Il Teatro Gesualdo di Avellino, venerdì 13 dicembre alle ore 21:00, ospita lo spettacolo di Paolo Crepet "Mordere il Cielo".
Il celebre psichiatra e sociologo esplorerà i temi di grande attualità legati alla crisi emotiva e sociale del nostro tempo.
Nel suo monologo, Crepet affronterà le sfide moderne della società: guerre, migrazioni, povertà e il dilagare delle dipendenze. Un'analisi penetrante della solitudine che affligge giovani e adulti, e della crescente insensibilità che rischia di offuscare le emozioni più autentiche.
L’autore solleva la questione della perdita di identità in un mondo sempre più anonimo e invoca il coraggio di "mordere il cielo", cercando nuove ribellioni e riscoprendo l'importanza delle emozioni e delle unicità individuali.
"Inutile negarlo, girarci attorno. Viviamo tra nuove guerre, migrazioni di massa, povertà che si ammassano nelle grandi città, vecchie e nuove droghe dilagano, ansie e angosce trovano insuete espressività - spiega Crepet - Come se un’antica cicatrice interiore fosse tornata a condizionare il tempo presente.
Eppure molti continuano a cercare, forse proprio perché l’eclissi della ragione coglie un’umanità sempre più smarrita. Proprio adesso che una parte del pianeta pensava di aver conosciuto benessere e allungamento della vita, mi chiedo dove siano andate a finire le nostre emozioni, perché in tanti tendono a relegarsi in una solitudine che accomuna giovani e adulti, vecchi e bambini. Siamo all’età dell’insensibilità?
Il rischio c’è ed è sempre più forte. Occorre parlare di questa potenziale eclissi di una parte della nostra sfera emotiva, le complicità e le omissioni che tendono a tradire l’identità più profonda di ogni essere umano.
Per tornare a “mordere il cielo” occorre ritrovare il coraggio di nuove eresie, rinnovare ribellioni per inseguire le nostre unicità, diffidando di quella grigia normalità dietro la quale si nasconde il sinistro rumore della neutralizzazione dell’anima".
VEN
dalle 21:00
Avellino
Piazza del Popolo, 1, 83100 Avellino AV, Italia
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