Montella, Pasqua 2023 al Convento di San Francesco a Folloni

Il Complesso Conventuale di San Francesco a Folloni di Montella si appresta a entrare nel vivo dei riti della Settimana Santa che precedono la Pasqua, tornati finalmente alla normalità dopo gli anni di pandemia. Dalla Domenica delle Palme al Regina Coeli del lunedì dell'Angelo, gli orari e il calendario completo diffuso dai Frati Minori Conventuali con le celebrazioni del Triduo Pasquale.

Si inizia domenica 2 aprile, con la tradizionale messa e benedizione della Domenica delle Palme. Il rito si svolgerà in due momenti diversi della giornata, alle ore 11:30 e 18:00. Mercoledì 5 aprile, nella Cattedrale di Sant'Egidio alle ore 18:00, si terrà la Messa Crismale, la celebrazione che precede il Triduo pasquale durante la quale si benedirà l'olio dei catecumeni e quello degli ammalati, che ogni sacerdote prenderà poi per portarli nelle proprie comunità, per celebrare i Sacramenti del Battesimo, Confermazione e Unzione degli infermi.

Il giorno dopo, giovedì 6 aprile, presso la Chiesa Madre di Montella, alle ore 18:00, si celebrerà la Messa in Coena Domini, celebrazione che apre il Triduo Pasquale con il suggestivo rito della lavanda dei piedi. All’indomani, Venerdì Santo, alle ore 15:00, nella Chiesa di San Francesco a Folloni la celebrazione della Passione del Signore e Adorazione della Croce. Sabato 8 aprile, alle ore 23:00, si potrà assistere alla Veglia Pasquale nella notte santa.

Domenica 9 aprile, nel giorno della Pasqua di Risurrezione, si celebrerà la santa messa in due momenti della giornata, alle ore 11:30 e alle 18:00. Inoltre, durante la Settimana Santa, la penitenzieria del Convento amplierà i consueti orari di apertura, per agevolare i fedeli ad accostarsi al rito della confessione. In particolare, resterà aperto il 4 aprile di Martedì Santo, dalle ore 18:30 con la Liturgia Penitenziale e le Confessioni.

Programma per la Pasqua 2023

2 Aprile Domenica delle Palme
Ore 11:30 e 18:00 Sante Messe con benedizione delle palme

4 Aprile Martedì Santo
Ore 18:30 Liturgia Penitenziale con Confessioni

5 Aprile Mercoledì Santo
Ore 18:00 Messa Crismale in Cattedrale a Sant'Egidio

6 Aprile Giovedì Santo
Ore 18:00 Messa in Coena Domini in Chiesa Madre
Ore 21:00 Adorazione Eucaristica

7 Aprile Venerdì Santo
Ore 14:30 Coroncina della Divina Misericordia
Ore 15:00 Lettura della Passione e Adorazione della Croce

8 Aprile Sabato Santo
Ore 23:00 Veglia Pasquale

9 Aprile Pasqua di Risurrezione
Ore 11:30 e 18:00 Sante Messe

16 Aprile Divina Misericordia 
Ore 11:30 e 18:00 Sante Messe

Il Convento di San Francesco a Folloni deve il suo nome al luogo dove fu fondato dallo stesso san Francesco d'Assisi, di passaggio verso il Santuario di San Michele sul Gargano. La tradizione racconta che nell’inverno del 1221- 1222 San Francesco, pellegrino alla grotta dell’Arcangelo Michele sul Gargano, venne a Montella il cui centro abitato era concentrato nelle mura del castello sulle pendici del Monte. A valle predicò e annunciò il Vangelo a quanti erano a servizio del feudatario e si procacciavano il pane dalle risorse del bosco di Folloni e del fiume Calore, non senza fare i conti con gente emarginata che non godeva buona fama. In mezzo a questi Francesco lasciò due frati ad abitare un rudere, ricettacolo di briganti. Essi continuarono l’opera di evangelizzazione per mostrare che Dio non aveva abbandonato quella gente, condividendone la fatica, curando i loro malati, accompagnandoli nel momento della morte, dando loro ospitalità per la sepoltura.

Dalla sua fondazione questo "locus" è la memoria viva di san Francesco nel territorio dell’Alta Valle del Calore per la presenza ininterrotta dei frati minori conventuali della Provincia religiosa di Napoli. Il volto serafico di Francesco senza pretese, libero, semplice e povero è il volto di quei primi due frati rimasti anonimi e, dopo 800 anni, il volto dei frati che oggi abitano il convento. Essi confermano di voler essere eredi di questo patrimonio spirituale in profonda comunione di vita con quella prima comunità che, riparata sotto un albero di leccio e stretta a Francesco, in quella notte d’inverno fu miracolosamente graziata dai rigori del freddo e dalla neve.

La storia narra che la neve cadde abbondante ma risparmiò quell’albero, segnando con questo prodigio il luogo dove Francesco volle che i frati abitassero. Dalle fondamenta di pochi ruderi (romitorio) il convento si è radicato e ramificato nei secoli come albero vivente e sempre verdeggiante: vivens semperque virens.
La vita quotidiana del convento è vissuta nello stile di vita evangelico secondo la Regola di san Francesco e consiste nello stare insieme in fraternità, pregare comunitariamente e lavorare manualmente prodigandosi a servizio del Territorio con attività pastorali e iniziative culturali. La comunità accoglie volentieri quanti vogliono vivere un'esperienza francescana, per cercare se stessi o per condividere alcuni giorni di vita con i frati. Oltre ad essi, questo luogo è animato dalla fraternità dell’Ordine Francescano Secolare (Ofs) e assiduamente frequentato da tanti giovani e adulti per fare esperienza del convento e della fraternità.