunità sirignanese risalgono al XIV secolo, sebbene non riguardino l’attuale luogo di culto, bensì un edificio, presumibilmente più piccolo in dimensioni, retto dall’allora abate Goffredo e situato nell’area in cui sorge l’odierna sala parrocchiale. La progressiva crescita della popolazione richiese, nei primi decenni del Seicento, un ambiente più ampio che potesse accogliere l’intera comunità di fedeli: fu per rispondere a tale esigenza che venne edificata l’attuale Chiesa di Sant'Andrea Apostolo. 

Oggi, l'edificio religioso presenta una facciata semplice e un portale in pietra lavorata. Una torre campanaria a tre livelli, recante un orologio, affianca la Chiesa e delimita l'antistante piazza. Nel corso dei secoli, questo luogo sacro tanto caro ai sirignanesi è stato arricchito con una serie di interventi e abbellimenti, a cui hanno preso parte non solo la comunità parrocchiale, ma anche le famiglie che si sono avvicendate alla guida di Sirignano, tra cui i Caracciolo della Gioiosa, ai quali si deve l'altare maggiore in marmi policromi e un quadro recante l'apparizione della Madonna delle Grazie su un trono di nuvole ai Santi Giuseppe, Andrea Apostolo e Lucia. Gli altari laterali settecenteschi, tra cui quello dedicato alla Madonna di Pompei, l'altare di Sant'Andrea eretto tra il 1925 e il 1930 e il reliquiario in argento raffigurante due tronchi in miniatura che formano la Croce di Sant'Andrea sono, invece, opere a cui l'intera popolazione locale ha contribuito per la loro collocazione all'interno dell'edificio.

Le numerose statue di santi e il prestigioso ciclo di affreschi raffigurante i Quattro Evangelisti, le Allegorie della Fede e della Religione e il Martirio di Sant'Andrea contribuiscono ad avvalorare il patrimonio artistico della Chiesa Madre di Sirignano.