I Misteri di Frigento

I Misteri di Frigento consistono in un'esposizione artistica, a carattere religioso, che si tiene ogni anno nel comune irpino, durante il periodo quaresimale.

Si tratta di una mostra che ha origini molto lontane: la sua collocazione storica proviene, infatti, da una lettera, datata 21 novembre 1855, inviata dall'allora Vescovo di Avellino, Mons. Francesco Gallo, all’Arciprete di Frigento, il primicerio Nardovino, rinvenuta all'interno di una delle statue e recuperata dagli artigiani impegnati nei lavori di restauro. 

La mostra intende riproporre, con figure a grandezza pressoché naturale e realizzate in cartapesta, le scene della Passione e della morte di Gesù, esposte nell'Ex Cattedrale di Frigento. Ciascuna statua in cartapesta è in grado di colpire lo sguardo dello spettatore per qualche dettaglio, come l'espressività dei volti, a sottolineare la drammaticità delle scene rappresentate, e, soprattutto, l’utilizzo della stoffa che si alterna al materiale delle figure, nel delineare un abbigliamento talvolta sfarzoso dei personaggi rappresentati. Dall'Ultima Cena alla Deposizione, i Misteri riescono a suscitare nel cuore dei fedeli sensazioni emotive pure ed elevatissime.

Solenne e celebre tradizione, i Misteri di Frigento testimoniano la forte devozione religiosa consolidatasi presso la comunità locale nel corso delle varie epoche.