Il Comune di Santa Paolina, in occasione della ricorrenza della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ha invitato l'autrice Enrica Leone a presentare il suo libro "Cuore Nero".

Domenica 3 dicembre presso la Sala ex cinema alle ore 18:00 l'autrice ci parlerà di Napoli attraverso il racconto della vita di Nina Orefice, ambientato nel secondo dopoguerra.

Utilizzando un memoir, l'autrice disegna le vere origini della città fondata sulla povertà dei suoi abitanti. Una povertà come forse non esiste più, la “fame” come viene definita in dialetto napoletano e mai come in questo caso la lingua madre del posto viene in soccorso nel migliore dei modi per raccontarne la realtà.

Fame non solo nel senso letterale del termine, ma anche di prendersi il futuro, strapparne qualche piccolo pezzo a morsi, quello che è toccato a una parte consistente della città dopo le due guerre. Quel poco che il resto del Paese ha lasciato a tutto il Mezzogiorno di cui Napoli è la rappresentazione più fulgida. Un viaggio nella memoria che affonda le radici a Calata Capodichino, una delle anime popolari della città, poco raccontate finora ma che bene rappresentano quel periodo. 

Un'epoca fatta di famiglie messe insieme dal caso. Di figli abbandonati e di bambini cresciuti da altri padri o madri. Chiunque avesse la possibilità di metter loro davanti un piatto caldo a cena. In qualche modo antesignane delle famiglie queer, ma non dettate dal progressismo quanto più dal bisogno. E poi lutti, tanti, nei modi più svariati, come se la vita avesse un peso diverso dopo aver vissuto per settimane nei rifugi in attesa che i bombardamenti cessassero. A riascoltare Nina, che anziana riavvolge il nastro della sua vita, si ha la sensazione di ascoltare la storia della propria famiglia, almeno quella della parte più popolare di Napoli.

Una storia fatta di gesti inaspettati d'amore, impossibili in altri luoghi, uniti a miserie umane senza precedenti che solo la povertà riesce a rendere altrettanto possibili. Un racconto che da personale diventa universale proprio perché riesce a mettere a nudo, partendo da una singola storia, una condizione collettiva, madre di ciò che è la città oggi. Madre del disagio, del degrado, ma anche della spinta vitale inspiegabile di interi quartieri cittadini che riescono a sopravvivere nonostante l'abbandono.

L'opera prima di Leone, insegnante napoletana d'origine e trapiantata in Irpinia, affida alla potenza del racconto del reale il suo sguardo sul mondo. Un affresco intimo della famiglia napoletana che ha fatto la città negli ultimi 80 anni e l'ha resa così unica e inspiegabile per chi non ha vissuto nei quartieri popolari, dove il mare è lontano e rappresenta solo una parentesi estiva prima che torni l'inverno, la miseria e il grigio dei palazzi che prima erano il centro e poi sono diventati, piano piano, periferia non solo cittadina ma del mondo che cresceva intorno.

Il programma:

Saluti del sindaco: Rino Ricciardelli

Interventi: Maria Assunta Egidio, consigliere comunale
                 Amelia Maio, dirigente scolastica

Conclude:  Enrica Leone, autrice del libro "Cuore Nero"

Coordina:  Angelina Spinelli, consigliere comunale

ore 19:00  Cinzia di Criscio, presenta i suoi dipinti

                  Attilio Lepore, presenta la sua musica

Lettura di passaggi del libro ad opera delle volontarie del Servizio Civile.

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