Il comune di Lacedonia sorge nell'area dell'Alta Irpinia. È un paese di 2.203 abitanti, situato a 734 metri sul livello del mare e a 81 km da Avellino. Il territorio si estende per 82,10 km² e i comuni confinanti sono: Aquilonia, Bisaccia, Melfi, Monteverde, Rocchetta Sant'Antonio, Sant'Agata di Puglia e Scampitella. È attraversato dal fiume Ofanto e dai torrenti Osento e Vallone Isca.
L’etimologia del nome sembra derivare dalla lingua degli Osci, che chiamarono questa terra Akudunniad e che significa "Madre cicogna"; la cicogna, non a caso, compare nel simbolo di Lacedonia, a partire dal 212 a.C., quando tale volatile prese il posto dell'aquila. Chiamata poi Erdonea, probabilmente da un suo conquistatore, successivamente è stata denominata Al Cidonia e Cedogna fino al 1800, per essere infine “Lacedonia”. Gli abitanti sono detti lacedoniesi e San Nicola e San Filippo Neri sono i loro patroni.
 

LUOGHI DI INTERESSE

  • Castello di Pappacota - Detto anche "Castello di Pappagoda", risale al Cinquecento: di esso, restano soltanto una delle torri e parte del possente corpo di fabbrica
  • MAVI (Museo Antropologico Visivo) - Mostra allestita all'interno di un edificio ottocentesco, costituita dai 1.801 scatti fotografici dell'antropologo statunitense Frank Cancian e incentrati sulla riscoperta della civiltà contadina lacedoniese
  • Bosco Origlio - Area verde con sorgenti minerali, querce plurisecolari e il Lago San Pietro, in cui si trovano gli alberi monumentali denominati "Cerro del Tesoro" e "Cerro del Drago", dichiarati di rilevanza regionale
  • Concattedrale di Santa Maria Assunta - Edificata nel XVII secolo, è nota anche come "Chiesa di Santa Maria Assunta" e possiede una torre campanaria in travertino
  • Chiesa di Santa Maria della Cancellata - Chiesa antichissima che, in epoca romana, era dedicata alla dea Iside
  • Chiesa di San Filippo Neri - Chiesa dedicata al Santo Patrono di Lacedonia, si trova nella piazza dedicata a Francesco De Sanctis
  • Santuario della Madonna delle Grazie - Chiesa rurale situata fuori dal centro urbano, ai piedi di un colle: al suo interno, è conservata la statua della Santissima Vergine
  • Chiesa della Santissima Trinità - Piccola cappella di antichissime origini, ricostruita nel XVII secolo 
  • Chiesa della Consolazione - Edificio religioso sconsacrato, in cui è presente una colonna cinquecentesca chiamata "Colonna del Pedoca" 
  • Museo diocesano di San Gerardo - Inaugurato nel 1997, è dedicato a San Gerardo Maiella
  • Palazzo Vescovile - Noto per aver ospitato San Gerardo Maiella
  • Casa del Diavolo - Struttura che la leggenda vuole costruita in una sola notte dal "diavolo" e che si trova in bilico sulla rupe tufacea del paese, dove, seppur priva di fondamenta, ha resistito a diversi terremoti
  • Sorgenti del fiume Osento - Il fiume Osento alimenta il Lago San Pietro e le sue sorgenti costituiscono un luogo di valore sia ambientale che culturale e storiografico, poiché, in questa zona, sono state rinvenute importanti testimonianze archeologiche
  • Valle del fiume Osento - La vallata scavata dall'Osento si presta particolarmente alle visite di persone interessate alla biodiversità tanto floreale, quanto animale. Essa è ideale anche la pratica del trekking
  • Grotta denominata "Urtacchio della corte" - Una delle più ampie grotte tufacee del paese, importante luogo sacro fin dall'epoca sannitica
  • Percorso rupestre e delle grotte tufacee - Percorso che conta oltre 150 grotte, abitate già dalla fine del Pleistocene, come dimostra il ritrovamento di reperti risalenti a oltre 13.000 anni fa
  • Rupi di San Biagio e grotte dei briganti - Situate tra l'altura denominata "Il Monte" e il monte Origlio, sono costellate da una moltitudine di grotte
  • Contrada Forna - Zona archeologica che ha restituito, nei decenni, una ingente mole di reperti conservati in svariati musei. Nei suo paraggi è attestata, nel Cinquecento, la presenza di un eremo benedettino, del quale, però, si sono perse le tracce
  • Sentieri naturalistici - Percorso del monte Pauroso e Percorso delle contrade Serrone e Macchialupo
  • Altre Chiese - Chiesa di S. Rocco, Chiesa di S. Nicola, Chiesa dello Spirito Santo, Chiesa del Purgatorio, Chiesa di S. Maria della Consolazione
     

