Nell’ambito del progetto “Un anno di mostre” al Museo Irpino si apre un percorso che non si limita a mostrare immagini, ma invita a guardare davvero, oltre il pregiudizio, oltre la distanza, oltre quel margine che troppo spesso separa ciò che comprendiamo da ciò che scegliamo di ignorare.
“Oltre il margine” è la somma di tante tracce visuali che esplorano il tema universale e profondo della dignità, spesso negata, ignorata o violata. I fotografi invitati, provenienti da diverse esperienze, raccontano quanto hanno indagato leggendo i diversi volti dell’ingiustizia, del pregiudizio, dell’indifferenza, che l’essere umano talvolta riserva al proprio simile.
La fotografia diventa voce: racconta fragilità, ferite, ma anche resistenza, speranza, rinascite possibili.
I fotografi mostrano con il loro sguardo sofferenze e umiliazioni, ma portano alla luce anche la resilienza, la speranza ed il valore inalienabile della dignità umana, troppo spesso messa in discussione da disuguaglianze e discriminazioni sociali, guerre, migrazioni forzate.
Ogni racconto è una finestra aperta su di una storia che denuncia una stretta di mano mancata tra mondi apparentemente lontani, è uno strumento di indagine della ricerca di appartenenza, è un gesto di solidarietà che sfida i confini dell’indifferenza e talvolta della disumanità.
“Oltre il margine” non è solo essere al margine della denuncia, ma vuole stimolare un dialogo con lo spettatore, chiamandolo a riflettere sul valore imprescindibile della memoria quale strumento di riconoscenza e di indagine, indipendentemente da nazionalità, religione, status sociale.
Gli autori della collettiva sono: Antonio Bergamino nonché Direttore Artistico, Carla Cantore, Gianni Cataldi, Michele Cammine, Yvonne Cernò, Aurelia Cirino, Luca Daniele, Antonello Di Gennaro, autori vari palestinesi a cura di Antonello Di Gennaro, Maurizio Guarino, Federico Iadarola, Maria Pansini, Luca Pistone, Simonetta Prestinensi, Stefano Schirato e Domenico Tattoli.
Il promotore della collettiva è La Casa sulla Roccia, l’Associazione di volontariato, no profit.
L’apertura sarà il 13 dicembre alle ore 17.00 fino al 24 gennaio 2026.
IL DOLORE DELLA PALESTINA – a cura di Antonello Di Gennaro
“Oltre il margine” è dedicato ai ventuno fotografi palestinesi che espongono nella collettiva. A loro rivolgiamo l’augurio più semplice ed urgente di ogni essere umano: vivere in pace per poterli abbracciare.
IL CUSTODE – Antonello Di Gennaro
In compagnia di una bottiglia di vino e di Fabrizio, una capra, Ezio, il custode, passa le sue giornate nei ricordi di un tempo passato, immerso nelle immagini della madre e del padre, pastore come lui, morto a 90 anni. Si aggira tra le rovine del suo amato ed antico borgo, come una sorta di custode di una memoria ridotta in frantumi.
BIANCA – Aurelia Cirino
Bianca ha pochi amici, i gatti. Trascorre le sue giornate nel ricordo del passato e fumando sigarette che non dovrebbe.
MIRRORLESS, SENZA SPECCHIO – Carla Cantore
Mirrorless documenta la metamorfosi, non fisica ma emotiva, di chi inizia a sperimentare verso sé stesso un amore, a guardarsi con occhi diversi, capaci di elevarsi dal buio della propria sconfitta interiore ad una prima luce di speranza dettata da una possibilità esterna, realizzabile nel futuro.
LE VEDOVE – Domenico Tattoli
Una donna che perde il marito perde anche il diritto alla dignità. Le più fortunate riescono ad essere raccolte in piccole comunità e sopravvivere al dramma del distacco dalla società.
India, paese dalle mille contraddizioni.
IL CONTADINO DI FAETO – Federico Iadarola
Faeto un luogo che si trasforma in un continente, in un regno dal quale il contadino non esce mai. Vive la sua vita con una semplicità disarmante.
QUARANTA E NON MOSTRALI – Luca Daniele
Le rughe del tempo segnano i prefabbricati pesanti costruiti dopo il sisma dell’80 e segnano i volti di questi edifici fatiscenti.
TERRAMALA, L’UNGHIA DI POISON – Stefano Schirato
Tutta l’Italia e l’Europa ne leniscono le conseguenze, gli effetti tossici che si impastano sulla salute e sulla vita. Terramala è un racconto sulla malattia che si insinua nella “Terra dei fuochi”, in Sicilia all’interno dell’area petrolchimica europea, nel Veneto, nella provincia vicentina dove scarichi chimici inquinano severamente importanti fonti d’acqua potabile, e in altre regioni dove sversamenti illegali causano danni irreversibili. Parlano le realtà italiane che hanno affrontato e che affrontano questo dramma ogni volta.
OLTRE IL MARGINE E L’ABISSO – Antonio Bergamino
Ferme, sull’orlo. Il tempo sospeso di un’ultima riflessione, per intravedere prima del buio, in lontananza, dignità. Fiducia e relazioni.
TAKAWAITANGA. NEL SUO TEMPO E NEL SUO SPAZIO – Simonetta Prestinensi
Ci sono mondi che non si spiegano.
Si ascoltano. Si attraversano.
Si abitano in silenzio con rispetto.
UNDER THE BLANKET – Maria Pansini
In Italia gli avventizi impegnati nelle raccolte stagionali di frutta e ortaggi sono sfruttati. Il lavoro nei campi è massacrante: non seguendo le ciclicità stagionali, non hanno orari, abbandonano le campagne nell’accampamento che sorge nelle aree urbanizzate. Non vedranno mai il frutto del loro lavoro.
ESSERE HAITIANI IN REPUBBLICA DOMINICANA – Luca Pistone
Gli haitiani vengono dalla Repubblica Dominicana respinti e deportati. Ritrovano in Haiti condizioni peggiori, nella speranza però di rintracciare una vita in dignità.
FRATELLI IN JALA – Yvonne Cernò
Una comunità che si incontra ogni giorno nella condivisione di mestieri, di fatica, silenzio e allegrie. La pratica dell’accoglienza è la capacità di ritrovare la dignità persa.
FUORI DALLE POSE – Michele Cammine
In un mondo iperconnesso e iperveloce siamo dimenticati, persi nell’apparenza. Il reale, la speranza di ritrovare la dignità pesa.
MEDUSE – Maurizio Guarino
Il nuotatore Giampiero nuota ogni giorno, tutto l’anno, in mare, sotto la pioggia, sotto la neve. Tanto basta per giocare con le proprie mani ed immaginare di essere meduse.