Avellino, "Cuore nero" alla Biblioteca Capone

Continua l'appuntamento con il gruppo di lettura dedicato agli adulti che venerdì 28 giugno  alle ore 17:30 si incontra presso la Biblioteca Provinciale Capone in sala Mancino per discutere del libro di Silvia Avallone, "Cuore nero".

Con l’amore che solo i grandi autori sanno dedicare ai propri personaggi, Silvia Avallone ha scritto il suo romanzo più maturo, una storia di condanna e di salvezza che indaga le crepe più buie e profonde dell’anima per riempirle di compassione, di vita e di luce.

L’unico modo per raggiungere Sassaia, minuscolo borgo incastonato tra le montagne, è una strada sterrata, ripidissima, nascosta tra i faggi. 

È da lì che un giorno compare Emilia, capelli rossi e crespi, magra come uno stecco, un’adolescente di trent’anni con gli anfibi viola e il giaccone verde fluo. 

Dalla casa accanto, Bruno assiste al suo arrivo come si assiste a un’invasione. Quella donna ha l’accento “foresto” e un mucchio di borse e valigie: cosa ci fa lassù, lontana dal resto del mondo? Quando finalmente s’incontrano, ciascuno con la propria solitudine, negli occhi di Emilia – “privi di luce, come due stelle morte” – Bruno intuisce un abisso simile al suo, ma di segno opposto.

Entrambi hanno conosciuto il male: lui perché l’ha subito, lei perché l’ha compiuto – un male di cui ha pagato il prezzo con molti anni di carcere, ma che non si può riparare. Sassaia è il loro punto di fuga, l’unica soluzione per sottrarsi a un futuro in cui entrambi hanno smesso di credere. 

Ma il futuro arriva e segue leggi proprie; che tu sia colpevole o innocente, vittima o carnefice, il tempo passa e ci rivela per ciò che tutti siamo: infinitamente fragili, fatalmente umani.

A seguire si discuterà del racconto "Il Gorgo" di Beppe Fenoglio. 

Il racconto parla del tentato suicidio di un padre, disperato dalla precaria condizione in cui versano i figli.

Il maggiore partito per la guerra non fa arrivare più notizie alla famiglia, già in uno stato di prostrazione a causa della malattia della figlia per la quale non si trova cura.

Il racconto ha una struttura narrativa molto essenziale con una sequenza unica e priva di soluzioni di continuità.