Sirignano

Il comune di Sirignano sorge nell'area della Bassa Irpinia. È un paese di 2.845 abitanti, situato a 270 metri sul livello del mare e a 20 km da Avellino. Il territorio si estende per 6,19 km² e i comuni confinanti sono: Avella, Baiano, Mugnano del Cardinale, Quadrelle e Summonte. È attraversato dal fiume Clanio.
L'etimologia del nome sembrerebbe provenire dal nome del proprietario di un latifondo con annessa villa rustica, Serenius, toponimo dal quale è poi derivato il termine "Sirignano". Gli abitanti sono detti sirignanesi e Sant'Andrea Apostolo è il loro patrono.

LUOGHI DI INTERESSE

Palazzo Caravita - Risalente al 1754, fu acquistato dal principe di Sirignano, Giuseppe Caravita, il quale lo rese uno splendido luogo di incontro per nobili e artisti
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo - Risalente agli anni 1308-1310, custodisce un prezioso corredo sacro, in parte dono della comunità sirignanese
Cappella Madonna dell'Arco - Eretta nei primi anni del 1600 dalla famiglia Sgambati, presenta una sola navata e un solo altare
Risorse naturalistiche - Sorgente Bocca dell'Acqua, Pineta in località Tagliata, Bosco di Fornino

EVENTI

Festa patronale dei Battenti - Processione penitenziale che si svolge nell'ultima domenica di agosto, in onore del Santo Patrono
Pomigliano Jazz - Festival dedicato alla musica jazz che, nelle passate edizioni, ha previsto anche lo svolgimento di alcune tappe a Sirignano
Sagra del Natale Piccirillo - Evento enogastronomico che accompagna le celebrazioni religiose in onore di Sant'Andrea Apostolo, in programma nel mese di novembre
I Mesi e la Zeza - Si svolge nel periodo di Carnevale un tradizionale spettacolo itinerante, basato sulla rappresentazione dei mesi dell'anno e sulla cosiddetta "Cantata di Zeza"
Sagra della Cotoletta Sirignanese - Evento enogastronomico, in programma nel mese di giugno

PIATTI E PRODOTTI TIPICI

Linguine con noci e alici - Piatto tipico della cucina sirignanese, servito soprattutto in occasione del "Natale Piccirillo"
Pizza di raurinio con friarielli - Pizza tradizionale, preparata con farina di mais bianco
Nocciola - La nocciola avellana/irpina, con il suo forte legame storico, culturale e socioeconomico con l’area geografica di provenienza (Bassa Irpinia), rappresenta un'eccellenza gastronomica anche nel territorio sirignanese
Caciocavallo Silano DOP - Formaggio semiduro, a pasta filata, prodotto con latte di diverse vacche, tra cui la podolica

CURIOSITÀ

Nel 2009, il comune di Sirignano è stato insignito del premio "Ottima Qualità della Vita" presso il Salone Internazionale Svizzero delle Vacanze di Lugano.
In occasione della tradizionale Festa patronale dei Battenti, un nutrito gruppo di cittadini sirignanesi compiono a piedi nudi un percorso di circa 10 km, indossando vestiti interamente bianchi, con una lunga fascia rossa a bandoliera e poi rigirata intorno alla vita.
Durante i festeggiamenti in onore di Sant'Andrea Apostolo, le famiglie di Sirignano si riuniscono per una tradizionale cena a base di pesce e verdure, simile a quella della Vigilia di Natale: da qui, il nome di "Natale Piccirillo", ossia "Piccolo Natale".

CENNI STORICI

Le prime notizie sull'esistenza di Sirignano risalgono agli inizi del XII secolo, con la donazione di un terreno di proprietà di un certo Angelo, detto "Scambatus", al monastero di Montevergine. Quel territorio fu popolato, con molta probabilità, da cittadini avellani sfuggiti alle invasioni barbariche e insediatisi lungo le pendici del monte Campimma, nella località tuttora nota con il nome di San Celiesto.
Per molti secoli, Sirignano fu un casale di Avella, fino a quando, nel 1614, la comunità locale non riuscì a ottenere una prima forma di indipendenza, stipulando un accordo con l'Università avellana per poter eleggere dei propri amministratori. Nel 1806, con l'eversione della feudalità e il conseguente riordinamento amministrativo, il paese divenne comune autonomo.
Nel 1884, i beni dell'ex casale furono acquistati da Giuseppe Caravita, principe di Sirignano, il quale contribuì alla ristrutturazione dell'antico palazzo che, oggi, reca il suo nome.