Lacedonia, al Teatro Comunale: Erri De Luca in "Un’ora a teatro" con Sabrina Knaflitz

Nell'ambito del Cartellone 2022/2023 della Stagione Teatrale del Comunale di Lacedonia salirà sul palco, martedì 24 gennaio alle ore 21:30, l’inedita coppia Erri De Luca e Sabrina Knaflitz per portare in scena lo spettacolo "Un’ora a teatro", un testo scritto dallo scrittore, poeta e attivista napoletano e interpretato sul palcoscenico, come se fosse un racconto a due voci, insieme all’attrice romana.

Un racconto poetico in cui si narrano "le imprese di un fiore, le stranezze di un albero piantato in un giardino, che non lascia cadere i suoi frutti, l’avventura di due famosi gas della chimica, il punto di vista di un antico abitante di foreste. C’è una notizia circa l’uguaglianza e un consiglio in caso di valanga. In mezzo irrompe una scrittrice americana del 1900 che frantuma il rapporto tra i sessi sprizzando scintille. Il finale è napoletano".

Sabrina Knaflitz racconta la genesi dell’amicizia e del rapporto di lavoro sfociata in una tournée, targata Ponderosa, dall’emblematico titolo "Un’ora a teatro". "Noi gente di teatro dopo lo spettacolo andavamo tutti a cena. Prima del Covid si faceva così. Qualche anno fa, in una di queste occasioni, dopo aver recitato un "Riccardo III" diretto da Alessandro Gassmann, ho avuto il piacere e l’onore di conoscere Erri De Luca che era venuto ad assistere allo spettacolo. Da allora è nata un’amicizia. Poi ci siamo rivisti ed Erri mi ha chiesto che cosa stessi facendo. Gli ho parlato dei miei progetti, ma anche della frustrazione di noi attori di teatro dopo che il Covid ha bloccato un po’ tutto. Lui mi ha ascoltato e poi mi ha detto: "Guarda, ho scritto una cosa per noi due". È davvero un grande onore partecipare a un progetto di un grande scrittore e di una grande persona come lui. Non potevo che rispondere di si".

Durante lo spettacolo, sul palco, ci sono solo Erri De Luca e Sabrina Knaflitz, un leggio, due sedie e un tavolino. Niente musica. A riempire la scena, solo parole e pensieri. Pensieri alti su cui riflettere. Erri De Luca, con i suoi scritti, riesce a creare un’empatia davvero speciale con il pubblico. D’altronde, i suoi pensieri, lucidi e profondi, sono come frecce. Ti catturano. Tutti, soprattutto i giovani, hanno bisogno di idee e pensieri precisi, anche su temi importanti come quelli che lui riesce ad esprimere con la sua penna.

Uno spettacolo insolito ma affascinante, durante il quale vengono fuori tutte le passioni del poeta e dello scrittore De Luca. Si parla di natura, di fiori, di montagna, di come ci si salva dalle valanghe, di animali della foresta, di gas nella chimica, di poesia napoletana, di immigrati. Ma in scena, c’è anche tanto spazio per le donne. Donne importanti, intelligenti, indipendenti, che hanno lasciato un segno. Descritte in maniera alta. Donne fonte di ispirazione e delle quali andare orgogliosamente fieri. Come la poetessa keniota Shailja Patel o come Dorothy Parker, un’intellettuale e attivista americana che ha attraversato controcorrente il Novecento, della quale  l’attrice romana, Sabrina Knaflitz, ne parla in un monologo e racconta di una donna che aspetta una telefonata che non arriverà mai.