Il "Palio dell’Anguria" ad Altavilla Irpina giunge alla 42esima edizione. Il 18 agosto, a partire dalle ore 17.30, lungo Corso Garibaldi nel comune della Valle del Sabato saranno rievocate le vicende accadute sul finire del XIV secolo alla Regina Costanza di Chiaromonte.
La prima edizione del Palio dell’anguria si svolse nel 1979 con le poche risorse economiche a disposizione ed il sostegno di una emittente privata, che aveva già intuito la validità della manifestazione. Nacque, così, la sfilata storica dei vassalli, ed a corollario di essa fu posta la corsa degli asini, geniale trasformazione in chiave agonistica della gara spontanea dei vassalli per recarsi al Palazzo Comitale a portarvi doni ai feudatari, in ringraziamento dei benefici concessi. La gara, difatti, consiste in una corsa di asini montati da fantini che portano sotto braccio un’anguria. Vince il fantino che deposita per primo l’anguria ai piedi della regina Costanza.
Attualmente il corteo storico conta circa trecento figuranti tra nobili, cavalieri, damigelle, armigeri e popolani. Esso coinvolge molti giovani, provenienti da tutti i comuni del circondario, che si sfideranno in gare eliminatorie. L’itinerario della sfilata è riccamente addobbato con vessilli e stendardi medioevali ricreando, in questo modo, un’atmosfera suggestiva in cui vengono immersi non solo i partecipanti al corteo, ma anche le migliaia di spettatori all’evento.
La storia.
Costanza di Chiaromonte, definita la “Regina triste”, era figlia di Manfredi II, viceré Di Sicilia e del ducato di Calabria, divenuta poi Regina di Napoli. Andata in sposa in prime nozze con il re Ladislao D’Angiò Durazzo, in giovanissima età, fu poi ripudiata dallo stesso che, a causa di una guerra sfortunata, e della necessità di portare nuova linfa alle casse del regno, fu pressato dalla madre, la regina Margherita, perché ripudiasse Costanza e sposasse una ricca donzella. Costanza fu relegata in una casetta a Gaeta, dove resterà per tre lunghi anni, per poi essere data, per volontà dello stesso Ladislao, in sposa al suo amico e fedele feudatario Andrea de Capua, Conte di Altavilla. Le nozze furono celebrate nel 1395.
Andrea morì nel 1420 a soli quarant’anni e due anni dopo, esattamente nel 1422 Maria, figlia di Costanza ed Andrea fu data in sposa. Costanza, rimasta vedova, con la figlia lontana e col figlio Luigi ancora bambino, essendo nato nel 1418, non seppe sostenere i colpi orribili del destino e con l’angoscia rinnovata della sua sventura lentamente si spense un paio d' anni dopo la morte di Andrea. In Riccia la scomparsa di una nobile e gentile signora afflosciò l'animo di tutti. La loro fata benefica e confortatrice, ancor giovane e bella, era morta e sul suo feretro piovvero le benedizioni e le lacrime dei vassalli, quasi a presentimento del triste avvenire che li aspettava dalla prepotenza dei successori di Andrea.
Andrea e Costanza furono sepolti a Riccia nella cappella gentilizia reale del Beato Stefano. La storia di Andrea e Costanza fu tramandata nella tradizione popolare per molti secoli. Poi se ne perse la memoria. Nel 1978, un gruppo di giovani decise di riproporla. Convenzionalmente fu scelta la data del 18 agosto per lo svolgimento del palio.
L'anguria, frutto tipico della bella stagione, fu scelto come simbolo dell'omaggio che i cavalieri avrebbero fatto alla regina scelta e sottolineava, soprattutto, l'ironia della corsa che vedeva come protagonisti asini e non cavalli.
Fonte informazioni presso www.prolocoaltavillese.com, Altavilla Irpina (AV)
Il "Palio dell'Anguria", 18 agosto a partire dalle ore 17.30, lungo Corso Garibaldi ad Altavilla Irpina
GIO
dalle 17:30
Altavilla Irpina
Piazza IV Novembre, 83011 Altavilla Irpina AV, Italia
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