"Caravaggio come Pasolini", Vittorio Sgarbi al Comunale di Lacedonia

"Artisti straordinari, Ribelli, Rivoluzionari, amati e contestati, Potenti e Fragili, innamorati della Vita e affascinati dall’Oscurità": Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio e Pier Paolo Pasolini raccontati dal più grande critico d'arte italiano e attualmente Vice Ministro della Cultura, Vittorio Sgarbi per la prima volta in Irpinia. Uno spettacolo affascinante, accompagnato da musicisti e scenografie inebrianti, e straordinario che il Teatro di Lacedonia proporrà nel giorno della nascita e nel centenario di Pasolini, domenica 5 marzo 2023 alle ore 21:00. L'evento rientra nell'ambito del Cartellone della Stagione Teatrale 2022/2023 del Comunale di Lacedonia organizzato dal Comune di Lacedonia, Teatro Comunale di Lacedonia in collaborazione con la Pro Loco "Gino Chicone" Lacedonia APS.

 "È uno spettacolo per capire Caravaggio con la sensibilità del nostro tempo. Non è un caso che, dopo l’oblio in cui cadde dopo la morte, il pittore risorga nel 1951 con la mostra allestita da Roberto Longhi a Palazzo Reale a Milano. Sono gli anni in cui Pasolini sembra riprodurre la vita di Caravaggio nella sua stessa, doppia vita: i volti dei ragazzi di Caravaggio sono i ragazzi di borgata di Pasolini".

Si gioca tutto sul terreno della realtà, come elemento essenziale sia per l'arte che per la vita di entrambi, l'incontro tra Pier Paolo Pasolini e Caravaggio che Vittorio Sgarbi "celebrerà" sul palco del Teatro di Lacedonia è un progetto artistico di DoppioSenso, prodotto da Corvino Produzioni con le musiche composte ed eseguite dal vivo da Valentino Corvino con il suo violino, la video scenografia di Tommaso Arosio, la regia è di Angelo Generali. Una rappresentazione suggestiva da ascoltare e vedere che cerca di condurre lo spettatore direttamente "dentro" le vite dei due artisti, attraverso un'immersione nelle loro opere.

Giocando con le parole, le immagini e la musica, come una autentica guida, Sgarbi presenterà al pubblico le analogie tra i due grandi personaggi. "Li vedo in continuità con la stessa faccia, la stessa vita, sul piano psicologico credo ci siano molte ragioni di consonanza tra Pasolini e Caravaggio", afferma Sgarbi presentando lo spettacolo, "il modo migliore di parlare di entrambi è focalizzarsi sulla realtà perché è lo scenario su cui entrambi si muovono. La contemporaneità di Caravaggio è ormai acclarata, il pensiero di Pasolini non si consuma, e continua a interrogarci. La sua capacità di dirci la verità lo rende attuale, profetico".

Dopo i focus su Michelangelo, Raffaello, Dante, Giotto e Leonardo, Sgarbi sta portando sui palcoscenici italiani un aggiornamento in chiave pasoliniana del suo primo spettacolo realizzato anni fa, dedicato appunto a Caravaggio. "Nell'immaginario di Pasolini ci sono artisti come Giotto, Pontormo, Rosso Fiorentino e in Caravaggio egli trovò quel mondo che era già dentro di lui. Pasolini sentendo parlare di Caravaggio ebbe una sorta di identificazione, si sentì Caravaggio per tutta la vita" (ANSA).