EVENTI

  • Festa della Madonna delle Grazie - Festeggiamenti e processione in onore della Madonna
  • Festa di San Filippo Neri - Festeggiamenti tradizionali che durano alcuni giorni, nella seconda metà di maggio, accompagnati dall'esibizione di artisti musicali e teatrali
  • Carnevale - Festeggiamenti con carri allegorici, maschere e chiacchiere (dolci tipici della festa)
  • Fuoco di San Giuseppe - Tradizione del 18 marzo in cui vengono allestiti grandi falò
  • Festa di San Gerardo Majella - Festa dedicata a San Gerardo, in programma ogni anno il 16 ottobre
  • Festa di San Nicola - Festeggiamenti in onore del Santo Patrono il 6 dicembre
  • Cartellone annuale del Teatro Comunale di Lacedonia - Prevede almeno dieci spettacoli per stagione, posti in essere da compagnie di primissimo piamo a livello nazionale e numerosi concerti di musicisti
  • Rievocazione storica della Congiura dei Baroni - Manifestazione durante la quale si portano in scena i momenti salienti del giuramento pronunciato l'11 settembre 1486, con un corteo in abiti storici che percorre le vie del paese e una cena pubblica con pietanze medievali
  • Calici in centro - Evento che si tiene in una sera di agosto, durante la quale le migliori aziende irpine produttrici di vino occupano le grotte tufacee del centro storico e propongono una degustazione agli avventori
  • Concorso fotografico "1801 Passaggi" - Concorso fotografico al quale partecipano persone da numerose zone e che, ogni anno, prevede un tema ben preciso al quale ispirarsi
  • Presepe e Via Crucis viventi - Manifestazioni che si tengono, rispettivamente, a Natale e in prossimità della Pasqua
     

PIATTI E PRODOTTI TIPICI

  • Oliva masciatica PAT - frutto di media pezzatura a maturazione medio-tardiva, talvolta sfruttato per confezionare un olio dall'aroma fruttato e dal sapore tendenzialmente dolce
  • Cauzuncielli - Dolci cotti al forno, simili ai ravioli imbottiti, preparati con pasta di castagna e cioccolata
  • Sfogliatelle - Dolce imbottito di ricotta dolce o di marmellata di amarene
  • Asparagi - Presenti in grande quantità nel sottobosco di Contrada Forna
  • Caciocavallo Silano DOP - Formaggio semiduro, a pasta filata, prodotto con latte di diverse vacche, tra cui la podolica
  • Caciocavallo irpino di grotta PAT - Formaggio a pasta filata, prodotto con latte proveniente da allevamenti di piccole e medie dimensioni, da bovine in prevalenza di razza bruna, stagionato tradizionalmente in grotta 

CURIOSITÀ

La transumanza, antica pratica della pastorizia che consiste nella migrazione stagionale del bestiame nel Mediterraneo e nelle Alpi, è stata inserita nel 2019 dall'UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale, riconoscendo il valore della pratica sulla base di una candidatura transnazionale presentata da Italia, Austria e Grecia: questo risultato ha consentito a Lacedonia di immettersi in un circuito di grande rilevanza culturale.
L'Istituto Omnicomprensivo "Francesco De Sanctis" di Lacedonia è annoverato tra le prime scuole edificate dopo l'Unità d'Italia e venne fondato dal grande statista Francesco De Sanctis (1817-1883), allora Ministro della Pubblica Istruzione. 
Lacedonia ha un meraviglioso albero di 300 anni, il "Cerro del Tesoro", riconosciuto come albero monumentale.
 

CENNI STORICI

La storia di Lacedonia risale all'età eneolitica. A confermarlo sono i ritrovamenti di armi in rame e altri reperti rinvenuti nel suo territorio. Le prime notizie certe, comunque, risalgono all'epoca degli Osci e nel paese sono visibili i resti di edifici costruiti sotto dominazione di popoli diversi. Del dominio romano, per esempio, sono rimasti reperti archeologici di piscine, terme, anfiteatro, lavatoi, giardini pubblici e, nella località denominata "Capi dell'acqua", quelli di una stazione destinata al cambio di carri e cavalli (cosiddetta "mutatio").
Dei tanti episodi storici ricostruiti nel tempo e riportati sul sito del comune di Lacedonia, si ricorda la partecipazione alla terza crociata, con l'invio di sessanta fanti e sessanta cavalli da parte di Riccardo Balbano, quando il feudo era sotto la dominazione dei Normanni.
Anche Lacedonia, come diversi paesi irpini, ha subito danneggiamenti a seguito di episodi sismici e, tra questi, si ricorda il terremoto del 5 dicembre 1456, a seguito del quale la famiglia Orsini, che in quel periodo possedeva il feudo, ricostruì la città ridotta in macerie, realizzando anche una cinta muraria con fossato e quattro porte a protezione della città.


La Transumanza modella le relazioni tra persone, animali ed ecosistemi, implica rituali e pratiche sociali condivisi, è un invito a braccia aperte a Lacedonia, per vivere una tradizione che si rinnova da sempre
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DISTRETTO 22
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Corso Giovanni Amendola, 10, 83046 Lacedonia AV, Italia
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