"Le strade della spiritualità" alla scoperta dei Santuari più antichi dell'Irpinia d'Occidente, è un viaggio tra storia e tradizioni, miracoli e leggende, tra luoghi di fede e amore mistico, in cui si può coniugare la propria esperienza di fede e di spiritualità con l'immergersi in paesaggi naturali pieni di suggestione. E' un itinerario dal ritmo lento, da trascorrere nella contemplazione e nella preghiera. E' stato immaginato come alternativa, come scelta tra due proposte con "Le strade della spiritualità" un percorso a tappe, alla scoperta dei Santuari più antichi dell'Irpinia d'Oriente, o da farli entrambi in due momenti differenti.

E' un itinerario suddiviso in 5 tappe e coinvolge altrettanti Comuni della Bassa Irpinia: da Torchiati di Montoro a Marzano di Nola, da Mugnano del Cardinale fino alla vetta di Mercogliano per visitare il primo Santuario Mariano della Campania, dedicato a "Mamma Schiavona". Poi verso l'ultima tappa, in Località Monte San Silvestro presso Sant'Angelo a Scala.

Un viaggio da fare in auto o in pullman, sia sotto forma di pellegrinaggio che con la propria famiglia. Può essere intrapreso in ogni momento dell'anno, si consigliano le domeniche estive oppure giornate di sole, per avere più tempo da dedicare alla visita dei luoghi sacri e soffermarsi, anche, ad osservare il panorama circostante. Suggeriamo il mese di Settembre, soprattutto il periodo che va dal 6 al 12, per visitare il Santuario di Montevergine. Suggestiva è "a juta" a piedi, tra i sentieri della montagna da Ospedaletto d'Alpinolo al Santuario, nel Giorno di Maria il 12 settembre.

Il percorso completo, che inizia da Montoro con la visita al Santuario di Santa Maria Incoronata e termina a Sant'Angelo a Scala con la visita al Santuario di San Silvestro Papa, dura all'incirca 2 ore e 30 minuti per 100 km di lunghezza. Naturalmente, ciascuna tappa ha bisogno di almeno 2 ore circa per la visita, quindi, è possibile variare secondo i propri tempi e le proprie esigenze. 

I cinque Santuari, che vi consigliamo di visitare, si trovano all’interno di una "peculiare cornice paesaggistica", esattamente nel cuore del Partenio, conosciuta come Bassa Irpinia. Un percorso ricco di storia di uomini e di sacrifici, di carbonai e di neviere che, più di qualche decennio fa, hanno rappresentato una fonte di sussistenza per gli abitanti di queste zone, "una storia di ieri, di oggi, troppe volte dimenticata".

Percorrendo questo incantevole tratto dell’Alta Via del Partenio, il viaggio si fa suggestivo per le leggende e le tradizioni del luogo, affascinante per i paesaggi e i panorami circostanti, interessante e invitante per i sapori forti, decisi e gustosi della tavola che propone costantemente i profumi del sottobosco, della montagna e della collina, di questa terra feconda che è l’Irpinia.

Il Partenio è una "montagna rigogliosa, a tratti impervia ed inesplorata, ma sempre affascinante, da attraversare anche a piedi, in mountain bike oppure a cavallo. Sentieri di montagna e strade di borghi, caudium e romitaggi, castelli e carceri, luoghi primordiali della fede, riti pagani e moderni, janare e juta, miniere e nocciole, tombolo e filari di viti". Un'area naturale protetta, un Santuario della montagna, che custodisce all'interno altri luoghi sacri di venerazione e pellegrinaggio, luoghi in cui si stabilisce una relazione tra l'uomo e Dio.

"Le strade della spiritualità" della Bassa Irpinia inizia a Montoro in provincia di Avellino, con la visita al Santuario di Maria SS. Incoronata, in località Torchiati. Un antico Santuario immerso nel verde dei monti, dove si rinnova ogni anno l’antica tradizione della benedizione degli animali. Il martedì dopo Pasqua, infatti, i fedeli raggiungono il santuario a cavallo o con carrozze e carretti. Gli animali addobbati con nastri di carta si recano davanti all’immagine della Madonna Incoronata. Una celebrazione non soltanto religiosa, ma si può considerare anche una festa della natura, del ritorno della primavera e del contatto dell’uomo con gli animali. All’arrivo i cavalieri ed i fedeli compiono tre giri intorno al Santuario con i cavalli, prima di prendere parte alla messa e far benedire i loro animali. Vengono benedetti anche gli animali portati dai contadini della zona.

