Il Museo Irpino, in collaborazione con la Fondazione Videoinsight®, è lieto di presentare, dal 1 al 29 Luglio 2023, la Mostra d’Arte Contemporanea “Sovra Esposti / Over Exposed“, a cura di Andris Brinkmanis, con la Direzione Artistica di Rebecca Russo.

L'appuntamento rientra nel programma, “Un anno di Mostre al Museo Irpino” promosso dalla Provincia di Avellino con il Coordinamento Tecnico Scientifico del Museo Irpino e della Biblioteca “S. e G. Capone”.

L'esposizione avrà inizio l' 1 Luglio 2023 dalle ore 18.00 presso il Complesso Monumentale del Carcere Borbonico di Avellino  e coinvolgerà Artisti contemporanei internazionalmente noti: Marina Cavadini, Gianluca Capozzi, Gea Casolaro, Paolo Cirio, Gaia De Megni, Binta Diaw, Delio Jasse, Giulia Maiorano, Edoardo Manzoni, Elisabetta Mariuzzo, Elena Mazzi, Alessandra Messali, Stefano Serretta, Giulio Squillacciotti.

Direttore Artistico della esposizione è Rebecca Russo Filantropa, Mecenate, Collezionista d’Arte Contemporanea, Psicologa clinica, Psicoterapeuta, Ricercatrice scientifica, autrice ed ideatrice del Metodo Videoinsight® applicato in Medicina con risultati scientifici rigorosamente verificati, pubblicati e presentati in Congressi Medici Internazionali. 

Presidente della Fondazione Videoinsight nonché direttrice del centro studi, Rebecca Russo ha creato la prestigiosa Collezione Videoinsight® , una selezione di opere d’arte contemporanea con Alto impatto Psico-diagnostico e Psico-terapeutico: “Il manifesto dell’arte che ho teorizzato nel 2010 contiene un punto fondamentale, guardare poche immagini dell’arte per molto tempo, nel mio modello ideale guardare una sola opera d’arte alla volta per molto tempo, perché la relazione con l’arte, che è individuale, può essere profonda solo se si ha tempo per guardare, per guardarsi mentre si guarda, avere tempo per una presa di coscienza, per notare i dettagli. Un'opera sola vista con calma e ripetutamente può essere terapeutica, può penetrare e stimolare l’evoluzione. La collezione di Videoinsight è una raccolta di immagini da guardare con questo approccio.”


La Mostra collettiva, che dirige ad Avellino,  unisce il passato e il contemporaneo attraverso le rappresentazioni artistiche, inserendole in un luogo di valore singolare sul territorio italiano: il Complesso Monumentale del Carcere Borbonico. Luogo unico, suggestivo ed evocativo per la sua storia, un monumento che incarna una determinata idea, epoca ed ideologia: da qui la scelta come sito della Mostra.  Fu costruito nel 1826 dall’architetto Giuliano De Fazio, che si ispira al pensiero del filosofo Inglese Jeremy Bentham,  l’ideatore e il promotore di un nuovo tipo di prigione, definita “Panopticon”. Particolare è la sua cinta muraria di ispirazione illuminista in un caratteristico emiciclo.

Rebecca Russo, direttore artistico
Rebecca Russo, direttore artistico 

 

 “Sovra Esposti / Over Exposedha preso spunto, nel titolo e nei contenuti,  dall’”onnivisione” possibile nel Carcere Borbonico, la cui struttura “panottica” permette  l’osservazione immediata di tutto il visibile al suo interno. Le persone internate nel Carcere panottico, a causa della sovraesposizione e della totale mancanza di privacy, sviluppavano malattie mentali, come schizofrenia o dissociazione mentale, come afferma Rebecca “..un luogo nel quale chi abitava era sempre sopra esposto allo sguardo del controllo, della vigilanza. La Mostra Sovra Esposti rovescia l’esperienza per sovraesporre gli spettatori ad immagini che possano far bene, risvegliare, far evolvere”.

