"Costruire reti per costruire il futuro", il tema che verrà affrontato sabato 5 aprile 2025 alle 17,30 al Caffè equo e solidale Hope di Avellino. Insieme all’APS "Avellino per il mondo" e alla testata giornalistica WWWITALIA si partirà dall’analisi del romanzo di Vincenza D’Esculapio "La tenuta dei melograni" (Homo Scrivens Edizioni, 2022), percorrendo la storia della Legione delle Pie Sorelle, per giungere al moderno Welfare.
Associazionismo e solidarietà femminile, istanze rivoluzionarie e cura del sociale alla base di un sogno che nel ragusano prese vita nel 1848, anno di moti risorgimentali che videro instaurarsi in Sicilia una breve autonomia dal governo Borbonico centrale. Un sogno che rivela la forza della collaborazione e sfata il mito dell’individualità femminile in un’epoca ancora lontana dalle rivendicazioni di genere.
A confrontarsi sul tema saranno Giovanna della Bella, esperta di editing, che analizzerà il romanzo storico della scrittrice napoletana; la giornalista Eleonora Davide, che illustrerà il percorso parlando delle associazioni femminili dell’800 e del moderno Welfare; la scrittrice Daniela Merola, che toccherà il tema lasciando delle riflessioni sulle donne costruttrici di futuro. Al giornalista e moderatore dell’incontro Gianluca Amatucci è affidato il colloquio con l’autrice, mentre la lettura di alcuni brani sarà curata da Lucia Guarino. Nella seconda parte dell’incontro la responsabile per i progetti esteri dell’APS Avellino per il mondo, Elvira Napoletano porterà la sua testimonianza sull’impegno dell’associazionismo della nostra provincia.
Il libro
Ginevra, donna dal carattere forte e dalla personalità aperta vivrà appieno gli eventi del 1848, anno cruciale in cui fonderà il movimento della Legione delle Pie sorelle, insieme a nobildonne realmente esistite – tra cui la principessa di Butera, poetesse come Giuseppina Turrisi, intellettuali e giornaliste come Rosina Muzio Salvo- in esso convergeranno anche donne di altri ceti per dare voce tutte insieme alle rivendicazioni politiche, sociali e culturali, diventando protagoniste dell’epoca e inconsapevolmente antesignane di futuri movimenti.
La trama
In una Napoli imbiancata dalla nevicata del 1956, tra le antiche mura della Real Casa dell'Annunziata, Brigida Chiaramonte, duchessa D'Acquaviva, fra ricordi e allucinazioni rivede il passato della sua nobile famiglia d'origine siciliana e ne rivive la tormentata storia fino all'ultimo respiro. È un viaggio a ritroso nel tempo, dal 1837, anno nefasto del colera che flagellò l'isola mentre la grande Storia seguiva il suo corso fino alla rivoluzione del 1848. Sua madre Ginevra, dal carattere forte e dalla personalità aperta, vivrà appieno gli eventi di quell'anno cruciale in cui fonderà con nobildonne, poetesse e intellettuali - realmente esistite - il movimento culturale della Legione delle Pie sorelle. Il filo rosso di questi eventi felici, drammatici, storici e immaginari in cui si intrecciano storie di importanti personaggi è un'antica nenia siciliana, che accompagna lo scorrere del tempo nella tenuta dei melograni.
L’autrice
Vincenza D’Esculapio è una scrittrice napoletana. Docente di storia, filosofia e italiano, è coautrice di testi scolastici di italiano, epica e letteratura. Ha lavorato come autrice di trasmissioni televisive per ragazzi e si è dedicata a progetti di educazione alla legalità, curando la realizzazione di copioni per spettacoli teatrali. Ha scritto testi per diverse case editrici. È autrice, con la stessa casa editrice, oltre che di La tenuta dei melograni, dei romanzi La torre d’avorio (2016) e L’ultimo sposatore (2019). Nel 2024 ha pubblicato con Apeiron Edizioni il suo ultimo libro L’anima Segreta di Procida.
SAB
dalle 17:30
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