Dopo la visita al Santuario dell'Incoronata, si procede verso ovest sulla strada provinciale ex SS 403 del Vallo di Lauro, per raggiungere il Santuario di Maria Santissima dell'Abbondanza di Marzano di Nola. La strada provinciale attraversa i comuni di Liveri e Forino e subito dopo entra nel comune di Marzano di Nola dove, già dalla strada, si scorge una torre medioevale risalente al XIV secolo. "Tra il verde argenteo degli ulivi e il giallo delle ginestre in fiore, costruito su uno sperone di roccia, il santuario domina sul paese e lo vigila quasi come una vedetta. E’ certamente il punto più rappresentativo del paese: nella sua quiete vi cantano gli angeli". Dal terrazzo, dal quale si accede all'interno del Santuario, è possibile ammirare uno splendido panorama. Infatti, si può vedere chiaramente parte dell'Irpinia, il Vesuvio ed il Golfo di Napoli con Capri ed i paesi Vesuviani.

Procedendo sempre sulla ex SS403, la strada provinciale del Vallo di Lauro, raggiungiamo Mugnano del Cardinale. Nelle immediate vicinanze della sede municipale, in Piazza Umberto I, si erge il Santuario di Santa Filomena. Secondo la tradizione Filomena, nata nel 290, sarebbe stata la principessa dell’isola di Corfù. A 13 anni si sarebbe recata a Roma con i genitori per incontrare l’imperatore romano Diocleziano, che minacciava guerra al loro paese. L’imperatore, invaghitosi di lei, le offrì il trono di imperatrice di Roma. Filomena, però, avendo consacrato la sua verginità a Cristo, rifiutò l’offerta e venne uccisa dall’imperatore nel 320. Nel 1802 vennero ritrovati, nelle Catacombe di Priscilla, un'ampolla contenente il sangue della Santa e i suoi resti coperti da tre tegole di terracotta con su dipinta la scritta  "LUMENA | PAX TE | CVM FI"(Pax te cum Filumena), con i simboli del giglio, della palma e dell’ancora. Il corpo fu poi traslato a Mugnano del Cardinale nella chiesa dedicata alla Madonna delle Grazie.

Dopo la sosta a Mugnano, l'itinerario continua alla volta di Mercogliano, per la visita al Santuario di Montevergine, dedicato alla Madonna di Montevergine, chiamata anche Mamma Schiavona. Per arrivare al Santuario, oltre alla statale 374, è possibile percorrere altre vie, lasciando l'auto a Mercogliano:
- il sentiero 201, che costeggia Ospedaletto d'Alpinolo e arriva fino in cima, utilizzato da sempre dai pellegrini;
- la funicolare di Montevergine, che in 7 minuti raggiunge il Santuario. E' fra le più ripide e veloci d'Europa, con un dislivello coperto di quasi 700 metri e pendenze che superano il 64%.

Al di là di alcune credenze popolari che hanno voluto legare l’origine del Santuario a un’apparizione della Madonna, si può affermare che fu lo spirito ascetico mariano di San Guglielmo, un monaco eremita vissuto tra l'XI e il XII secolo, e dei suoi discepoli a fare in modo che sulle cime del monte Partenio "si elevasse un faro di devozione alla Santa Vergine Madre di Dio". E' diventato con il tempo uno dei luoghi più visitati del Sud Italia e si ricorda con orgoglio che, durante la seconda guerra mondiale, precisamente dal 1939 al 1946, ospitò segretamente la Sacra Sindone di Torino, non solo per proteggerla dai bombardamenti ma anche per nasconderla nel caso in cui Adolf Hitler avrebbe voluto impossessarsene. Una festività, sentita nel culto della Madonna di Montevergine, è quella della Candelora. Si narra che nel 1200, durante una bufera di neve, una coppia di amanti omosessuali fosse stata scoperta ed  legata ad un albero sul monte e poi, per intercessione della Vergine, un improvviso raggio di sole colpì la lastra di ghiaccio che li copriva, sciogliendola e salvando i due innamorati. Da quel giorno, ogni anno, in occasione di tale festività, gay, lesbiche e transessuali, rendono omaggio a Mamma Schiavona con un pellegrinaggio al santuario, chiamata juta dei femminielli, per poi partecipare, insieme agli altri pellegrini, alle danze, soprattutto tammorriate, che si svolgono nel piazzale antistante. 

