Il sito eneolitico di Madonna delle Grazie è un luogo di interesse storico-archeologico, rinvenuto nell'omonima frazione di Mirabella Eclano.
Collocato lungo la strada che dal territorio comunale eclanese conduce a Taurasi, la necropoli rientra nella cosiddetta "Cultura del Gaudo", ricollocabile al III millennio a.C. e alla vicinanza con il sito archeologico di Paestum. Essa è costituita da una serie di tombe “a forno” con camera sepolcrale ipogea, a cui si accede attraverso un vestibolo a forma di pozzo circolare. Le tombe sono scavate nel banco di tufo tenero, a una profondità variabile intorno ai due metri, e si presentano chiuse all’ingresso da un lastrone di tufo disposto verticalmente.
Di pianta ellittica all’interno, la camera sepolcrale ospitava una o più deposizioni di inumati, i cui scheletri sono stati trovati prevalentemente in posizione rannicchiata o supino-retratta. Dalle tombe, contenenti sepolture anche multiple, si sono recuperati corredi funerari, tipicamente pastorali, con industrie litiche in selce (punte di freccia, lame, pugnali) e abbondante vasellame d’impasto.
Fra il gruppo di tombe soltanto una, la cosiddetta “tomba del capo tribù”, ora ricostruita nel Museo Irpino di Avellino, era a deposizione singola: l’inumato era stato sepolto, con accanto il suo cane, in posizione rannicchiata, con ricco corredo di vasi e di armi. Uno scavo del 1972 ha portato alla scoperta di una nuova tomba, a due celle a pianta ellissoidale, chiuse ognuna da una lastra di tufo.
Tra i siti archeologici più datati d'Irpinia, la necropoli di Madonna delle Grazie custodisce reperti preziosissimi, probabilmente unici nel panorama non solo locale.
Su prenotazione
Sito eneolitico di Madonna delle Grazie
Località Madonna delle Grazie, 83036 Mirabella Eclano AV, Italia
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