Mercoledì 22 Novembre avrà inizio la Rassegna Cinematografica, che la Proloco "La Fenice" di Mirabella Eclano intende dedicare al nostro territorio. Il primo film che sarà proiettato è "Invisibili" di Federico Di Cicilia, attore, regista, sceneggiatore, montatore, nato il 25 luglio 1973 ad Avellino. Nei suoi 22 anni di carriera come regista ha diretto inoltre "Un altr'anno e poi cresco" e "Irpinia Mon Amour". Proprio l'Irpinia, in "Invisibili", fa da sfondo e, al contempo, è  protagonista, della vita, delle amarezze, ma anche delle speranze di un adolescente.

Appuntamento per Mercoledì 22 Novembre alle ore 9.30 presso il Multisala "Carmen", sarà ospite proprio Federico Di Cicilia e parteciperanno gli studenti della Scuola Secondaria di primo grado IC " Raimondo Guarini" di Mirabella Eclano. 

Ad "Invisibili" c’è il sogno di un padre camionista che ha riposto tutte le aspettative sul figlio, speranza del calcio. Lo sport più popolare diventa sinonimo di riscatto da una vita di provincia segnata da valori retrogradi e ambizioni destinate a infrangersi. Protagonisti della storia sono l’attore Massimiliano Gallo, nei panni del padre Gerardo e Gerardo De Blasio, in quelli del figlio Peppino. Accanto a loro recitano alcuni mostri sacri del cinema italiano, come Renato Carpentieri e Nello Mascia.

Peppino Caputo, che tutti chiamavano Platini, non gioca più a calcio. Da piccolo, credeva a tutto quello che gli altri gli dicevano. Credeva alle parole dell’allenatore Carmando, interpretato da Nello Mascia, uno che diceva di vantare conoscenza a destra e sinistra nel mondo del calcio professionistico. E credeva alle parole del padre, Gerardo, che tra sacrificio e maschilismo tossico, mandava avanti la famiglia.

Tutto ciò a cui Peppino credeva si è però infranto. Il mondo del calcio è un lontano ricordo, così come un ricordo distante è quello di una famiglia se non amorevole almeno sotto lo stesso tetto. Il padre Gerardo sta vivendo il suo primo e vero momento di frustrazione. In preda alla depressione, senza un lavoro e con un grosso debito da ripagare. Un debito che ha contratto con Don Antonio, signorotto locale con il volto di Renato Carpentieri, per permettere al figlio Peppino di giocare a Roma.

Le tre regole in cui Gerardo credeva - donne, vino e gol – gli si sono rivoltate contro. Il miraggio di vedere il suo Peppino come l’amato Rivera gli ha lasciato un debito di 30 mila euro mentre le donne e il vino hanno fatto sì che la moglie Angelina lo lasciasse. Stanca di anni passati a essere sola a casa, Angelina è scappata via con un nuovo amore, con chi saprà apprezzarla come donna e non le tarperà le ali. Gerardo era colui che le aveva fatto smetto di fare la parrucchiera, il mestiere che la realizzava.

Fotografata la situazione finale, Federico Di Cicilia lascia che il film "Invisibili" racconti come si è arrivati a quel punto in casa Caputo. Torna indietro fino a quando Peppino era bambino e mette in piazza la personalità di Gerardo, senza sconto alcuno. Si scopre così che Gerardo è un uomo tutto di un pezzo, figlio di una cultura maschilista che lo vede come il signore di casa, un ruolo che è quasi un premio per le sue fatiche da camionista.

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Photo Credits: Pagina Facebook Invisibili Avellino
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Mercoledì 22 Novembre alle ore 9.30 presso il Multisala "Carmen" di Mirabella Eclano

MER
dalle 09:30

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