Quinta e ultima tappa, del nostro itinerario, è Sant’Angelo a Scala, il Paese dei Due Papi, che raggiungiamo solo dopo pochi chilometri. Il Santuario di San Silvestro Papa è una piccola chiesa "arroccata su una guglia rocciosa alle pendici del Monte Vallatrone", a 900 metri di altezza, al confine tra i comuni di Sant’Angelo a Scala e Summonte. E' un luogo sacro che vanta fama di miracolose proprietà terapeutiche grazie ad una fonte che sgorga in una grotta a lato della chiesa. Si racconta che quest'acqua abbia poteri di fertilità e, infatti, vengono coppie da tutta la regione. Ma non è facile raggiungere il Santuario, i pellegrini possono farlo attraverso due strade: una che parte da Summonte ed è più pianeggiante; l’altra, quella più nota, parte dal Comune di Sant’Angelo a Scala e, attraverso un sentiero sconnesso e ciottoloso, porta fin sul piazzale, al quale si accede mediante un arco di pietra calcare e salendo una lunga scalinata in pietra d’epoca medioevale. Lungo il percorso è possibile anche ammirare i ruderi dell’Eremo dell’Incoronata, uno dei rifugi del temuto brigante sanfedista Fra’ Diavolo, braccato tra queste montagne ed infine catturato dalle truppe bonapartiste di Joseph Léopold Sigisbert Hugo (il padre del romanziere Victor Hugo, che pochi sanno aver trascorso in Irpinia un breve periodo della sua infanzia). Ma l’arrivo nel piccolo piazzale vale la fatica della lunga scalinata.

"Una storia di questi luoghi da riprendere per farne patrimonio di conoscenza e tramandarla ai posteri".


 

Informazioni Aggiuntive
Note

Nel parco regionale del Partenio sono presenti molti altri punti di interesse a cominciare dall'Oasi WWF "Montagna di Sopra" situata presso le Grotte di San Silvestro, nel comune di Pannarano, all'interno di un sito di interesse comunitario. In quest'oasi di 312 ettari circa si possono trovare: esemplari di fauna estinti anche da anni nel Parco, come il capriolo, che raggiunge al massimo il centinaio di esemplari; sorgenti d'acqua, tra cui la fonte di "Acqua delle Vene", dalla quale sgorga ottima acqua oligominerale. L'oasi è dotata, inoltre, di un rifugio con possibilità di pernottamento, di diversi sentieri per il trekking e di un percorso natura attrezzato per le scuole con un'aula didattica all'aperto. L'accesso all'Oasi Montagna di Sopra si trova sulla Strada Carlangiona, nel comune di Pannarano.

Un altro punto di interesse naturalistico, situato sempre a Summonte, è il "Campus di ingegneria naturalistica", un Centro di visita con laboratori di monitoraggio ambientale e dimostrazioni-pilota sull’architettura sostenibile dove si può osservare il paesaggio, che è di enorme suggestione naturalistica e ambientale, con notevoli boschi di castagni e fare escursioni.

Accessibilita
Grado di accessibilita
Totalmente accessibile
L'itinerario è totalmente accessibile in quanto ogni tappa può essere raggiunta con molta facilità e anche in pochi chilometri. I Santuari della Bassa Irpinia, menzionati nell'Itinerario, sono meta di pellegrinaggio da moltissimi anni e, quindi, preparati ad accogliere moltitudini di fedeli in ogni momento dell'anno. Unica eccezione il Santuario di San Silvestro Papa, una piccola chiesa "arroccata su una guglia rocciosa alle pendici del Monte Vallatrone", al quale si accede attraverso un sentiero sconnesso e ciottoloso e salendo una lunga scalinata in pietra d’epoca medioevale.
Mappa
1

Santuario Maria SS. Incoronata

Luogo di culto dalle origini incerte, sebbene esistesse già prima della seconda metà dell’ottavo secolo, durante il Principato di Arechi II che fondò l'Abbazia dei Santi Pietro e Paolo

2

Santuario Maria Santissima dell'Abbondanza

Edificato nel Quattrocento su uno sperone di roccia, rappresenta il luogo di culto simbolo del piccolo paese della Valle di Lauro. Al suo interno custodisce un patrimonio artistico degno di nota

3

Santuario di Santa Filomena

È meta di pellegrini provenienti da tutto il mondo che giungono per venerare il Sacro Corpo della Santa, Vergine e Martire

4

Santuario di Montevergine

Riconosciuta tra le sei abbazie territoriali italiane, custodisce al suo interno il quadro della "Madonna di Montevergine", qui venerata e chiamata anche "Mamma Schiavona", visitata ogni anno da circa un milione e mezzo di pellegrini

5

Santuario di San Silvestro Papa

Piccola chiesa arroccata su una guglia rocciosa, alle pendici del Monte Vallatrone affiancata da una grotta con acqua dalle proprietà terapeutiche

Ti è piaciuto? Lascia una recensione!

La tua opinione è importante! Sarà visibile dopo approvazione dalla redazione.

Per inserire un commento devi essere un utente autenticato. Esegui accesso con Social Login

In cima