"Nella società contemporanea - afferma Russo - siamo pesantemente e costantemente “Sovra Esposti”, al rumore, agli smartphone, ai media, all’inquinamento, allo stress, alle videocamere, alla videosorveglianza, agli algoritmi, ai raggi infrarossi, alle televisioni, a internet, all’intelligenza artificiale.  La quantità eccessiva di esposizione alle immagini, la velocità con la quale esse  stimolano la mente e il corpo, l’impossibilità di selezionare, in piena libertà, la qualità delle immagini assorbite, provoca superficialità, noia, assuefazione, omologazione. Le opere d’arte possono effettivamente fare la differenza soprattutto in un mondo contemporaneo che è sovraesposto quantitativamente e qualitativamente alle immagini , quantitativamente perché bombardati da immagini pubblicitarie, televisive, di smartphone, non potendole analizzare tutte abbiamo sviluppato delle difese di superficialità, tutte queste immagini creano un effetto gas intorno a noi, ci scorrono addosso e non ci  penetrano. Qualitativamente perché le immagini sono falsificate, ripetitive e sempre piu’ vuote di contenuto”.

Le Opere d’Arte scelte per la Mostra “Sovra Esposti  / Over Exposed“ indicano possibili vie di fuga dalle prigioni contemporanee, non più fisiche , ma mentali, interiorizzate, suggeriscono percorsi di cura, interrogano e risvegliano le coscienze, “…non a caso guardare immagini che provochino benessere può migliorare la qualità della vita, da qui la creazione del progetto Videoinsight, che è legato alla mission di scegliere e divulgare immagini che hanno contenuti positivi, benefici, terapeutici per provocare l’intuizione, l’immaginazione creativa, il problem solving, per innalzare il tono dell’umore, per impattare positivamente sul nostro benessere psico-fisico”, infatti Rebecca sottolinea l’integrazione della cultura e della salute“ …ho verificato l’impatto delle immagini anche a livello diagnostico, non solo terapeutico, per comprendere le persone, utilizzando il Test di Rorschach quello delle 10 tavole con le macchie di inchiostro.. la personalità tende a proiettare nell’immagine ambigua se stessa, quindi interpretando l’immagine si rivela…allo stesso modo interpretando l’opera d’arte la personalità si rivela…In questa mostra Sovra Esposti abbiamo cercato di trasformare le lacrime in bellezza, lo stress in terapia, il disagio in salvezza…sovraesponendo il pubblico ad immagini che possano causare Insight, quindi impattare positivamente”.

La creazione dell’invito della mostra è specifico: “L’opera luminosa, L'autre regard, 2016-2023, Courtesy l'artista e Ncontemporary, di  Giulia Maiorano è stata scelta per l’invito della Mostra, per esortare l’osservatore a sviluppare l’Occhio Interiore dell’Insight, non a caso nell’immagine ne è uno solo, al fine di attivare una vera e propria sfida terapeutica, per prendere coscienza, per intuire una soluzione”.

Il grande desiderio di Rebecca Russo, come Presidente della Fondazione VideoInsight, come filantropa, collezionista e mecenate, è quello di investire nell’Irpinia, come afferma: “Non solo con il Complesso Monumentale del Carcere Borbonico di Avellino, con il quale collaborerò strettamente nel 2024 con una grande mostra…continuerà il rapporto con Avellino e l’Irpinia tutta…l’Irpinia è un territorio vergine rispetto al sistema dell’arte Contemporanea, ma con altissima potenzialità…. possiamo creare un progetto bello di Arte Contemporanea, incrociando le meraviglie dell’Irpinia con la credibilità di me stessa e della Fondazione che da vent’anni si occupa seriamente di arte contemporanea…”.

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Comune di riferimento
Comune:
Avellino
Indirizzo
Dove:
Piazza Alfredo de Marsico, 83100 Avellino AV, Italia
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Quando:

-
dalle 18:00

Indicazioni dell'organizzatore
Organizzatore:
Museo Irpino, Provincia di Avellino
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Carcere Borbonico di Avellino

Piazza Alfredo de Marsico, 83100 Avellino AV, Italia

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