l PNRR Borghi prende forma tra le strade, le cantine e le piazze dell’Irpinia.

Un fine settimana per osservare da vicino come arte, ricerca e comunità si intrecciano nella costruzione di un nuovo modello di sviluppo locale, capace di unire tradizione, innovazione e sostenibilità.

Il festival – promosso nell’ambito del progetto finanziato dal PNRR Borghi – Linea B – è curato dal Centro Interdipartimentale di Ricerca L.U.P.T. “Raffaele D’Ambrosio” dell’Università Federico II di Napoli, con il coordinamento scientifico della Prof.ssa Adelina Picone e del Prof. Alessandro Sgobbo.

 

Venerdì 10 ottobre | Montefusco Coltivare legami, abitare territori

Il festival si apre al Carcere Borbonico con i bambini e le bambine delle scuole del territorio, protagonisti dell’evento “Coltivare legami, abitare territori”, dedicato all’educazione al paesaggio e alla comunità, curato dal CNR-IRISS nell’ambito dell’azione ADART del DiARC.

Dalle 13:30, il Workshop ADART “Il contesto come ipertesto” inaugura la riflessione sui piccoli comuni come progetti e sul valore delle relazioni, mentre nel pomeriggio si continua con “Trine di memoria”, la narrazione teatrale curata dal gruppo Popolo del Carcere in collaborazione con la Pro Loco di Montefusco. Alle 17:30, la Chiesa di San Francesco accoglie il panel “L’università e la ricerca per riabitare i paesi delle aree interne”, con la partecipazione di CRISP-UNINA, CNR-IRISS, Riabitare l’Italia, Future Food Institute e Slow Food Campania. In serata, inaugurazione delle mostre dedicate al tombolo, alla ceramica e all’artigianato contemporaneo negli spazi di Palazzo Ruggiero, Palazzo Giordano e dell’Oratorio di San Giacomo.

La prima giornata si conclude con la proiezione del film “Si dice di me” in dialogo con la regista Isabella Mari e le attrici della compagnia Femminile Plurale, accompagnata dalla Rassegna enogastronomica diffusa curata dalle cooperative Tobill e TRAMM.

 

Sabato 11 ottobre | Montefusco e Santa Paolina Connessioni e dialoghi tra territori del vino e arti del fare

Il Workshop ADART prosegue a Palazzo Giordano con la partecipazione di Gilda Berruti, Emilia Corradi, Massimo Crotti e Domenico Potenza. Nel pomeriggio, la Cantina Bambinuto di Santa Paolina ospita l’evento “Bere consapevole” a cura di MAAV – ELYSIUM, in collaborazione con la Cattedra UNESCO per l’Educazione alla Salute e allo Sviluppo Sostenibile. Il Museo del Tombolo apre le porte a una mostra-laboratorio dedicata alla scuola di tombolo, mentre le cantine del territorio accolgono il pubblico per visite guidate con i produttori. Alle 19:00, la Chiesa di San Francesco torna a essere spazio di dialogo con il panel “La valorizzazione del Greco di Tufo”, promosso dal CRISP-UNINA, un confronto internazionale sulle strategie di valorizzazione dei territori del vino. La serata si chiude con la proiezione del film “Sweet Home 2VITE” di Antonello Carbone, un racconto visivo che intreccia luoghi, memorie e prospettive future.

 

Domenica 12 ottobre | Montefusco Dal design alla memoria, verso il futuro

L’ultima giornata mette al centro la creatività e la partecipazione. Il workshop “Design artigiano – Upcycling degli scarti del vino” (ore 9:30, Palazzo Giordano) esplora nuove forme di sostenibilità con Carla Langella e Ivo Caruso (DiARC, Federico II). Nel Carcere Borbonico, alle 10:00 e alle 11:30, il Popolo del Carcere porta in scena una rievocazione storica che riattiva la memoria del piccolo comune, seguita dal trekking tra i paesi (13:30–16:30), un cammino che unisce Montefusco, Santa Paolina e Torrioni. Alle 17:30, il panel “Il Bando Borghi Linea B in Campania, un punto sull’attuazione” mette a confronto i progetti realizzati nei comuni di Montefusco, Morcone, Caselle in Pittari, Santacroce del Sannio–Circello, Castello del Matese–Letino e Pietraroja, tracciando un bilancio sul percorso avviato e le prospettive verso il 2026. A chiudere il festival, il Tributo a Ludovico Einaudi con Angelo Barletta (pianoforte) e Gianfranco Scalzo (violoncello), nella Chiesa di San Francesco alle ore 20:00. Un laboratorio condiviso di rigenerazione Elemento distintivo del 2VITE Festival è il monitoraggio partecipato, condotto da Pasquale De Toro e Carla Di Giorgio del DiARC – Università Federico II di Napoli. Attraverso questionari – ex ante, in itinere ed ex post – la comunità locale è chiamata a contribuire attivamente alla definizione delle strategie di sviluppo e alle scelte del progetto. Il questionario di monitoraggio ex ante è disponibile al link: https://forms.gle/6CFufTWaEuE4VVUG7

Un processo che trasforma gli abitanti da spettatori a co-protagonisti, rendendo la rigenerazione culturale un’esperienza realmente condivisa e radicata nei bisogni del territorio.

Il PNRR Borghi prende forma Con 2VITE Festival, la visione del PNRR Borghi diventa tangibile: nei gesti degli artigiani, nel lavoro delle cantine, nelle voci di chi abita i luoghi e di chi li studia. Montefusco, Santa Paolina e Torrioni diventano così un cantiere vivo di relazioni e conoscenze, dove cultura, impresa e comunità si intrecciano per costruire un nuovo modo di vivere i territori. La rigenerazione culturale non come progetto sulla carta, piuttosto come percorso da costruire, giorno dopo giorno, insieme alle persone che la rendono possibile.

 

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