Museo del Lavoro

Il Museo del Lavoro è situato nel comune di San Potito Ultra, all'interno delle cantine di Palazzo Amatucci in Piazza Libertà, nei pressi della Chiesa di Sant'Antonio Abate.

L'edificio all'interno del quale si trova il Museo del Lavoro risale al XVIII secolo e presenta le peculiarità proprie dei palazzi baronali settecenteschi. Negli anni Ottanta del Novecento fu acquistato dall'amministrazione comunale e fu progressivamente restaurato; oggi il palazzo è sede municipale.

Il Museo consiste in una raccolta antologica di oggetti dei più diversi attrezzi e strumenti di lavoro del tempo passato, donata alla Provincia di Avellino dal 2001 al 2004 e poi interamente trasferita al Comune di San Potito Ultra dall’architetto Eirene Sbriziolo (1924-2003), moglie dell'architetto e docente universitario Enzo De Felice (1916-2000), al fine di costituire il primo Museo del Lavoro in terra irpina.

La donazione della famiglia De Felice-Sbriziolo consta di una serie di oggetti, tra cui spiccano i presepi di scuola napoletana, resi vivi da personaggi in miniatura, raffiguranti diversi mestieri: lo scalpellino, il tipografo, il falegname, il “cucipiatti”, il barbiere, il ferraro. La minuziosità dei dettagli, evincibile nei vestiti e nelle scene di vita materiale, riprodotte con sorprendente realismo, fa irrompere nel Museo una dimensione antropologica e artistica davvero emozionante. L'esposizione, inoltre, comprende anche l’archivio dei Baroni Amatucci, attraverso il quale il paese si consegna alla rappresentazione dei rapporti tra la famiglia proprietaria del feudo e la massa dei suoi tanti coloni.

Preziosissima testimonianza storica, il Museo del Lavoro di San Potito Ultra è noto, tuttora, come uno dei più ricchi e variegati in tutta la Campania.