Chiesa di San Giacomo Apostolo

La Chiesa di San Giacomo Apostolo è un luogo di culto situato a Sant'Angelo a Scala, nell'omonima piazza del borgo irpino.

Le sue origini risalgono al 1375, quando era subordinata al Monastero di Montevergine: da qui, il suo trascorso monastico, che fu però breve, a causa di ripetuti conflitti con i baroni locali che lo portarono alla soppressione. La Chiesa, intitolata dapprima ai Santi Silvestro Papa e Marco Evangelista, restò aperta e, negli anni, ha ottenuto la denominazione attuale. A seguito del terremoto del 23 novembre 1980, l'edificio di culto necessitò di interventi ristrutturativi che la riportarono allo splendore di un tempo.

Oggi, la Chiesa si presenta con una facciata semplice e lineare, su cui spicca l’imponente portale in pietra finemente lavorato, sovrastato da un finestrone centrale. Correda il prospetto una torre campanaria affiancata alla struttura, protagonista di una manifestazione della tradizione locale, nota come "Incendio del Campanile”. Nell’ambiente interno, a pianta rettangolare, due navate laterali sono state aggiunte all’originaria navata centrale e sono caratterizzate dalla presenza di otto cappelle, altarini e matronei, ovvero dei loggiati che si aprono sulla navata centrale. Sul finire di quest’ultima, è posto l’altare maggiore in marmi policromi, che conserva le reliquie di San Silvestro. Sopra, vi è collocata la Statua dell’Incoronata, attribuita allo scultore nolano Giovanni Merlano. Nella navata sinistra, si distinguono la statua lignea del patrono, San Michele Arcangelo, recentemente restaurata, e la Cappella di San Silvestro, ricca di preziose opere d'arte, tra cui una statua, l'ostensorio in oro contenente una sua reliquia, un dipinto sul pavimento e, infine, l'indulgenza plenaria concessa il 30 agosto 1870 per cento giorni da Papa Pio IX a tutti i fedeli.

Luogo di gran valore artistico, storico e spirituale per l'intera comunità santangiolese, la Chiesa di San Giacomo Apostolo è tuttora conosciuta tra gli abitanti del paese con il termine di "Abbazia", in virtù del suo importante passato.