Avellino, Zia Lidia Social Club presenta "Il Pataffio" di Francesco Lagi

Nuovo appuntamento con "il cinema che resiste e si estende" e con l'associazione socio-culturale Zia Lidia Social Club. Sabato 12 novembre 2022, alle ore 20.30 al Cinema Partenio, per un "Omaggio a Lino Musella" sarà presentato il film "Il Pataffio" scritto e diretto da Francesco Lagi, tratto dall'omonimo romanzo buffo di Luigi Malerba, con un cast variegato e importante, composto da Lino Musella, Giorgio Tirabassi, Viviana Cangiano Giovanni Ludeno, Vincenzo Nemolato, Daria Deflorian, con Alessandro Gassmann nel ruolo di Frate Cappuccio e con Valerio Mastandrea nel ruolo di Migone.

Una commedia ambientata nel Medioevo che narra le avventure di un gruppo di soldati e di cortigiani, con a capo Marconte Berlocchio (Lino Musella) e la sua recente sposa Bernarda (Viviana Cangiano), che giunto in un remoto feudo, si rende subito conto che intorno al castello, in stato di completo abbandono, vivono solo villani per nulla disposti a farsi governare. Tra appetiti profani e sacri languori, povere anime e militi sgangherati, ha inizio un racconto sulla libertà, la fame, il sesso e il potere.

E' arrivato in sala il 18 agosto 2022 ed è stato presentato in concorso al "Locarno Film Festival", vuole essere una denuncia, fra risate e vuoto esistenziale, di un potere incapace di esercitare le proprie prerogative. Un viaggio in un mondo fantastico e grottesco, in un tempo lontano e in un luogo mai visto prima, dove a farti compagnia ci sono dei personaggi strampalati e struggenti, degli "antieroi spaesati con strani capelli, barbe e occhi" e il "ghigno di un potere inadeguato".

"Una commedia umana in cui, a tratti, i personaggi sono maschere o pupazzi un po’ patetici. La retorica di un potere che, come ordine, finisce nell’incapacità ad esercitarlo". 

Ospite d’onore della serata il grande attore, regista e drammaturgo Lino Musella. A presentare la serata, il critico cinematografico Francesco Massarelli. Inizio della proiezione ore 21.00.
 

"La cultura è una notte incerta dove dormono le rivoluzioni di ieri, invisibili, replicate nelle pratiche; ma le lucciole e qualche volta dei grandi uccelli notturni l'attraversano, comparse e creazioni che tracciano la possibilità di un altro giorno. Questa notte oceanica mi affascina e mi interroga. È l'umanità vissuta dall'uomo ma non conosciuta da lui. Il sogno dove parla senza saperlo", le parole di Michel de Certeau, gesuita e storico francese.