Al Centro Servizi Moccia di Pratola Serra ancora una volta in mostra l'arte e la cultura, per promuovere il territorio. Dal 22 giugno, presso la mega-struttura, è in esposizione la rassegna fotografica di Rino Bianchi, foto-giornalista, fotografo e narratore per immagini, professionista dal 1989 e specializzato in storie di costume, in tematiche sociali e culturali. Collabora con testate italiane ed estere e le sue pubblicazioni sono numerose. Quindici suoi Ritratti di Scrittori e Poeti Italiani dal 2011 sono in mostra permanente alla Casa delle Traduzioni di Roma Capitale.
Le opere di Rino Bianchi, che saranno in mostra fino al 26 luglio, raccontano diversi momenti della sua carriera artistica, ma sono solo un frammento del vasto archivio dell'autore che, dall'89, arricchisce di anno in anno e il suo già ampio repertorio vede scrittori e volti noti da ogni parte del mondo. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Piombo e Carta-Storie dell'Assedio di Sarajevo, 1994; La Bestia -Narrative Invaders-, 1997; Sant'Anatolia di Narco, 2000; Annalisa Cima, 2000; Sukran Moral, Apocalypse, 2005; Made in Mompeo, haiku e immagini, 2007, con Riccardo Duranti; La pelle l'arte e il gesto, espressione ed invenzione nel rinascimento novecentesco di Luigi Protopapa, 2013, con Lidia Riviello; Roma negata. Percorsi postcoloniali nella città, 2014, con Igiaba Scego. Del 2012 Corrispondenze 21 poesie e 21 fotografie, mostra evento patrocinata dall'Unesco. Il suo progetto di narrazione Paesaggi della Memoria sta toccando molte città italiane ed europee.
Suggestiva e unica è la mostra "In ogni dove", che raccoglie ritratti fotografici di poeti e scrittori realizzati durante il periodo emergenziale del Covid-19 in luoghi, tempi e contesti differenti. Tantissime le fotografie in bianconero, in stampa chimica, nei formati 20x30, 30x40, 50x75. Le immagini ci restituiscono un quadro nel quale sono racchiuse tante figure di intellettuali europei con le loro diversità e fragilità, il documento umano all’interno di un gruppo specifico. Varie le età, la diversità di genere e la presenza di autori europei portatori anche delle proprie culture di origine, quali Hanif Kureishi anglo-pakistano e Igiaba Scego italo-somala.
Ne risulta un panorama minuscolo ma significativo di icone di scrittori. Prevalgono espressioni serie o serissime come quelle Edith Bruck nel suo studio, di Erri De Luca, di Goliarda Sapienza e di Norman Manea. Atteggiamenti riflessivi anche quelli di Philippe Dijan, di Giralt Torrente Marcos, di Hak Pavel, tutti e tre con una mano sul mento a sottolineare la posa pensosa. Anche Seamus Heaney, il premio Nobel irlandese, ha occhi seri e intensi, con in primo piano le mani incrociate. Petros Makaris e Attila Bartis hanno accanto al viso una nuvoletta di fumo. Rosa Iksom ha invece un atteggiamento sbarazzino ed esibisce un look quasi punk, anche Frank Westerman appare con un sorriso scanzonato e con in primo piano un piede. E poi il timido sorriso di Silvia Avallone, quello appena accennato di Georgi Gospodinov.
L'evento è organizzato dalle Associazioni socio-culturali Agorà di Pratola Serra e Calendula - Premio Prata, in collaborazione con il Centro Servizi Moccia. La mostra fotografica "Ritratti Narrativi" di Rino Bianchi resterà in esposizione fino al 16 luglio.
Dal 22 giugno al 16 luglio i "Ritratti Narrativi" di Rino Bianchi in mostra a Pratola Serra
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Pratola Serra
Via Gustavo Picardo, 31, 83039, Pratola Serra AV, Italia
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